Per Tutti I Gusti

di Puragu Chan
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Titolo: Chocolat
Gusto: Dolce

***


Non era la prima volta che l'intenso profumo di cioccolata invadeva l'appartamento di He Tain.
A San Valentino riceveva talmente tanti dolci -da torte a muffin, da cioccolatini a biscotti- che il più delle volte ne faceva quasi indigestione e cominciava a regalarli a chiunque conoscesse o meno. Ripensò a quella simpatica vecchietta incontrata per strada che lo aveva invitato a pranzo (risparmiandogli così un altro pasto a base di cibi precotti) dopo aver ricevuto in dono una fetta di torta mentre, con la testa pigramente appoggiata sul palmo della mano, osservava Mo Guan Shan occupato ai fornelli.
Il rosso, dopo aver sistemato sul tavolo vari ingredienti, stava svuotando una scatola di cioccolatini in un pentolino per farli sciogliere a bagnomaria.
Accortosi di avere gli occhi puntati su di lui, Mo si lasciò sfuggire un grugnito stizzito.
- Non hai niente di meglio da fare? - sbuffò.
- No. - ridacchiò il corvino, sorridendo gaio. - Non posso fare a meno di guardare quel bellissimo grembiulino. -
Il grembiulino in questione era un regalo di He Tian: era rosa, con la pettorina a forma di cuore, il tutto incorniciato da un orletto a balze bianco. Un obbrobrio, in pratica.
La carnagione di Mo raggiunse la stessa tonalità di colore dei capelli. Cambiò una decina di espressioni facciali nel giro di tre secondi per poi tirare la testa all'indietro, arrendendosi alla stupida provocazione con un altro grugnito. Tornò ad occuparsi dei cioccolatini, cercando d'ignorare la fastidiosa sensazione di essere osservato dalla persona che più odiava sulla faccia della terra. O, meglio, cercava d'ignorare il fatto che fosse osservato da He Tian, di trovarsi nell'appartamento di He Tian, di cucinare una torta per He Tian (con i cioccolatini regalati da una ragazza a He Tian) con indosso l'orripilante grembiulino preso apposta per l'occasione da He Tian. Dopo un'accurata riflessione, realizzò che l'unica cosa che cercava di ignorare in tutti i modi era esattamente He Tian.
Il corvino se ne stava seduto in silenzio, appollaiato sopra una sedia come un gufo, continuando a sorridere in quella maniera maledettamente irritante che faceva cascare ai suoi piedi tre quarti delle studentesse della scuola e che, invece, faceva saltare i nervi al rosso.
- Ehi. -
La voce del moro lo distolse dai suoi pensieri. Mo si voltò verso di lui, alzando un sopracciglio.
- Passamene uno.- He Tian indicò il pentolino colmo di cioccolatini e aprì la bocca.
Irritato, il rosso prese un cioccolatino e glielo infilò letteralmente in bocca. Impiegò qualche istante prima di realizzare cosa avesse appena fatto, pietrificandosi con le dita sulla lingua dell'altro.
Sorpreso quanto lui, il moro rimase per un momento in silenzio, poi gli leccò le dita, gustandosi il sapore [dolce] del cioccolato e lo sguardo esterrefatto dell'altro, che stava raggiungendo nuove tonalità di porpora.
- Molto gentile – He Tian gli fece l'occhiolino e si alzò dalla sedia, aggiungendo allegramente – Vado a fumare una sigaretta – lasciando un imbarazzatissimo Mo Guan Shan senza parole solo con il suo grembiulino.





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