Come ogni mattina, io, ero lì.

di ludovica02
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Come ogni mattina ero lì.
Ad aspettare la metro, sbadigliavo in continuazione quel giorno, la sera prima ho dovuto fare una relazione su un argomento non analizzato per dovere, che ora riposava tranquilla nello zaino. Stropiccio gli occhi e infilo le mani in tasca, affondo il viso nella mia sciarpa rossa e guardo davanti a me, la linea gialla è leggermente scolorita e non riesco a vederla bene per tutta la gente che c’è in fermata Termini la mattina; ci sono gli impazienti, quelli che parlano di già al telefono, quelli nervosi che si lamentano del minimo ritardo, i vecchietti abbastanza storditi dall'insieme di tutte le persone elencate prima e infine gli studenti assonnati, la categoria che preferisco, e di cui faccio parte, c’è chi ascolta la musica, chi fa finta di ascoltare la musica, chi studia, chi ripete, chi è in ansia per chissà quale compito o esame, chi sorride assorto.
Mi alzo, vado fino alla riga gialla, la metro sta per arrivare, c’è il boato che la precede, ho imparato a riconoscerlo in questi sette anni contando anche il liceo, alzo gli occhi sulla sponda di fronte, la prima persona che vedo è un ragazzo biondino che mi guarda con la bocca aperta, cerco di identificarlo ma la metro mi offusca completamente la visuale.
Sto ferma per qualche secondo, poi mi risveglio ed entro nella ormai traboccante metro, cerco di arrivare dall’altra parte, il più vicino possibile al vetro ma è impossibile, così mi ritrovo ferma al centro della folla di gente presente, schiacciata contro la schiena di un tizio. Sospiro, chi..
 

**
 

Chi diavolo è? Mi chiedo ormai da circa tre minuti. Sono arrivato sulla linea gialla a stento, Roma è troppo piena è troppo grande, è troppo dispersiva, è troppo, per me. Abituato ad una città molto più piccola: Bologna. Questo stage è sì, un’opportunità unica, ma mi pesa un po’, devo dire, stare qui.
Guardo quella ragazza con un espressione interrogativa ‘alza il viso cavolo, dai’ mi ritrovai a pensare, non riuscivo a guardarla.. sembrava una ragazza conosciuta un sacco di tempo fa ma solo dai capelli.. non riesco ad.. ecco! Ha alzato il viso, mi nota, mi guarda e dopo un momento passa la metro, mi copre la visuale e non la vedo più.
Salgo, cerco di arrivare fino dall’altra parte ma il vetro è tutto imbrattato e non si vede nulla. Irritato, getto uno sguardo alle fermate, ancora quattro. Sospiro. 

 

 






 


Oooooookay. Qui c’è un problema. È cortissimo. Lo so. Ma volevo solo provare a vedere come voi, popolo di EFP, avreste reagito. Probabile che la continuerò eh, tranquilli, ma poi tranquilli chi? (si, sono una mitomane). Ma vabbè, volevo pubblicare questa piiiccola parte, perchè mi andava, fondamentalmente. Spero che intanto intrighi.
Ciao ciao. :)
*manina che saluta*

 





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