Una principessa di nome Barbie
"Era alta, magra,
bionda, occhi azzurri ma era totalmente scema (ma dai?!),
così la chiamerò, vediamo, un nome a caso che
potrebbe rispecchiare queste sue qualità... Barbie."
Una storiella stupida, tanto per ridere un po', o almeno sorridere, in
una giornata triste e noiosa. Siate buoni, è la mia prima
storia! ^_^
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UNA
PRINCIPESSA DI NOME BARBIE
Una
principessa di cui non ricordo il
nome, un giorno non specificato, in un anno di tanto tempo fa, in un
posto lontano dai confini dell'immaginazione, si doveva sposare. O
meglio, i genitori, non appena trovarono il primo imbecille disposto a
prendersela, la fecero sposare. Era alta, magra, bionda, occhi azzurri
ma era totalmente scema (ma dai?!), così la
chiamerò,
vediamo, un nome a caso che potrebbe rispecchiare queste sue
"qualità"... Barbie. Ci tengo a sottolineare che era scema,
ma
proprio scema, perché quel poveretto del marito che l'aveva
sposata solo perché era carina e ricca sfondata si
è suicidato il
giorno
dopo e mi sembrava giusto precisarlo perché non vorrei farlo
passare male, poveraccio.
Quel giorno importante era troppo agitata; allora si sdraiò
sul
letto, prese un libro, o meglio, una rivista ("Cioè", la sua
preferita) dal comodino e cominciò a leggere, ma non si
calmava,
perché per leggere una pagina ci metteva tre quarti
d’ora
(da notare che "Cioè" ha praticamente solo foto e
immagini e le scritte sono
le didascalie). Si guardò allo specchio (il suo passatempo
preferito) e cominciò a dire:
- Ma come sono bella! Sì, sono proprio bella, bellissima,
bellissimissima, stupenda, magnifica, fantastica,
ultramitica…
Ma non si tranquillizzava. Cominciò ad accarezzare il cane,
il
gatto, il pappagallo e pure il pesciolino rosso, ma non riusciva ancora
a calmarsi. Provò anche a parlare con loro (sì,
gli
animali, intendo: ora ci credete che era scema?!) ma proprio non si
calmava.
- Pappagallino? Cane? Gatto? Pesciolino? - (anche la sua fantasia
scarseggiava) - PERCHE' NON MI PARLATE?!!!
(dopo questa domanda intelligentissima anche il gatto si mise le zampe
tra i peli) e cominciò a strillare con quella sua dolce
vocina
angelica che faceva rigirare il pesce a pancia in su, faceva sotterrare
il gatto nella sua lettiera, faceva ammutolire il pappagallo e faceva
buttare il cane fuori dalla finestra (la stanza era all'ultimo piano
del Burj Dubai, che per chi non lo sapesse è il grattacielo
più alto del mondo e la stanza più alta
è a 636 m:
se non ci credi guarda su Wikipedia).
- NOOO cagnolinooo nooo
perchééé???!!!
al che cercarono di buttarsi pure gli altri animali, ma la principessa
Barbie li bloccò.
- GERTRUDEEEEEE DOMANI COMPRAMI ALTRI 20 CANI E' UN ORDINEEE!
e la povera (povera anche nel senso letterario, prendeva 9 euro al
giorno ma non sapeva fare nulla ed era l'unico lavoro che aveva
trovato) Gertrude, la governante o meglio una delle 4363 governanti di
Barbie, pazientemente rispose:
- Ma principessa, non ne aveva solo uno? Perché venti?
- PERCHE' MI DEVO CONSOLAREEE!!! E PERCHE' LI VOGLIO LI VOGLIO
LI VOGLIOOO!
- Brutta principessina viziata che non sei altr...
- CHE COSA HAI DEEETTOOO?
- No niente, mia dolcissima principessa. Ma... deve proprio urlare?
-
Sììììì
- Perché?
- PERCHE' MI VAAA!!!! Sono la principessa e faccio quello che voglio!
Quindi lo faccio pe-rchè-lo-vo-gli-o-fa-re!
- Ma veramente la sillabazione...
- ZITTAAA!!!!!
La dolce fanciulla chiamò uno dei musicisti emo della sua
banda
personale per le grandi occasioni che pagava 999,99 euro a nota
musicale (l'avevo detto che era ricca sfondata? Ah no? Ma l'avevo detto
che era una principessa) e gli chiese:
- SUONAMI CON LA CHITARRA ELETTRICA QUALCOSA DI TRANQUILLO!
- Sì, ma, cioè, dimmi, no, cioè, che
cosa ti devo suonare di tranqui, baby?
- EH?
- Ciuppa!
- Ma che...?
- Lascia stare, sei trooooooppo matusa per capirla!
- Matu che?
- Matusa, cioè non sai che, no cioè, matusalemme,
baby!
- E che vuol dire?
- Se non ti tranzolli subito in this moment mi taglio l'altra vena!
- SUONAAAAAA!!!
- Sì, ma, cioè, calma eh, mica sto qui a
affillare i trincetti, Ciccina! (un s'abbia a vede che l'è
di firenze)
- CICCINA LO DICI A TUA SORELLAAA!!! SUONAAA! O TE LE TAGLIO
IO LE VENE!
Quindi il tizio emo suonò una cosa tranquilla, ma era troppo depressiva per quell'occasione e Barbie si innervosì ancora di
più.
- AAAAAAH!!!! MA CHE SCHIFO E’?
- Ma come, non ti piace? È emo, una figata
pazzesca…
Che fine abbia fatto il musicista emo non si sa e non l'ha mai saputo
nessuno, fatto sta che nessuno l'ha più rivisto.
Allora da quella sua testolina vuota contornata da capelli gialli
canarino le venne l'illuminazione (quella lampadina che si vedono nei
cartoni animati): si ricordò che per calmarsi mangiava
sempre
una pesca (l'avevo premesso che era scema... e poi se volevate una
storia seria non andavate sul genere demenziale), quindi scese in
cucina
per la prima volta in vita sua, e dopo aver salutato i 2314 cuochi che
aveva solo per lei chiese, sempre con la sua dolce vocina che ai cori
angelici faceva un piffero:
- DOVE SONO LE PESCHEEE??!!!
- Principessa, sono finite...
- FINITEEE??????
E, vedendo che stava cominciando a uscire fumo dalle narici di Barbie,
il cuoco disse:
- S-Sì, m-ma le potete trovare nel giardino reale!
- ALLORA PENDIMELEEEEEE!
- Mi dispiace, ma non ho l'autorizzazione da vostro padre per entrare
nel giardino privato, e poi sono proprio occupato a cucinare per il
banchetto delle vostre nozze...
Allora si ricordò che mancava poco al matrimonio, ma invece
di
andarsi a preparare come chiunque persona sana di mente avrebbe fatto,
si impuntò che voleva la pesca e decise di andare in
giardino a
coglierne una. Quando entrò in giardino, si
guardò
intorno spaesata, infatti non era mai entrata in un giardino prima
d'ora. Vide una lumaca e saltò impaurita.
- AAAAAAAAAH ma che schifo è?
E quando vide una cavalletta svenne. Quando si risvegliò,
vide
che era passato tanto tempo e decise di affrettarsi. Purtroppo in
giardino di pesche ce n'erano poche e acerbe (era febbraio, ma che ne
può sapere una che si chiama Barbie che d'inverno non ci
sono
pesche?). Miracolosamente, - e non si sa davvero come - ce n'era una
matura, ma era sul ramo più alto di un albero altissimo.
Nonostante i suoi 180 cm senza tacco, non ci arrivava e si dovette
arrampicare. Inutile dire che se non aveva mai visto un albero se non
in
fotografia, figuriamoci se l'aveva mai scalato! E infatti, cadde. Ma
(ahimè) non morì.
Però, appena prima di scivolare, riuscì a
strapparla
(miracolo n°2).
Si arrabbiò ancora di più e quando era sul punto
di scoppiare,
sbucciò la pesca e in fretta diede un morso e
passò
tutto. La pesca era il suo frutto preferito e il suo succo e il suo
sapore riuscivano a calmarla anche quando la pazienza era al limite
(miracolo n°3).
Tornò in camera sua tranquilla mangiando la pesca,
inciampando
solo un centinaio di volte, ma considerando che la stanza era a 100
metri quadrati e
che stava facendo due cose contemporaneamente, era davvero un Guinnes
World Record. Chissà se si trova nel libro?
Vabbè,
dicevo... Mancavano pochi minuti al matrimonio e Gertrude
andò a
chiamarla.
- Principessa! Cominci a prepararsi, manca ormai poco al ma...
AAAAAAH! - (O mio dio, vi direte, ora anche la serva comincia a
strillare?)
- Cosa c’è, Gertrude? - (da notare, non urla
più, ma durerà poco)
- I vostri capelli!!
- Che cos’hanno i miei capelli? Ah ho capito, sì
lo so, sono bellissimi, non si vede nemmeno che sono tinti, vero?
- No
è-è-è-è-è…
- Ma insomma, che c’è?
Allora Gertrude le porse lo specchio e…
- AAAAAAAAAAAAH!!!! CHE SCHIFO E’?
- C-Credo c-che s-sia u-un r-ramo d-di p-pesco!
- O, no, deve essersi intrecciato in testa in giardino!
- Dove? Quando? Chi? Come? Perché?
- Niente, niente, storia lunga… TOGLIMELO, CHE
ASPETTIII?!!!!
In tutti i modi cercarono di toglierlo, ma più ci provavano
e
più quello si intrecciava ai suoi bei capelli tinti. Ormai
dovevano andare al matrimonio (erano già in ritardo di
mezz’ora), non c’era più tempo e
Gertrude
vestì Barbie svelta e prima di andare, la principessa si
guardò allo specchio un’ultima volta:
- Gertrude, dì la verità, come ti sembro?
- Ehm… Originale?
- FACCIO SCHIFOOO!!! SONO RIDICOLA!!!!! HO UN CESPUGLIO IN
TESTA!!!!
E cominciò a piagnucolare, ma poi constatò che se
lo
faceva si sciupava il trucco e smise.
Morse un’altra volta la pesca, ma la vergogna non
passò e
si avviò (finalmente!!!!). Quando entrò in
chiesa, rossa
come un pomodoro maturo in viso, si accorse che tutti gli occhi erano
puntati su di lei (ma dai?! Era la sposa! Ma a questa qui va dato il
premio Nobel): occhiate strane che la fecero innervosire, ma
stranamente non
divertite. Tuttavia, era stroppo stupida per accorgersene e, nervosa
com’era, vomitò sul prete.
La sera, Gertrude andò a chiamare Barbie, che era nella sua
stanza di soli
50 metri quadrati:
- Principessa, non viene al banchetto?
- MI RIDERANNO TUTTI DIETRO!!!
- Su, su, a me non sembravano poi così… scioccati!
- MA HO PURE VOMITATO SUL PRETE!!
- Ma…
- E QUANDO MI SONO ABBASSATA PER PRENDERE LE FEDI CHE MI ERANO CASCATE
DI MANO HO FATTO UNA… PUZZETTA!
- Sono sicura che non se n’è accorto
nessuno… su, venga!
- MA NON VOGLIO VENIRE! MI VERGOGNO!!
Ma Gertrude (santa donna), alla quale si era allungato il naso per
l’enorme quantità di bugie dette, la
trascinò
(letteralmente!) al banchetto. Con grande sorpresa di Barbie, tutte le
donne avevano il “cespuglio” in testa. Da allora
diventò una moda e lei, come disse:
- Sono la più alla moda di tutte!!!! Alla faccia vostra!! -
(Come poteva esserci finale diverso per una Barbie?).
Fine
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Mi scuso per lo stampatello e per le lettere e i punti
esclamativi/interrogativi ripetuti più volte, ma non
è
colpa mia se quell'oca strillava in continuazione: dovevo dare l'idea...
Lo so, è molto stupida, ma volevo provare a scrivere
qualcosa… Spero di avervi fatto, se non ridere, almeno
sorridere! Ringrazio tutti quelli che l’hanno letta, se vi va
recensite (per favore!! solo cose belle però, please,
sennò mi demoralizzo!), a me fa piacere ^_^ E ringrazio la
mia Erica, che appena le dirò che ho scritto una ff
andrà
a leggerla… ti voglio bene, amica mia.
Grazie a tutti, belli e brutti
(ma sono sicura che siete tutti belli se avete letto la mia ff) baci,
Giorgia.
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