“Dobbiamo uscire anche questa mattina. Ho bisogno di comprare un libro di cucina ed i nostri abiti da sera per domani. È possibile che io non abbia nemmeno una ricetta per cucinare un polpettone e del purè? E come se non fosse già abbastanza non posso scaricarle da internet! No, perché il computer doveva abbandonarmi proprio oggi” sbottò Charlotte piuttosto seccata, perché quel giorno le disgrazie sembravano intenzionate a volerla rincorrere senza darle la possibilità di scappare: aveva ancora molto da comprare per la notte di San Silvestro, doveva cucinare tutti i piatti ed Elisa continuava a tormentarla con il suo appuntamento finito male; per qualche strana ragione si era convinta che lei e Bucky avevano fatto sesso e lui l’aveva abbandonata nel motel molto poco elegantemente.
“Andiamo, allora, prima partiamo e prima torniamo a casa se hai molto di cui occuparti”
“Si, con la speranza che Elisa non provi a chiamarmi ancora una volta. Tu sei sicuro che tra voi due non c’è stato nulla quella notte?” domandò la ragazza mentre uscivano dal suo appartamento e scendevano le scale.
“Assolutamente nulla. Abbiamo ballato in discoteca, lei si è ubriacata e non ho avuto altra scelta che portarla in un motel”
“Va bene, ti credo, non c’è alcun motivo per cui dovresti mentirmi. James, non ti ho ancora ringraziato abbastanza per quella notte, se tu non fossi entrato in camera mia in quel momento…”
“Non hai nulla di cui scusarti, ho fatto quello che chiunque altro avrebbe fatto se fosse stato al mio posto”
“Le parole che hai detto dopo…”
“Senti, possiamo cambiare argomento? Questa faccenda è finita, si è conclusa e non ha senso continuare a tirarla fuori. Sono io che sono stato uno stupido ad uscire con la tua amica, c’è mancato poco che mi scoprisse”
“Davvero?”
“Si, ma io sono riuscito a farle cambiare argomento e non è più accaduto nulla. Forza, andiamo” rispose Bucky entrando nella libreria in cui erano diretti; Charlotte si strinse nelle spalle, ferita per il modo brusco con cui il giovane uomo aveva cambiato argomento.
La libreria non era la stessa in cui lei lavorava, questa era molto più ampia e fornita ed andarono subito nella sezione dedicata ai libri di cucina; Charlie trovò quasi subito uno che faceva al caso suo ma prima di andare in direzione delle casse si recò nella sezione della musica.
“Voglio ascoltare un momento un CD”
“A che cosa servono quelle cuffie?”
“Ad ascoltare le canzoni, così puoi sentire se questo CD ti piace oppure no. Guarda, appoggi le cuffie nelle orecchie e selezioni il numero che corrisponde alla canzone che preferisci ascoltare. Questa è una delle mie proferite, si chiama ‘Every Breath You Take’ dei POLICE”.
Nelle cuffie partì quasi subito una musica lenta, piacevole, accompagnata da una voce maschile e profonda che recitava il testo della canzone, che parlava d’amore.
Every breath you take
And every move you make
Every bound you break,every step you take
I’ll be watching you
Every single day
And every word you say
Every game you play, every night you stay
I’ll be watching you
Oh, can’t you see?
You belong to me?
How my poor heart aches
With every step you take
Every move tou make
Every vow you break
Every smile you fake, every claim you stake
I’ll be watching you
Since you’ve gone I’ve been lost without a trace
I dream at night, I can only see your face
I look around, but it’s you I can’t replace
I feel so cold, and I long for your embrace
I keep crying baby, baby please
Ogni respiro che fai
Ogni movimento che fai
Ogni legame che spezzi, ogni passo che fai
Io starò a guardarti
Ogni singolo giorno
E ogni parola che dici
Ogni partita che giochi, ogni notte in cui resti
Io starò a guardarti
Oh, non riesci a capire
Che appartieni a me?
Quanto il mio povero cuore soffre
Con ogni passo che fai
Ogni movimento che fai
Ogni promessa che non mantieni
Ogni sorriso che fingi, ogni diritto che accampi
Io starò a guardarti
Da quando te ne sei andata mi son perso senza lasciare traccia
Sogno la notte, riesco solo a vedere il tuo volto
Mi guardo intorno, ma sei tu che non posso sostituire
Mi sento così freddo e ho bisogno del tuo abbraccio
Continuo a piangere piccola, piccola, ti prego!*
“Può bastare così” disse Bucky in un soffio, togliendosi le cuffie con un gesto secco, come se fossero diventate di fuoco all’improvviso, la giovane lo guardò incredula, dato che continuava a non capirci nulla del suo comportamento.
“Stai ancora male? Hai un altro mancamento come qualche giorno fa?”
“Io… Ecco…”
“Devi dirmi se stai male, va bene?”
“Sto bene, Charlie, davvero. Non è accaduto nulla. Andiamo a pagare il libro ed a prendere il vestito per me e per te?”
“Certo, andiamo” mormorò in risposta la giovane, cercando di ignorare quello che era appena accaduto; si recarono in un negozio di vestiti piuttosto costosi, ideali per una serata simile; entrambi andarono nella propria sezione, acquistando l’abito all’oscuro dell’altro perché solo la sera del giorno seguente si sarebbero visti a vicenda.
Quando tornarono nell’appartamento, varcando la soglia d’ingresso, Bucky afferrò subito Charlotte, stringendole il braccio destro con la mano sinistra.
“Che ti prende?”
“C’è qualcuno qui dentro”
“Come?”
“Non siamo soli” ripeté il soldato, diventando rigido all’improvviso, sicuro che fosse qualcuno che lo cercava; anche Charlie percepì una terza presenza, dietro la porta del bagno, disse al giovane uomo di rimanere fermo dov’era, perché era in grado di difendersi anche da sola in caso di un attacco improvviso.
Appoggiò nel pavimento le due buste con dentro gli abiti e si avvicinò, con passo felpato, alla porta del bagno; l’aprì di scatto e rimase letteralmente a bocca aperta davanti all’uomo che stava scrutando dentro ad un armadietto.
“Si può sapere che cazzo ci fai qui dentro, Tony?”
“Buongiorno, Charlie, come stai?”
“Io sto bene, ma cosa ci fai dentro il bagno del mio appartamento? E come ci sei arrivato?”
“Ti devo parlare ed ero stanco di aspettarti davanti alla porta d’ingresso. Posso accomodarmi nella tua cucina? Per quanto sia bello questo bagno non mi sento a mio agio a discutere qui dentro. Soprattutto riguardo ad una possibile guerra civile che sta per scatenarsi”.
*Police. Every Breath You Take. Se non conoscete questa canzone vi consiglio vivamente di ascoltarla. |