I need a hero

di Oducchan
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Nick autore: Oducchan
Titolo: I need a hero
Fandom: Prince of tennis

Personaggi: Inui Sadaharu, Kaidoh Kaoru
Pairing: Emerald Pair
Genere: generale, 
Avvisi: AU

Rating: giallo
Conteggio parole: 513
Note: 

Per il COW-T, prompt "All'ultimo secondo"
I need a hero

Kaidoh non gli rivolge una parola, mentre lo solleva da terra e gli dà una spiccia controllata per vedere se presenta qualche ferita evidente che necessita di venir bendata o se è necessario trasportarlo di corsa all’ospedale. Inui ha ancora addosso il suo camice, bruciacchiato e maleodorante, ma nel complesso è soltanto pieno di un po’ di cenere e di calcinacci, niente di grave: le sue funzioni motorie sono completamente integre, non prova dolore a nessuna delle articolazioni, e addirittura le lenti dei suoi occhiali non si sono nemmeno graffiate. Per essere uno che è andato a un millimetro dal saltare in aria, se la passa alla grande.
Kaidoh, però, non la pensa allo stesso modo. Sotto la maschera verde che cela la sua identità al pubblico, è teso, la mandibola serrata e gli occhi cupi. Gli ringhia un “Andiamo, muoviti” mentre in lontananza si iniziano a sentire le sirene dei pompieri e della polizia, e gli fa un brusco cenno di aggrapparsi alla sua schiena. Inui non se lo fa ripetere. È più alto di lui di una spanna ed è decisamente più pesante, ma Kaidoh con la sua superforza lo solleva senza fare una piega, e inizia a strisciare contro la parete dell’edificio innanzi a loro tenendo l'uomo abbarbicato ben saldo sulle spalle , per spostarsi in una zona più appartata.
È a metà della salita, che Inui decide di rompere quel silenzio teso che s’è instaurato tra loro.
-C'era il 93% di probabilità che mi avresti salvato, Mamushi-kun- mormora, sforzandosi di non calcare la voce sul nickname che l’altro usa quando entra in azione come supereroe. Sente Kaidoh irrigidirsi tra le sue braccia e il suo caratteristico sibilo, prima che sbotti in risposta.
-Questo non giustifica una stupidaggine di questo tipo!- commenta, caustico, prima di completare la risalita del condominio che fronteggia il laboratorio saltato in aria e raggiungere il tetto -Dovrei combattere i criminali, non pensare a salvare la vita a te. Ancora un minuto e saresti…- e la sua voce s’incrina, lasciando la frase incompiuta.
Inui, lo sa, dovrebbe sentirsi almeno un po’ in colpa. Non è che abbia deliberatamente sbagliato i calcoli del suo ultimo esperimento, giusto per attirare l’attenzione del ragazzo che ora lo sta scrutando torvo, è solo che la sua testa era impegnata... altrove.
-...almeno possiamo passare qualche minuto assieme- mormora lo scienziato, mestamente. Kaidoh non può dargli torto: con il recente aumento della criminalità il tempo che passa senza maschera sta andando via via diminuendo, e ormai sono più le giornate che passa come Mamushi, supereroe della periferia di Tokyo, che come Kaidoh Kaoru, studente universitario. E questo significa anche trascurare i suoi affetti, specie quello più importante di tutti.
Pertanto  si limita ad arrossire e a bofonchiare un -Passo a prenderti alla solita ora, vedi di non farti saltare per aria di nuovo-, prima di scoccare un bacio frettoloso sulla guancia del suo fidanzato e ripartire verso la prossima rapina da sventare. Lasciandosi alle spalle un Inui probabilmente ormai disoccupato, ma con la testa (e il cuore) a galleggiare tra le nuvole.




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