Imbarcarsi
No,
non posso.
Sarebbe
imbarazzante, quando mai si è visto?
Non
posso essere legato a qualcuno. Devo viaggiare molto e stare troppo tempo
lontano da casa.
Poi
arriverà il giorno, purtroppo, dovrò stare a guardare e a struggermi.
Sarò
un semidio infelice.
No,
non posso.
Sì,
ho fatto la stupidaggine più grande della mia vita e ho anche faticato
parecchio. Un conto è trasformarsi in un animale ma trasformare me stesso in un
bellimbusto, magro e figo è tutto un altro paio di maniche. E per cosa poi?
Sono sempre riuscito a portare la mia barca accanto alla sua, le ho regalato le
conchiglie dalle sfumature rosa più belle del Pacifico. Ma niente, Vaiana non
mi guarda nemmeno.
Ero
sicuro che non mi avrebbe scelto mai e anche se lo avesse fatto sarebbe arrivato
il momento in cui mi sarei mostrato per quello che sono in realtà e avrei messo
lei e la sua gente in imbarazzo totale.
Quando
mai si è visto? Questa domanda ebbe lo stesso effetto di
quando vidi il mio amo portentoso spezzarsi come un esile rametto. Il
mio prezioso accessorio mi restituiva l’immagine del ragazzo che avrei sempre
voluto essere: statuario, con i pettorali ben visibili e non con i tatuaggi leggermente
deformati. Mini- Maui cercò di farmi capire che non potevo restare così a
lungo, anche se l’idea fosse allettante.
“Cosa?
Hai ragione! Il vero Maui non è così”.
Dovevo
fare qualcosa subito, non era mio desiderio metterla in imbarazzo, non avrebbe
aiutato la sua reputazione. Giusto? Quando mai si è visto?
Il
mini- Maui tatuato sul mio petto annuì deciso.
“Cosa
devo fare?” gli chiesi.
Lui
mi disse gesticolando forsennatamente che probabilmente era il caso di dirle
tutta la verità.
“Anche
se devo ammettere di essere grande e grosso e terribilmente innamorato di
lei?”.
Annuì
di nuovo.
“E
se lei non mi vuole?”
Il
mini- Maui mi fece capire a modo suo che dovevo smetterla di fare il bambino
troppo cresciuto e che dovevo darmi una mossa. Mi incamminai sulla sabbia
tiepida, era il tramonto e lei a quest’ora sarebbe dovuta essere in compagnia
di una Manta elegante e di un possente Squalo balena.
Era
il momento della giornata che preferivo in assoluto; il sole si trasformava in
una gigantesca palla di fuoco e si tuffava nel mare, tingendo l’orizzonte di
splendide sfumature rosse, blu e viola e l’Oceano come uno specchio rifletteva
sapientemente tutte le cromie. Adoravo le onde infrangersi calme sulla battigia
e, soprattutto, rimanevo incantato ad osservarla mentre saltava fuori
dall’acqua come un delfino.
Al
vederla riemergere e dirigersi verso la spiaggia mi resi conto che indossava
solo il bikini. Arrossii.
“Ehi
ragazzina, fatto un bel bagno?” le chiesi, distogliendo lo sguardo.
“Maui!
Che piacere!” disse lei riallacciandosi il pareo “Oggi è stata una giornata
intensa, avevo proprio bisogno di rilassarmi un po’!”.
“Eh,
già!”mi grattai la nuca in cerca di ispirazione “Vaiana io…”.
Mini-
Maui mi incitava a gesti. Lei mi squadrò con aria interrogativa.
“Devo
dirti una cosa…hai presente Uami?”.
“Sì”.
“Non
è niente male, vero?” sentii un suono simile ad uno schiaffo in viso, mini-Maui
era davvero sconsolato.
“Maui…”
mi incitò Vaiana, intuendo il mio disagio.
“Okay,
la farò breve. Uami non esiste… cioè, Uami ed io siamo la stessa persona. Solo
che lui è più…”.
“Figo?
Guarda che avevo capito fin dall’inizio che eri tu”.
Cosa?
Sgranai gli occhi.
“Sarai
anche il semidio mutaforma del vento e del mare, eroe degli uomini e delle
donne “disse lei facendomi il verso “ma mi dispiace dirlo, la fantasia non è il
tuo forte! Uami! Ma come ti è venuto in mente?” disse prendendomi in
giro.
Mini-
Maui mostrò una foglia con su scritto Touché!
“Pensavo
che le semidivinità non potessero mescolarsi con i comuni mortali” incalzò
Vaiana vagamente maliziosa.
“I-
io…” provai a ricominciare “ho avuto paura”.
Vaiana
mi fissò attentamente con i suoi occhi grandi e curiosi.
“Quest’isola
è piena di bellimbusti, avevo paura di non essere accettato”.
Vaiana
sorrise comprensiva, sapendo a quale parte del mio passato stessi alludendo.
“Non
voglio che la gente mi riconosca. E poi, quando mai si è visto? Un semidio
innamorato di una mortale! Non è assurdo?”.
Istintivamente
mi coprii la bocca con le mani, cercando invano di non far uscire dalla mia
bocca ciò che avevo appena detto. Vaiana assunse un’espressione sorpresa.
“E
così hai cambiato il tuo aspetto per avere una possibilità con me?”.
Annuii
e mi accorsi che mini- Maui stava applaudendo e il popolo tatuato intorno a lui
stava facendo la ola.
“Ho
voluto dirti la verità, prima che fosse troppo tardi. Ma tu sei libera di non
scegliermi, ti ho mentito. Me lo merito”.
“Non
c’era bisogno che ti trasformassi” disse lei accarezzandomi una guancia. Mini-
Maui fece le fusa. “Tu mi piaci esattamente così come sei, con i tatuaggi e
tutto il resto!”.
“Ti
avverto, sono anche un po’ sbruffone…”
“Non
è un problema, credimi. Ti conosco bene”.
“…e
ho le mani grosse quanto una barca”.
“I
pregi sanno amarli tutti” .
Tirai
un sospiro di sollievo. Mini- Maui mi confermò, sbracciando, che dire la verità
fa bene. Ti fa sentire libero.
“Io
devo andare ora. Sei libera di fare la tua scelta ma prima desideravo farti
sapere che… Vaiana tu… mi piaci e tanto”.
Il
sole era tramontato, si vedevano solo le ultime striature rossastre che vennero
coperte immediatamente. Iniziò a soffiare una brezza improvvisa e percepii un
brusco cambio di temperatura, all’orizzonte si scatenò una tempesta di saette.
Vaiana sobbalzò al sentire un rombo lontano il cui strascico arrivò fino a noi
e mi accorsi che mi era letteralmente saltata addosso, aveva avvolto le braccia
intorno alle mie spalle e stringeva forte. Istintivamente le circondai i
fianchi con le mie braccia possenti piene di tatuaggi. Il mondo intorno a noi
si restrinse; sentivo solo le onde infrangersi poderose sulla sabbia, potevo
udire in lontananza le urla degli isolani che cercavano riparo al più presto e
il respiro di lei leggermente affannoso per lo spavento.
“Ehi,
Vaiana! È soltanto un temporale, tranquilla!”.
Mi
girai a guardare l’orizzonte sul quale potevo osservare la furia della natura
che si scatenava e appoggiai la mano destra sulla sua testa, per proteggerla.
Mi parve che il mare sfumato di blu stesse diventando improvvisamente color
pervinca e il mio cuore perse un battito quando vidi arrivare la Manta e lo
Squalo balena prendere le sembianze rispettivamente della nonna e del padre di
Vaiana.
Subito
mi tornarono alla mente le mie paure, di fronte a loro volevo fare bella figura
e tornai vulnerabile.
“Dovrò
guardarti morire” le dissi, staccandomi da lei “Non posso farlo”.
“Non
importa!Viviamo il presente, Maui”.
“Dovrò
stare a lungo lontano da te”.
“Ti
aspetterò”.
“Sarà
un’avventura complicata e…”
“Maui!”
mi interruppe appoggiando un dito sulla mia bocca “faremo ciò che i navigatori
sanno fare meglio”.
“Cioè?”
“Imbarcarsi”.
Di
nuovo una scarica balenò in cielo seguita da un tuono più vicino; lei nascose
la testa sul mio petto e, quando recuperò un po’ di sicurezza, mi disse quelle
parole che mai dimenticherò per l’eternità.
“Io,
Vaiana Waialiki, principessa di Motunui scelgo te, Maui, semidio mutaforma del
vento e del mare, eroe degli uomini e delle donne. Ti scelgo con lo stesso
amore con cui l’Oceano scelse me”.
“Tuo
padre approva?!” dissi incredulo, osservando l’espressione soddisfatta dello
squalo balena- Tui.
“Sì,
tranquillo!”.
Sorrisi
e la guardai mentre appoggiava la testa sul mio petto e chiudeva gli occhi
finalmente serena. In quell’istante l’acquazzone sferzò tutta l’isola,
tamburellando sulle palme, sulle case del villaggio, sul mare riempiendolo di
zampilli e sulla nostra pelle baciata dal sole. Le due reincarnazioni ripresero
le sembianze animali e scomparvero negli abissi. Restammo a guardare il temporale
per tutta la notte.
Inconsciamente
appoggiai una mano sul petto ma sentii subito qualcuno che la scansava: mini-
Maui era al settimo cielo e stava sventolando concitato una foglia di palma con
su scritto Ottimo lavoro, amico!.