Riverbero di intemperia e percezioni
Ascolta.
Sul verde campagnolo
scrosciano perle di pioggia gelida.
Senti lo sferzare
di verdi lame
ferite dalla tempesta?
Osserva.
Il profumo bagnato di umido
orla il coperchio
di nubi basse e roboanti.
Il vento spazza via le foglie morte
e le tristezze ocra
di questo primo assaggio d'autunno.
Chiudi gli occhi.
Il ticchettìo delle gocce
cela i silenzi cupi, i sospiri taciturni
della terra pulsante,
acqua che ristora finalmente
le zolle disseccate
dopo l'ardente calura.
Assapora.
La tiepida grandine
frusta la pelle grata
della figura sola che,
sotto la pioggia, riflette.
Odora.
Ti arrivano alla finestra
i sentori muschiati
di questa giornata di pioggia?
Oppure è la tristezza
a bussare alle porte del tuo animo
e a sedersi ancora
sul tuo cuore stillante?
A riaprire
le tue vecchie ferite?
Rifletti.
Il cielo scarico
si rasserena, spezzato,
dalla terra fresca
sfumano merletti evanescenti.
Libera il tuo cuore,
oblia le tue memorie,
resetta malinconie e rimpianti.
La nebbia cancella tutto.
Flame
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