Under the Same Sky : Tea Garden

di acchiappanuvole
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Riley e Ellie

Morso
 

Riley mi ha detto che l’uomo è l’unico animale che sa di dover morire ma anche l’unico ad avere più immaginazioni nel convincersi che questo non accadrà mai. Si sfiora il braccio, io osservo i segni dei denti che le hanno dilaniano la pelle e formano una feroce mezza luna. “E’ la mia seconda grande esperienza universale, Ellie, dopo quell’altra grande esperienza al capo opposto del tunnel, venire al mondo. Anche se quella a ben guardare è più una consapevolezza dei nostri genitori che nostra, no?” osserva il calcio della pistola, mi stringe la mano e scopro che entrambe siamo gelide. “La morte, al contrario, è soltanto nostra. E’ un sentimento intimo e non trasferibile.”
“Non ho intenzione di ucciderti, Riley . Sei pazza a credere che premerò questo grilletto.”
Mi fulmina con lo sguardo, “invece lo farai. Quando perderò il controllo finirò col farti del male, lo sappiamo benissimo entrambe.”
“Che importa siamo spacciate comunque!” e non ho nemmeno la forza di piangere.
“Io sono spacciata ma tu no, tu puoi ancora farcela.”
“Stronzate!”
Riley mi mette la pistola tra le mani, fissa il suo sguardo nel mio e mi sorride “ti prego non voglio diventare come loro, non voglio Ellie.”
Se potessi avvolgere il nastro del tempo, né io né Riley saremmo qui ora, non fosse stato per il mio capriccio lei sarebbe in salvo insieme alle Luci e non qui a porgermi un oggetto di morte. Faccio cadere la pistola, la pongo nello spazio che separa i nostri  corpi e prima che Riley possa contraddirmi lascio ruotare la pistola che ferma la canna lucida in direzione della mia amica.
“Obbligo o verità?”
“Ellie!”
“Obbligo o verità?”
“Verità.”
“Vuoi aspettare la fine con me? Insieme come siamo sempre state.”
“Non voglio farti del male.”
“Non hai risposto e ricorda che devi dirmi la verità.”
Riley si morde le labbra, la vedo guardarsi attorno come se da questo vecchio grande magazzino distrutto un’improvvisa uscita d’emergenza dovesse comparire luminosa con la bella promessa che “ehi non è successo niente.” Le stringo la mano, così forte che le ossa emettono un lieve crack, “quando perderemo il controllo saremo già scomparse, non saremo più noi, che importa quello che accadrà ai nostri corpi? Noi saremo già da un’altra parte.”
Riley mi fissa ancora, con quegli occhi grandi che io ho sempre reputato più maturi dei miei, stringe a sua volta la mia mano,la sua è una risposta muta. Il vecchio carosello si muove ancora cigolante, le polaroid scattare durante la giornata, con quelle facce sceme da bimbette senza pensieri, ce le terremo davanti agli occhi in attesa.
“Ehi Rile” sbuffo piegando le labbra in un sorriso.
“Mh?”
“E’ stata una bella giornata, ci siamo divertite, no?”
Riley ride a sua volta, piange, mi pizzica la pelle sopra il morso con dita delicate, “Scema” dice avvicinandosi di più, spalla contro spalla, “si è stata una bella giornata.”



Note: La drabble è ambientata in una parte extra al gioco che si chiama "Left Behind" una delle rare volte in cui il giocatore può, o meglio deve, usare il personaggio di Ellie.
E' un flash back in cui scopriamo come Ellie sia stata morsa da un Clicker, stessa sorte è toccata all'amica del cuore Riley mentre bighellonano all'interno di un grande magazzino abbandonato cercando un po' di normalità dopo che la terra è stata colpita da una pandemia dovuta ad un fungo che intacca il cervello delle persone fino a divorarne il cervello e utilizzarlo come corpo ospite. Ispirazione che i creatori del gioco hanno preso da un fungo effettivamente esistente nella foresta amazzonica che con le sue spore intacca le formiche facendole diventare vere e proprie formiche zombi. Paura eh!

Pur essendo stata morsa Ellie risulterà immune al contagio e alla fine sarà costretta a fare una terribile scelta ed usare effettivamente quella pistola contro l'amica del cuore.


Clicker: sono gli infetti di terzo stadio quelli più difficili da affrontare in quanto sono molto rapidi.


 




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