Il selciato bagnato
IL SELCIATO BAGNATO
Il selciato lavato dalla pioggia
è come uno specchio; se si osservano
le sue pozzanghere sterili, impotenti
e ridicole,
ci si può ritrovare il proprio volto.
Il vento, suo flagello divino,
a fin del temporale spazza la terra,
la cinghia con la sua forza, e sul
selciato un tempo bagnato
non ci resta neppur minima pozza.
Quando un sorriso ridicolo,
mediocre,
vuole specchiarsi di nuovo,
non trova più luogo per farlo.
È il selciato bagnato, oramai
asciutto,
che si fa pestare da migliaia di
scarpe,
che il tempo lo rende liso, nella sua
dura essenza,
obbligandolo a non aver più spazio
per la mediocrità.
Tutto è stanco del sotterfugio umano,
solo la Terra non lo è, e per questo
continua il suo losco moto,
imperterrita.
Almeno, un selciato bagnato avrebbe
potuto
offrirci un bel scivolone, e farci
annaspare per un po’
sulla sua ruvida consistenza, col
volto adirato, senza sorriso falso.
Eppure, il selciato ora è asciutto
anch’esso.
NOTA DELL’AUTORE
Buongiorno a tutti, carissimi lettori e carissime lettrici!
Non ho molto da dire su questa poesia, penso che sappia
portare da sé il suo messaggio.
Non è una poesia positiva, assolutamente. Spero che comunque
vi abbia offerto una piacevole lettura.
Grazie per continuare a seguirmi, e per sostenere ogni volta
questa raccolta.
Grazie di cuore per tutto, e buona giornata! A giovedì
prossimo.
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