Galatyne

di Com Amely Mason
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Galàtyne

 

-Ce l'hai un'altra Galatina da darmi?-

Fiamma gliel'aveva chiesto con semplicità, e con quel tono leggermente freddo che di recente le scappava troppo spesso con lei, anche se in cuor suo lei per prima detestava usarglielo.

Di solito Claudia riusciva a scioglierlo in fretta: una risata, una scrollata di capelli e Fiamma tornava a vivere.

Ma quel giorno, nonostante le chiacchiere e le battute stupide, non era accaduto: il gelo nel cuore della bionda persisteva.

 

Nel momento stesso in cui incontrò le iridi ambrate di Claudia, che la scrutavano interrogative e vagamente divertite la bionda ebbe una breve vertigine e..crack. Lo sentì infrangersi con sollievo, ed un sorriso stanco le arricciò un angolino della bocca.

 

- L'ultima volta che sono partita... mi hai dato una Galatina, per il viaggio. Mi ha portato bene. -, le spiegò limpida, con una scrollata di spalle mentre lo sguardo smaltiva l'imbarazzo correndo in giro.

 

Claudia abbassò gli occhi mentre le sue guance si imporporavano lievemente. Proseguirono a camminare qualche minuto in silenzio verso la stazione, per poi tornare a guardarla negli occhi.

Gli iridi di Fiamma ora la aspettavano, lo sguardo intenso e grigio fisso come quello di un soldato sotto al sole, bevendo in silenzio quello sguardo: le dita tese verso di lei come un invito, più che una richiesta.

- E... e se stavolta fosse, beh qualcosa di più di una galatina?-

Sussurrò la riccia fermandosi e facendo scivolare la mano dentro quella della bionda con sguardo attento.

Fiamma non fece in tempo ad articolare una risposta sensata che le loro labbra si trovarono ad un soffio le une dalle altre. Claudia la guardava, ora con un'ombra di dubbio insinuata tra le labbra rosa e le ciglia lunghe, le iridi come pozze di caramello caldo.

 

Fiamma le sfiorò la punta del naso col suo com'era sua abitudine senza nemmeno pensarci.

Le labbra di Claudia erano una tentazione, lo erano sempre state. Ma lei aveva promesso.. aveva giurato...

La riccia chiuse gli occhi e trattenendo il respiro posò le labbra sulle sue.

Fiamma potè ascoltare il proprio cuore perdere il tempo mentre si univa a quella danza lenta, posandole una mano sul viso e tirandola delicatamente contro di sè con l'altra.

Le mani della castana si posarono sul suo petto, afferrando con la punta delle dita i lembi della sua felpa aperta, quasi ad impedirle di andare via.

Come se mai avrebbe potuto volerlo.

 

Quando si allontanarono per quel poco che serviva a riprendere fiato e controllo dei propri pensieri, Fiamma le sorrise.

- Lo porterò stretto allora.-.

E stretta abbracciò la riccia, lasciandosi cullare dal suo profumo, sorrisi come stelle del fulgore del giorno.


Angolo dell'Autrice:
questa Galàtyne è la riedizione riveduta e corretta di un'originale datato all'incirca 2015.


 





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