The stranger.
Verrà il giorno in cui lo straniero
siederà nel tuo spazio visite.
Ti sorriderà e si presenterà con un nome
Che tu dimenticherai subito dopo.
Si comporterà come me, col mio stile
- il giubbotto di pelle e le scarpe da tennis-
e riderà con te. Parlerete delle ultime notizie in breve e berrete un caffè senza zucchero,
ma col dolcificante.
Poi gli chiederai di portarti via: lui sarà poco sorpreso.
Mescolerà il suo caffè in silenzio con aria indifferente
Poi, quando tu ormai starai spostando lo sguardo
già vuoto di speranze, ti dirà di Sì.
Ti rivolgerà un sorriso fulgente.
Scatterà in piedi e con malcelata contentezza
getterà rapidamente i bicchierini del caffè.
Il tuo sguardo non lo vedrà, lontano.
Lo straniero sgancerà i freni della tua carrozzina e ti spingerà fino a fuori...
E tu, non saprai che non sono io.
Non ci penserai.
Ed io ti avrò perso: non mi hai (ri)conosciuto abbastanza. |