La più grande beffa che il diavolo abbia mai fatto è stato convincere il mondo che lui non esiste.

di absenthium
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Hai mai pensato che fossi cattivo?
Io sì.
Si dice che i matti vadano assecondati, ma non è così.
No, sono i matti ad assecondare. A far credere ciò che vogliono coloro che sanno definirsi sani.
Un matto sarà tale finché il mondo dirà che la sua è follia.
Ecco perché io sono e sarò il figlio del diavolo.
Questo mondo vuole che lo sia, perché non assecondarlo?
È per questo, fratello, che non devi nasconderti.
So cosa pensi. E nessun'altro lo sa meglio di me.

Ma sai, il diavolo non è davvero malvagio.
Non distogliere lo sguardo, spettatore d'una vita che non ti appartiene, sai che è così.
Il diavolo è stato il sacrificio.
Con un gesto che può apparire crudele è stato lui, l'eroe.
Che poi il mondo l'abbia reso un mostro, di ciò non aveva colpe.

E se non si mostra mai per ciò che è davvero, è perché ha imparato a temere.


Il volto del mostro è diverso per chiunque.
Il male non ti si mostra mai nello stesso modo in cui si è mostrato ad un altro, lo sapevi, fratello mio?
Il volto del tuo diavolo, quale sarà mai?
Oz.
È lui, il tuo male, fratello, perché per te il massimo male sarebbe perdere chi ami. Sarebbe perdere lui.
Ed il mio, il volto del mio, di diavolo?
Non chiedertelo, lo sai.
Lo conosco bene, ormai, lo conosciamo.
Conosco la sua pelle, ogni sua più minima ruga d'espressione, conosco le sue labbra e il suo sorriso artificiale, i suoi solchi ed i suoi occhi. Occhi.
Ed anche lui conosce me.
Perché è sempre lì a guardarmi, quando mi volto verso lo specchio.

Rosso e bianco si mescolano rapidamente.
Il calore è così gelido.
Metallo macchiato che è per te gioia e disperazione, lo lecchi avidamente. Il sapore ferroso ti dà alla testa, ma l'hai bramato per anni ed ora è lì.
Senti dolore, è naturale, ma non hai mai pensato che potesse essere così dolce.
Fissi ancora i resti mortali del diavolo sul tavolino.
"sì, ora sono normale, ora sono come voi."
Poi, l'orbita scura ti schernisce dallo specchio.
"Cosa ho fatto?"


E le mie dita sono ancora pulite.
Il rosso non c'è (non c'è mai stato).
Mi giro di nuovo, verso il vetro della parete e il diavolo veste il mio corpo.
L'occhio è lì.
E so che non è giusto, ma non riesco ad essere infelice.

 




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