A light that never comes

di AThousandSuns
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Prompt:  Tante cose da dirle, poco coraggio per farlo.

“C’è una guerra in corso, nel caso tu l’abbia dimenticato.”
Zed gli rivolge un sorriso appena accennato e per un attimo sembra sia sul punto di replicare; invece abbassa lo sguardo e scuote la testa.
Wow John, fai davvero schifo a rincuorare le persone.
Dovresti ringraziarla.
Dovresti ringraziarla perché è qui, al tuo fianco, a combattere una guerra che non è la sua.
Dovresti ringraziarla perché da quando ha messo piede in quella casa magica forse, forse, ti senti un po’ meno solo, e un po’ meno stronzo.
Dovresti ringraziarla perché le sue visioni – no, tu – l’hai mandata all’ospedale e quasi non la facevi ammazzare, eppure non ti ha voltato le spalle.
Cazzo, dovresti ringraziarla perché sorride ancora, nonostante tutto, e perché si fida di te – e sappiamo tutti che fine fanno gli idioti che si fidano di te.
Dovresti ringraziarla perché ha visto tua madre e ora sai che non è colpa tua, ciò che le è successo: è merito suo se ti senti un po’ meno un pezzo di merda.
Se senti qualcosa, ora, dannazione.
Zed tiene gli occhi socchiusi, lascia che la brezza di quella stanza immutabile la culli, l’ombra di un sorriso sulle labbra.
John la guarda solo per un attimo prima di alzarsi e uscire: non ha bisogno di voltarsi per sapere che gli occhi di Zed lo seguono finché non si chiude la porta alle spalle.




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