CAPITOLO 7: FINITI IN TRAPPOLA
Un enorme buco si formò sul muro di spine, e un titano
comparse.
Era un pipistrello con corporatura umana, con la pelle priva dei peli.
I suoi denti erano simili a quelli del tecnoriccio, e due grosse ali
spuntavano dalle sue spalle, prive di qualsiasi tipo di mani. Era molto
simile ad un pipistrello. Ed aveva un enorme sorriso stampato in bocca.
" Un Combattente... guardate in cielo!" urlò Aku Aku, quando
un enorme folata di vento passò sopra di loro. Il
Combattente guardò in cielo soddisfatto, mentre Crash
saltò sulle mani di Cortex, ambedue tremanti.
Un enorme stormo di combattenti volava in cielo; sembravano cercare di
creare una folata di vento contro il trio, dato che giravano in tondo
senza un obbiettivo preciso. Apparentemente. Le loro ali erano stese
del tutto, e i mutanti mostravano fieri i loro muscoli pettorali,
dimostrando di essere molto vanitosi. Ridevano all'impazzata, ed a ogni
loro risata, il vento diventava più forte. Ci volle un po'
prima che il trio capisse il loro vero obbiettivo.
" Dobbiamo fuggire dalla loro orbita! Vogliono creare un tornado per
ucciderci!" urlò la maschera. Ma era futile cercare di
saltare oltre il muro di spine. Erano troppo alti; una via libera
c'era, ma purtroppo, una sfida da affrontare c'era anch'essa: il
combattente di prima si era messo in posizione di combattimento. Era
chiaro che volesse fare la cosa che si capiva dal suo nome:
combattere.Poi un rumore. Un Combattente distrusse una altra parte di
muro. Altri rumori... e poi un terzo, un quarto, e un quinto
combattente misero piede nell'arena, alzando con le loro ali una nube
di polvere, e affilando i loro denti. Alla fine, il trio si trovava a
fronteggiare contro ben cinque combattenti. " Oh, accidenti..." disse
Cortex, capendo che non avevano scelta se non lottare. Così,
tutti i cinque combattenti, con i loro soliti sorrisi diventati
beffardi sul volto, si misero in posizione di combattimento.
Mostrarono le sue punte sull'ala. Era chiaro che volessero ucciderli in
maniera lenta e dolorante. Sarebbe iniziato un duello. Un duello fra
umano, mutante e maschera e mutanti. Una sfida tra il bene ( Cortex:
Forse, eh!) e il male. Così, sotto il cielo malinconico e
rosso sangue della decima dimensione, ebbe inizio la lotta, quella che
sarebbe stata una di quelle più memorabili di sempre.
I tre capirono da subito di dover usare un minimo il cervello per
battere quei mutanti, che a livello fisico li superavano di tanto,
anche perché Aku Aku era stranamente debole in quella
dimensione. Oltre ad essere in vantaggio numerico, i combattenti erano
nemici tenaci, con movimenti veloci, e che non stavano mai fermi. La
loro corporatura sembrava comunque abbastanza fragile, e pochi colpi di
un tecnoriccio avrebbero sconfitto uno di quei mutanti in pochi
istanti, se fossero stati più lenti; i combattenti alzarono
le ali, per poi cercare di colpire i tre, usando la loro punta
affilata. Tutto questo in maniera simultanea, dimostrando un ottima
coordinazione e gioco di squadra. Un alone di polvere si
alzò, quando il corpo dei tre era scomparso, e il vento
aumentava. Crash, che prese in mano Aku Aku, e Cortex, scivolarono
sotto le loro gambe, lasciandoli di sasso, ma anche felici, come se
fossero davvero riusciti a colpirli. I mutanti erano strani, ma
quell'insolito comportamento lasciò completamente attoniti il
trio, che capì di dover pensare in fretta, dato che la forza
del vento diventava sempre più forte.
" Ho un idea! Le vie di uscite son" ma lo scienziato non fece neanche
in tempo a finire la frase che i combattenti corsero iper velocemente
verso le uscite, tappandole tutte. Provocando anche una nuvola di
polvere dietro, ovviamente. Erano in trappola. Il vento diventava
sempre più forte, e i cinque combattenti alzarono
il volto, che diventò privo di espressione, e alzarono le
ali, diventando di nuovo sorridenti. Essi si inchinarono davanti ai loro
compagni che stavano volando, mentre il vento muoveva quei pochi fili
d'erba del terreno, la cui maggior parte si trovavano sotto i piedi dei
Combattenti, che incominciarono a ridere come i loro compari in
cielo fino a quando, un idea balenò nella testa di Crash.
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