What I call life

di warblerslushie
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"Tu cosa faresti se tuo figlio fosse a casa

a piangere tutto solo sul pavimento della cameretta, perché ha fame?

E l'unico modo per sfamarlo è dormire con un uomo per un po' di soldi?

E suo padre adesso è da qualche parte a fumare droga,

entra ed esce di prigione

E io sono senza lavoro

Per cui questo per te è solo divertimento

ma per me è ciò che chiamo vita."

What would you do – City High




Kurt arricciò il naso e lanciò uno strano sguardo verso il suo fidanzato Blaine che  fermò la canzone a metà mentre sistemava l'ormai silenzioso ipod , sul pavimento, tra loro.

"Cosa?"
"Ma che canzone è? Penso di averla sentita una volta quando ero bambino, ma onestamente.. ma che razza di canzone è?"

"E' una canzone che parla di difficoltà. Non hai ascoltato le parole?"

Kurt ruotò gli occhi.

"Si le ho ascoltate. La mamma single che fa la prostituta , questo è quello che ho capito."

Accanto a lui, Blaine aggrottò le sopracciglia, tirandosi su, su di un gomito , per guardare meglio il ragazzo steso accanto a lui.

Per alcuni minuti, guardò Kurt con espressione seria, poi ruotò gli occhi prima di sistemarsi di nuovo a pancia in giù.

"Se mi lasci far finire la canzone, capiresti tutto. A dire il vero è piuttosto triste quando ci pensi... certa gente deve fare questo solo per potersi prendere cura della proprio famiglia".

"C'è lavoro da McDonald" disse semplicemente Kurt, sghignazzando fin quando Blaine non lo fissò.

"Cosa? Ci sono tanti lavori qui. Ricordi quando non sono riuscito ad entrare alla Nyada ed ho lavorato al Lima Bean? Quel posto non è stato l'unica offerta di  lavoro che aveva avuto. Ti ricordi? McDonald e tanti altri fast food mi chiamarono per dei possibili lavori, che io ho rifiutato perché.. sai.. il grasso e tutto il resto..

"Ma lavori come questi ti danno a malapena una paga minima e se hai un bambino è difficile pagare l'affitto, far crescere i propri figli , e provvedere per loro come per te stesso con soli 7 dollari l'ora. Credo.. credo solo che posso capirlo quello che stanno dicendo sai? Non che io sia mai stato un lap dancer " aggiunse velocemente , ridacchiando quando Kurt sbuffò, "ma devi fare quello che devi. Adesso l'ho capito".

"Beh.. buon per te, immagino. Solo.. sai come mi sento per le cose che hanno  che fare col  porno? Questa è solo una di quelle cose. Tipo.. perché lo fai?.. non lo so.. è strano per me. Capisci cosa intendo , giusto?"

Blaine annuì, riportando lo sguardo sul pavimento , fissando le assi di legno sotto di lui.

Sotto sotto avrebbe voluto continuare a parlare con Kurt x un pò, ma dopo le ultime settimane passate a discutere , non voleva mandare all'aria la loro già precaria situazione e causare un altro terremoto , che potrebbe farli lasciare definitivamente.

Sospirò ed allungò una mano per afferrare la matita , mordicchiandosi il labbro inferiore silenziosamente; nel frattempo Kurt iniziò a controllare il suo ipod per mettere un'altra ( migliore) canzone che avrebbero ascoltato mentre studiavano.




"Quindi pensi che sia giusto mentirmi? Davvero?"

"Kurt.. lo sai che non l'ho fatto apposta, volevo solo evitare che ci rimanessi male.."

"Certo! Perché scoprire attraverso la maledettissima fabbrica dei pettegolezzi  della Nyada  che June Dolloway ti odia a morte e che il tuo fidanzato potrebbe dover rompere con te per promuovere la sua carriera nello showbiz è la più bella cosa da sentire di prima mattina!"

Kurt era furioso, le labbra incurvate in una smorfia, mentre misurava la stanza vuota rabbiosamente.

Blaine era in piedi davanti a lui, le braccia incrociate al petto mentre affrontava la sfuriata del suo fidanzato.

Kurt era incazzato ed aveva dai buoni motivi per esserlo.

Blaine aveva distorto la verità per settimane continuando a mentire, alimentando le speranze dell'amore della sua vita; ma ora la verità era venuta a galla e le sue bugie gli si erano ritorte contro.

La parte che Kurt si supponeva avesse avuto nello showcase di June Dolloway non esisteva; June odiava davvero Kurt impuntandosi su di lui ogni volta che Blaine nominava il suo fidanzato, ma nonostante tutto, Blaine aveva fatto del suo meglio per combattere per Kurt.

Aveva porto  l'altra guancia alle rudi parole di June, tirando fuori tutte le cose che amava del suo fidanzato , ma l'ereditiera non aveva nemmeno battuto ciglio alla sua insistenza.

Quella mattina presto, June gli aveva detto di smetterla di chiedere di far partecipare Kurt allo show e quando alla fine si impose, lo fece anche Blaine.

Aveva lasciato lo show.. ed era tornato alla Nyada per incontrarsi con Kurt, per farglielo sapere.

Naturalmente la vita aveva altri piani ed ora Kurt gli stava urlando contro.

Ma lasciò che Kurt si prendesse questo momento, che buttasse fuori tutto e poi gli avrebbe spiegato quello che era successo.

E si sarebbero sentiti meglio, .. sarebbero stati meglio.

Tuttavia, Blaine non si era aspettato quello che poi fece Kurt.

"La sai una cosa? Sono così stanco... ugh.. sono così stanco di tutto questo Blaine!

Sono stanco di vivere alla tua ombra; sono stanco di te che monopolizzi i riflettori e ti metti sempre al centro dell'attenzione!

Questa relazione è fatta da due persone che si suppone si amino e che si proteggano e supportino l'un l'altra, ma tutto quello che fai è trascinarmi a fondo!

Hai cercato di sabotarmi .. hai cercato.."

La lista continuò e tutto quello che Blaine poté fare fu ripetere la parola no, ancora ed ancora ed ancora.

Perché.. ma cosa stava dicendo Kurt?

Era tutto falso.

Si aveva avuto i suoi momenti e forse non era il migliore ragazzo/fidanzato/amante del mondo, ma Dio sapeva quanto fottutamente e duramente ci provava.

Non c'era nessuno al mondo più di Kurt che meritava il successo e mentre era sembrato ( a Kurt) che Blaine stesse cercando di portarglielo via, non era questo quello che era successo.

O stava succedendo?

Oh.. il tonfo sordo di qualcosa di metallico lo colpì su una spalla per poi cadere sul pavimento con un tintinnio e Blaine alzò lo sguardo, gli occhi spalancati e pieni di lacrime, quando vide Kurt fissarlo; l'anulare nudo con solo l'ombra di dove prima c'era l'anello di fidanzamento.

"Kurt?"

"Questo fidanzamento è stato un errore".

"Cosa? No amore..."

"Pensavo di essere pronto per farlo di nuovo.. mi sono sbagliato.. Dio Blaine io.. solo.. non posso.. mi dispiace".

Con le lacrime che scorrevano , Kurt si voltò e cominciò a dirigersi verso l'uscita, le braccia incrociate strette sul petto dolorante.

Mantenne a malapena la calma, piangendo , mentre si allontanava sempre più da Blaine; e prima che Blaine potesse anche solo formulare una risposta, l’altro ragazzo parlò di nuovo.

“Qualunque cosa tu abbia lasciato nel mio loft, per favore, vieni a prenderlo . Poi.. solo.. vattene.”

“Kurt no ti prego!”

“Mai più Blaine, mai più. Non posso più affrontare queste cose”

Prima che altro potesse essere aggiunto ( suppliche, richieste di perdono o altro) Kurt si mise a correre , precipitandosi fuori dall’edificio, lasciandosi dietro Blaine.

In meno di un secondo, un singhiozzo rotto e forte venne strappato dalla gola di Blaine che crollò per terra, mentre con le dita cercava di recuperare l’anello che giaceva , gettato via da Kurt, sul pavimento.

Riuscì a malapena ad afferrarlo perché le sue mani tremavano così tanto; ma una volta preso, se lo strinse al petto e cominciò a piangere forte , disperandosi nel silenzio dell’edificio che continuava solo a ricordargli quanto aveva perso.




Dopo l’incidente alla Nyada , Kurt non parlò più con Blaine, nemmeno una parola.

Rachel e Santana, nonostante fossero molto impegnate , si comportarono come se fossero state tipo le sue guardie del corpo.

Ogni volta che Blaine si avvicinava , nelle settimane successive, lo cacciavano via.

Tutte le sue cose erano già state impacchettate e lasciate fuori dalla porta del loft quando si fermò la prima volta e Blaine tentò duramente di vedere Kurt per spiegarsi ma fu tutto inutile.

Anche a scuola le cose cambiarono.

Non condividevano più lezioni da quando Blaine aveva cambiato i corsi mesi prima per dare a Kurt i propri spazi e dopo la lite Kurt fece in modo da essere sempre fuori dalla sua vista ( non dal suo cuore) quando doveva per forza essere nelle sue vicinanze.

I pettegoli a scuola non parlavano d’altro se non della rottura della coppia ma, nonostante l’interesse sulla loro saga, nessuno disse una parola sulla rottura della sua “relazione” con la star-maker June Dolloway

Per molto tempo Blaine aveva sperato che Kurt avrebbe almeno sentito qualche pettegolezzo su questo; così forse il suo ex avrebbe capito che Blaine aveva lasciato per lui e che sarebbe tornato con lui e poter finalmente parlare.

Ma, ahimè, la cosa che sognava non accadde e prima che se ne rendesse conto arrivò Mercedes che lo prese a calci in culo per aver ferito di nuovo Kurt.

Sam rimase neutrale, anche se volle sapere cosa era successo e, quando Blaine non poté spiegarlo ( non lo sapeva nemmeno lui) , semplicemente scrollò le spalle dicendo che odiava vederli separati.

Naturalmente, quando un’altra settimana passò e Blaine cominciò a notare che Sam si stava allontanando da lui, uscendo più spesso con Mercedes ( perché l’amore della sua vita sarebbe sempre venuto prima del suo migliore amico.. ovviamente)  seppe che le cose non sarebbero cambiate.

Aveva perso Kurt, aveva perso i suoi amici e … dio.. aveva praticamente perso tutto.

Questo fu quello che lo fece tornare da June.




Pregare non era mai stato un suo punto forte.

O almeno pensava che non lo fosse.

Qualcuno avrebbe dissentito.

Ma quando si trattò di dover corteggiare e scusarsi con la più grande ereditiera di New York City, Blaine fallì ogni singola volta.

June lo liquidò con un semplice gesto delle mani, definendolo uno stupido cucciolo malato d’amore se aveva pensato che con Kurt le cose avrebbero funzionato.

Aveva anche lei sentito parlare della loro rottura e vedere Blaine chiederle un’altra possibilità la fece infuriare, così lo mandò via.

Aveva altre “stelle”  da trovare, da produrre e farle splendere nel mondo!

Blaine aveva avuto la sua occasione e l’aveva gettata al vento solo per amore.

Aveva avuto molte possibilità e le aveva mandate tutte a farsi fottere.




Fu dopo un’altra notte passata a singhiozzare sul suo letto nell’appartamento che condivideva con quelli che lui credeva fossero i suoi migliori amici, venivano addirittura soprannominati Blamcedes, che Blaine alla fine crollò.

La sua anima era distrutta.

Nulla stava andandogli per il verso giusto.

Non far più parte della coppia più ammirata della scuola lo lasciò facile preda/cibo per gli avvoltoi; e loro lo fecero a pezzi sussurrandogli all’orecchio di Kurt e dell’enorme quantità di nuovi fidanzati molto più sexy che avrebbe potuto trovare in tutta la città.

E’ stata una buona cosa che si sono lasciati allora? Kurt è destinato a trovare un nuovo giocattolo molto presto; uno molto , ma molto più sexy di quello vecchio.. di sicuro meno grasso.

Queste parole gli lacerarono l’anima, lasciandogli cicatrici ovunque; riportandolo in quel baratro in cui era caduto settimane prima per colpa del suo corpo e del suo aspetto.

Nonostante il regime a cui lui e Kurt si erano sottoposto prima della rottura ( o nonostante il fatto che dopo quello che era successo lui aveva a malapena mangiato) era ancora cicciottello in vita e sembrava che il suo stomaco crescesse nonostante tutto quello che faceva.

Alcuni giorni sembrava grosso come una casa, e quelli che prima considerava amici iniziarono ad indicarlo e a ridere di lui, prendendosi gioco di lui per quanto si fosse lasciato andare.

Non riusciva più a gestirlo.

Cancellando le lacrime dalle guance con una mano, afferrò con l’altra il suo cellulare e chiamò suo fratello maggiore, iniziando di nuovo a singhiozzare non appena sentì la voce di Cooper rispondere.

“Schizzo.. ma sei proprio tu? E’ tanto che non parliamo fratellino…”

“Cooper… ho bisogno di aiuto”.




In poche ore impacchettò tutte le sue cose e se ne andò furtivamente quella stessa sera, mentre Sam e Mercedes era fuori a cena con tutti gli altri , lasciandolo come sempre solo a casa.

Il mese da quando Kurt lo aveva lasciato era stato davvero pesante e dopo essere stato escluso ed ignorato  per l’ennesima volta , stava dando a tutti quello che volevano.

Stava andando fuori dalle palle.

Sbuffando, trascinò tutte le sue valigie nel corridoio e sbirciò fuori dalla finestra , sospirando tremante quando vide la macchina che Cooper gli aveva detto che lo avrebbe aspettato fuori.

Era uno degli amici di suo fratello , conosciuto durante le tante pubblicità che aveva fatto.

A quanto sembrava era un ragazzo abbastanza decente e che lo avrebbe aiutato a portare il culo fuori da quell’appartamento.

Così  aprì la porta e lo fece entrare, cercando duramente di non crollare quando il ragazzo gli sorrise tristemente per poter poi cominciare a portare gli scatoli in macchina.

“Porterò io le scatole pesanti e tu quelli più piccoli” disse il ragazzo oltre la sua spalle, dirigendosi con attenzione verso la macchina in attesa.

Blaine guardò le scatole dietro di lui e ruotò gli occhi, sgranchendo le nocche sbucciate prima di dirigersi a prendere una delle scatole sigillate più grande.

Il ragazzo che lo stava aiutando poteva anche essere amico di Cooper, ma solo perché Blaine aveva un aspetto di merda e sembrava che avesse picchiato qualcuno ( non lo aveva fatto.. aveva solo colpito moltissime volte il sacco da boxe nelle ultime settimane) , non significava che non poteva portare la sua parte di peso.

“Hey.. Che stai facendo?” lo interruppe il tizio dietro di lui.

“Vorrei trasportare uno scatolo” sussurrò Blaine, accovacciandosi per raccogliere quello che aveva scelto.

Si bloccò quando il ragazzo , superandolo gli disse:

“Non dovresti sollevare oggetti pesanti nelle tue condizioni”.

“Nelle mie… cosa?”

“Non sei incinto?.. ho pensato che lo fossi.. oh merda.. mi dispiace .. ho detto una cazzata vero? Non volevo offenderti, fratello.  Ho solo visto la pancia ed ho pensato…”

Ogni altra parola che pronunciò, volò oltre Blaine e rimbalzò sulla parete.

Tutto ciò che il ragazzo riuscì a sentire fu un ronzio fisso ed i suoi occhi fissarono spalancati il leggero gonfiore  del suo stomaco; quel gonfiore che non andava mai via non importava quante diete o quanti esercizi facesse.

Ora che lo osservava più attentamente , lo trovò piuttosto ..strano… Strano come il pancione di una persona incinta… Oh merda!….

Tremando si portò una mano sulla pancia ed alzò lo sguardo sull’amico di Cooper , gli occhi pieni di lacrime.

“Non lo sapevo.. Non.. Oh Dio… penso di esserlo.. “ fu tutto ciò che riuscì a dire prima di voltarsi con rabbia e dirigersi verso la sua ( ex) camera da letto.
Il suo cellulare e la sua tracolla erano ancora sul materasso e , prima di ripensarci, compose il numero di Kurt aspettando che il suo ex rispondesse.

Squillò un paio di volte poi partì la segreteria, così Blaine capì che Kurt lo stava ignorando.

Prendendo un profondo respiro per calmarsi, cominciò a chiamare gli altri membri del gruppo di suoi ( ex) amici, pregando che qualcuno avrebbe risposto così poteva dir loro che se ne stava andando.

Forse avrebbe anche potuto parlargli della possibile novità che aveva appena scoperto; ma lo avrebbe fatto solo se fosse riuscito a parlare con loro per telefono.

I messaggi erano troppo impersonali.

Voleva mettersi in contatto con loro , avere il piacere di ascoltare la loro voce per l’ultima volta.

Ma nessuno rispose e , disgustato, colpì col pugno una parete, singhiozzando quando sentì una scarica di dolore risalire il braccio.

L’amico di Cooper dovette praticamente trascinarlo fuori di casa dopo questo, ma tutte le sue cose erano per fortuna già in macchina; così tutto era apposto.

Blaine lo seguì obbediente.

Con un ultimo sguardo pieno di lacrime verso quel posto che non era mai davvero stata casa sua, Blaine si portò la mano ferita al petto e chiuse gli occhi, lasciando che la lenta andatura della macchina lo cullasse e si addormentò mentre il tizio , di cui Cooper si fidava, lo portava dove aveva bisogno di andare.




( Poco più di ) tre anni dopo – inizio 2018

“Grazie a Dio abbiamo deciso di organizzarlo qui a Los Angeles perché a New York avrebbe fatto molto freddo e non avrei potuto indossare questo vestito cortissimo e meraviglioso!”

“Lo avresti fatto comunque e ti saresti congelato il culo!”

“Si .. si.. hai ragione . Lo avrei fatto davvero. Comunque basta parlare si me.. a Kurt!”

“A Kurt” brindarono tutti nella limousine.

Kurt abbassò la testa e ruotò gli occhi ed alzò di nuovo lo sguardo sui suoi amici già ubriachi, prima di prendere un bel sorso del suo vino e fece schioccare le labbra.

"Ragazzi.. siete già brilli".

"No .. non lo sono" strillò Rachel , rubandogli il bicchiere di vino dalle mani consegnandogli il suo bicchiere vuoto, prima di ingurgitare il resto del drink.

Una volta finito, sventolò il suo calice vuoto verso Santana e la sua amica, dai capelli neri, ridacchiò e riempì entrambi i bicchieri prima di cominciare a bere direttamente dalla bottiglia

Di fronte a lei, era seduta Mercedes che era sobria come Kurt se non di più.

Nessuno di loro due stava bevendo come il resto dei ragazzi nella limousine e Kurt era sicuro di sapere il perché.

Mercedes era incinta ( anche se non aveva ancora rivelato a nessuno ).

Aveva sposato Sam quasi un anno fa ed anche se nessuno dei due aveva detto una parola sulla possibile gravidanza, Kurt non era stupido.

Aveva notato i segni; aveva semplicemente scelto di ignorarli per amore loro.

L'ultima cosa di cui aveva bisogno era che si arrabbiassero di nuovo con lui, soprattutto Sam.

Dio, ricordarsi di quei giorni, lo riportò al passato.

Successe la mattina dopo che Blaine aveva chiamato tutti loro al loft , durante la loro cena settimanale.

Nessuno aveva risposto solo per compiacere Kurt, ma il giorno dopo, Sam si precipitò come una furia nel loro appartamento, piangendo ed urlando che Blaine era sparito e nessuno sapeva dove fosse andato.. e nemmeno lo aveva visto da allora.

Solo pensare al suo ex fece sentire male Kurt fin sotto la pelle  che bruciò per l’imbarazzo e la vergogna.

Per un intero mese, aveva chiuso fuori dalla sua vita il suo ex, incazzato perché aveva creduto che Blaine gli avesse volutamente mentito sul fatto che June Dolloway lo voleva come parte dello show.

Era stata solo la ciliegina su di una torta di merda e Kurt era esploso, gettando tutta la sua rabbia su Blaine.

Il vero problema era che Blaine non era stato il motivo principale .. c’erano state tonnellate di problemi che fecero alla fine scattare Kurt; ma Blaine era stata l’ultima persona che Kurt aveva incontrato quel giorno e lui era esploso … ed ora.. tre ani dopo.. Kurt rimpiangeva ogni singolo secondo.

Anche se, nonostante tutto il suo rimpianto , aveva ancora un anello al dito.

Un anello che non era di Blaine, un anello che non aveva nessun significato per lui.

Sarebbe stato un matrimonio di interesse, o di piacere ( a volte) . ma che gli dava uno scopo, perché ormai nulla stava succedendo nella sua vita.

Sospirando, strappò , ma con attenzione , uno dei bicchieri di vino in mano a Rachel  e lo bevve tutto d’un sorso , cercando di riprendere fiato quando sentì l’alcol riscaldargli il corpo freddo.

Santana lo applaudì di nuovo e gli offrì la bottiglia che Kurt prese felice, portandola subito alle labbra per prenderne un lungo sorso..

Avrebbe avuto bisogno di qualcosa di molto più forte per la serata.. se avesse saputo la verità.




“Lascia fare a Santana, troverò il posto più fottutamente equivoco in cui portarvi.”

La limousine si fermò davanti ad un enorme edificio in mezzo al nulla alla periferia di Los Angeles.

Sulle pareti bianche lampeggiavano delle luci , che annunciavano che il club aveva ogni tipo di ballerino; “gay, etero ..nominalo e noi lo abbiamo”.

Era piuttosto offensivo , ma Santana sembrò non fregarsene perché avvolse le dita attorno al polso di Kurt, iniziando a tirarlo verso l’ingresso.

Kurt indossava, sfortunatamente, una tiara , un boa di piume ed una fascia tempestata di brillantini con su scritto “ futuro sposo”.

Era fottutamente di cattivo gusto, ma assecondò i suoi amici, ridendo quando tutto il gruppo entrò, ritrovandosi in un mondo che odorava di fumo, di alcol a buon mercato e sudore.

“La zona del bar dove ci sono i nostri posti è là!” urlò Santana. La voce anche più alta della forte musica.

Alcune ragazze in topless si stavano pavoneggiando sul palco di fronte a loro e per un momento tutto il gruppo di fermò a guardarle ( Kurt stava solo giudicando.. dio.. era proprio lui a giudicare).. ma gli altri sembravano interessati ( ad eccezione di Mercedes che si stava coprendo il naso, sembrava stesse un pochino male).

“Andiamo! C’è troppa puzza qui” borbottò Kurt , prendendo Mercedes per un braccio , trascinandola verso la zona che Santana aveva prenotato per loro.

L’intero gruppo attraversò delle porte, scendendo alcuni gradini , ricoperti di brillantini, ed entrarono in una stanza buia, squallida che sembrava appena uscita dal set di True Blood.

“Oh mio dio.. se qualcuno qui è vestito da vampiro, ce ne andiamo immediatamente”,

“Oh.. non rompere i coglioni.. Qui non fanno roleplay*, o cosplay* o come cazzo chiami quella roba li.. Qui fanno spogliarelli! Ti strappi i vestiti e resti nudo!.. Cazzo.. si.. ! Siamo qui per guardare cazzi e fighe . Facciamo festa!”

Kurt voleva interrompere la sua amica ubriaca , ma stava già affrettandosi con Rachel verso il bar, così rimase accanto a Mercedes, la mano ancora stretta al suo gomito mentre la trascinava verso il tavolo che , ringraziando iddio, era lontano dalla zona fumatori del bar.

“Stai bene?”

“Sto bene.. sono solo stanca”.

“Sai che se c’è qualcosa di cui vuoi parlarmi .. sono qui per ascoltarti” e per convincerla ..sbatté le ciglia civettuolo e lei rise.

“Kurt siamo alla tua festa di addio al celibato. Non ho nulla da dirti”, l’espressione del suo viso però diceva il contrario e Kurt ridacchiò spingendola leggermente su una spalla con la propria prima di sistemarsi al suo posto.

La musica pompava intorno a loro, poi si sentì la voce di qualcuno che , con tono dolce e vellutato, annunciò che quella sera al club c’era una festa.

“Diamo tutti il benvenuto al nostro ballerino preferito..:”

“Kuuuuurt.. Dove sei finito?” la voce stridula di Rachel si sentì oltre l’introduzione dell’annunciatore, ma a Kurt non importò.

Non era li per lo show in realtà.

Si era aggregato senza motivo ( solo per far divertire i suoi amici) .

“KURT!!!”

“Qui.. psicopatica..” le urlò Mercedes , borbottando tra se e se mentre si sedeva di nuovo al tavolo.

Kurt la ringraziò per aver avvisato Rachel  su dove fossero i loro posti e poi riportò lo sguardo sul palco, guardando come le luci cambiavano colore, dal viola al blu scuro.

Una figura solitaria era al centro del palco e l’effetto delle luci passavano meravigliosamente dal blu scuro all’azzurro e Kurt , senza pensarci, prese il drink , qualunque cosa fosse, che Santana gli aveva messo davanti e cautamente iniziò a sorseggiarlo, ignorando il bruciore causato dall’eccessiva quantità di vodka mentre tornava a guardare il ballerino, appena apparso, dimenare i fianchi in modo seducente.

“Ahhh!.. Hummel.. vedi qualcosa che ti piace? “ disse una delle ragazze ( Kurt era più che sicuro fosse Santana) , ma ignorò queste parole e continuò a guardare lo spettacolo.

L’eccitazione cresceva in tutto il suo corpo mentre il ballerino in ombra salì su, su, su per il palo , muovendo le gambe per avvolgerle attorno al resistente acciaio, cominciando a volteggiare  in aria, le braccia che scorrevano sulle sue gambe come un delicato fiore mosso dal vento.

"Merda".

"Lo avrei detto anche io.. qualcuno è molto flessibile.. e di talento" aggiunse Mercedes , battendo lievemente il braccio di Kurt che la guardò un attimo  arrossendo quando lei ammiccò.

Sapeva che lo stava prendendo in giro, lo faceva sempre, soprattutto ora.

Probabilmente Mercedes odiava anche essere in questo posto, ma se si trattava della felicità di Kurt , lo avrebbe sempre supportato anche quando non era d'accordo con le sue scelte.

Come in questo momento, che stava supportando il suo fidanzamento ; un fidanzamento di cui nessuno di loro era fortemente convinto, ma nessuno aveva detto nulla.

Kurt stava per sposare un tizio che aveva incontrato durante un lavoro per Vogue un anno prima.

Si erano piaciuti , avevano fatto sesso da ubriachi nel suo grattacielo  , del tizio e prima che Kurt se ne accorgesse si era ritrovato a spassarsela con un ricco macho che amava sorprenderlo con regali e viaggi.

Comunque nonostante tutto questo lusso, la loro relazione era terribilmente solitaria.

Il ragazzo , Alexander, era bello ed attraente ma molto freddo nei confronti degli altri, così lui e Kurt passavano molto tempo da soli.

Durante i periodi di separazione , quando Alex era fuori a fare dio sa cosa, Kurt rimaneva seduto nel loro appartamento , le dita strette a dei costosissimi regali di "scusa se non sono li" e , nonostante odiasse tutto questo, questa era ora la sua vita, quella con cui doveva condividere.

Non aveva fatto grandi cose.

Non era famoso, nessuno lo voleva come performer ed , anche se si era laureato alla Nyada , non era il tipo di persona che Broadway cercava.

Così era diventato la bella statuina di un riccone.

Questo era quello che era.. una semplice bella statuina.

Ed anche se questo era quello che aveva per molto tempo temuto di diventare quando stava con Blaine, la sua paura era ora diventata realtà.

Solo che questa volta era con un ragazzo completamente diverso per cui Kurt non provava molto , perché Kurt Hummel non credeva nell'amore, non più, non dopo l'ultima volta.

O , molto più importante ( non importava quanto doloroso fosse.. o patetico, dipendeva a chi lo chiedevi) da quando Blaine era sparito.

Accigliandosi, scacciò via ogni pensiero su Blaine e finì in un sorso il resto del suo drink, mormorando per la gratitudine, quando Santana fece scivolare un altro drink uguale al primo di fronte a lui.

Non sapeva come Santana lo avesse avuto e soprattutto come mai ne aveva uno in più, ma gliene fu grato e bevve rapidamente anche il secondo.

"Oh mio dio... quel ragazzo sexy sta venendo da questa parte. Come sto?"

"Rachel, probabilmente è gay. Dubito che ti guarderà."

"Oh no Mercedes Evans-Jones-o qualunque sia il nome che adesso sui per lavorare! Non sappiamo se è gay fin quando non viene qui ed ho la possibilità di parlargli. Così devo essere sicura si come sto perché se invece è etero, potrei avere una possibilità, no?

Rachel fece schioccare le dita, ondeggiando ubriaca sulla sedia prima di mettersi a scavare nella borsetta per cercare delle banconote da un dollaro.

" E' stata una buona idea andare in banca. Farò piovere soldi!"

"Amo davvero Rachel quando è ubriaca. E' un bene .. è bello.." rifletté Santana e Kurt ruotò gli occhi per la loro strana fratellanza da ubriache.

Rachel stava ancora tirando fuori banconote dalla borsa, mentre Santana stava battendo le mani, come se stesse cercando di metterle fretta.

Mercedes guardò entrambe aggrottando le sopracciglia e scuotendo la testa per la loro stupidità.

"Ooooohhhh! Abbiamo una sorpresa stasera! Sembra che ci sia un addio al celibato qui ! Shadow è meglio se vai lì! Il promesso sposo sembra solo!"

A queste parole, il tavolo ammutolì e tutte le ragazze strillarono, Rachel diede un buffetto sulla spalla di Kurt , mentre il ballerino si voltò verso di loto e si bloccò al suo posto sul palco.

Dal punto in cui si trovavano , riuscivano a malapena a distinguere i tratti del suo viso, ma lui li stava guardando con cautela, come se avvicinandosi troppo a loro tavolo avrebbero potuto prenderlo e rapirlo.

Il Dj disse qualcos’altro sul promesso sposo ed alla fine il ballerino cominciò a muoversi e con movimenti fluidi si avvicinò al gruppo di ventenni ubriachi prima di entrare nella loro visuale.

Le luci divennero più luminose, le ombre sui lineamenti dell'uomo misterioso svanirono e .. come una scena di un pessimo film d'amore.. restarono tutti a bocca aperta alla vista del viso meravigliosamente truccato e molto.. familiare.

Eyeliner scuro, così come l'ombretto sfumato color carbone, mettevano in evidenza dei meravigliosi occhi dorati; dei brillantini scintillavano sulla pelle nuda ed abbronzata; un luccichio di piccoli cristalli mettevano in evidenza i ben definiti muscoli del ballerino mentre si muoveva .

I suoi capelli erano ricci e , nonostante fossero corti, ricadevano come boccoli sulla sua fronte... e nonostante il fatto che nessuno di loro aveva visto o sentito questa particolare persona negli ultimi tre anni, fu incredibilmente ovvio che il misterioso Shadow che si stava avvicinando al loro tavolo altri non era  che Blaine Devon Anderson, il ragazzo che era sparito così tanti anni fa.. il ragazzo che ora era uno spogliarellista.

Per cui questo per te è solo divertimento

ma per me è ciò che chiamo vita."



Note

Nuova storia...( sono sempre io.. froda o simona come preferite)

poche cose prima di lasciarvi il capitolo...

La storia è completa.. sono 20 capitoli ( anche se gli ultimi 2 sono lunghissimi quandi probabilmente li separerò) ..

Pubblicherò come al solito una volta a settimana

per ora il lunedì.. se dovessero esserci problemi ve lo farò sempre sapere..

Che dire del capitolo..

Qui Kurt è anche molto più egoista di quanto lo sia in Glee...

.. ci saranno molte sorprese..

e tanta suspance...

Al solito.. sono ben accetti i commenti e.. BUONA LETTURA

https://www.fanfiction.net/s/10334792/1/What-I-Call-Life link capitolo originale...




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