Ci sarebbe stata la guerra,
adesso che Henry Shaw era stato ucciso da una creatura magica.
Così almeno diceva il
signor Graves.
Credence si rigirava nel
letto con quel pensiero in mente, e tra le dita rigirava il ciondolo
che gli aveva dato il signor Graves.
La guerra.
Ce n'era stata una anni
prima, ma lui era troppo piccolo per capire esattamente cosa fosse, e
comunque era stata in Europa.
Credence non sapeva niente
della guerra. Sapeva che le persone morivano, e sapeva che quello era
male, eppure desiderava che la guerra arrivasse.
Per combattere. Per essere
libero.
Avrebbe riconquistato la sua
vita o l'avrebbe persa nel tentativo.
Si sentiva pronto a lottare
al fianco del signor Graves. Anche se non sapeva niente di magia
voleva fare qualcosa per dimostrargli che era degno della sua
fiducia.
Aveva stretto il pendente
tra le mani tanto a lungo che ormai il metallo aveva assorbito il
calore del suo corpo. Era caldo quando lo accostava alle labbra.
Doveva stare attento a come
maneggiava quel pendente, o rischiava di richiamare il signor Graves
per niente.
A volte pensava al mago con
tanta intensità che si sorprendeva di non trovarlo davanti a
sé quando riapriva gli occhi.
Rimise il pendente sotto la
camicia da notte e si tranquillizzò nel sentire gli spigoli
del triangolo contro il torace.
La verità era che
Credence aveva fatto la sua scelta ancora prima di capire che aveva
una scelta.
Da un lato c'era il dio di
sua madre, che lui conosceva solo quando incaricava lei di punirlo.
Era una presenza astratta,
che lo spiava e lo opprimeva continuamente, mai soddisfatto del suo
comportamento e che non concedeva mai il conforto che prometteva.
Dall'altro lato c'era il
signor Graves.
Il mago era gentile, era una
presenza concreta ed era l'unico spiraglio di luce nella sua
esistenza.
Era il signor Graves che
curava le ferite inflittegli dal dio di sua madre. Non c'erano
dubbi su chi dei due scegliere, e se anche la magia fosse stata
malvagia come diceva sua madre, lui preferiva votarsi al demone che
lo consolava piuttosto che al dio che lo tormentava.
Sulla giacca nera appesa
nell'armadio aveva appuntato il crocifisso, ma sotto la camicia, a
contatto con la pelle, portava il ciondolo che gli aveva consegnato
il signor Graves.
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Nel Cerchio della
Strega
Ok, ok, ci avviciniamo al
botto finale. E Credence è ancora felicemente illuso e più
che mai innamorato.
Grazie alle persone che
hanno aggiunto la storia tra le seguite, cioè
IAmAFreeBitch00, Bloomst e NiniveDee7
E a HOLLY2530 che
l'ha aggiunta tra le ricordate.
Lady Shamain
Ps: ho trovato questa fanart
che mi piace molto, ve la allego come regalo per essere arrivati fino
a questo capitolo
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