Cadeau
Cadeau
I Danvers e i Luthor vivono entrambi
a National City, ma non si sono mai incontrati prima.
Si conoscono con il tempo quando la
figlia minore dei Luthor, Lexie e la maggiore dei Danvers, Kara iniziano a
frequentare lo stesso giro di amicizie. Ben presto diventano buone amiche, sono
inseparabili. Fanno tante cose assieme, pranzi cene e pigiama party.
Kara però ha un segreto, anzi due.
Ha dei superpoteri, viene da un altro pianeta ed è segretamente innamorata di
Lena, sorella maggiore di Lexie. Ovviamente nessuno conosce la sua natura
aliena, tranne i suoi genitori e sua sorella Alex.
Kara sa che molte, tantissime cose
cambierebbero se rivelasse di essere l’eroina di National City, Supergirl
appunto. Non lo fa anche perché poi non potrebbe essere libera di amare la
figlia della famiglia più in vista della sua città. Sarebbe troppo complicato, non
avrebbe mai permesso che Lena fosse in pericolo a causa sua.
Così per lungo tempo, forse troppo
aveva respinto quel sentimento. Per Kara era una sofferenza enorme stare in
compagnia della sua migliore amica, senza poter essere libera di parlare delle
grandi cose che faceva per la città. E inoltre vedere Lena, la sua cotta di
sempre, soffrire per ragazzi idioti, che la usavano solo per il buon nome della
sua famiglia, la mandava ai pazzi.
La situazione era stata scoperta,
quando un giorno, attraverso il suo superpotere aveva percepito che Lena fosse
in pericolo. Raggiuntala, ovviamente da Supergirl, si trovò davanti una scena
che la fece scattare di rabbia. Dopo aver allontanato Lena dal mal intenzionato
del suo ragazzo, iniziò a riempirlo di botte, facendogli parecchio male,
insomma lei era la donna d’acciaio, lo avrebbe ucciso, se non fosse intervenuta
Alex, agente del DEO, un’organizzazione segreta che lavora contro e per gli
alieni di National City.
Supergirl, ehi, fermati, così lo
ammazzi! – disse sua sorella fermandole il braccio già pronto a colpire
nuovamente. Kara guardò sua sorella con gli occhi pieni di rabbia e con un
balzo sparì alla sua vista. Un attimo dopo un messaggio arrivò sul cellulare di
Alex.
~ Alex accompagna tu Lena a casa,
grazie ~
Ovviamente, la sorella aveva già
fatto arrestare il tipo, e stava accompagnando Lena a casa.
Alex, sai come posso fare a
ringraziare Supergirl per quello che ha fatto per me? – chiese la Luthor.
Le farò sapere quanto chiedi! –
disse salutandola con una carezza sulla spalla – Riposati! – la ragazza sorrise
rientrando in casa.
Alex ovviamente doveva vedere sua
sorella all’istante e chiederle che cosa cavolo le fosse passato per la testa
quella sera. Così corse a prendere dei ravioli al vapore e tanto sushi, così da
non poter ricevere un rifiuto ad entrare in casa.
Infatti, dopo il suono del
campanello, Kara corse alla porta con un largo sorriso, finto, ma quasi vero.
Buonasera, ragazza impazzita! –
disse Alex.
Ti chiudo fuori se inizi con la
ramanzina okay? – disse Kara alla sorella. Alex alzò le spalle ed entrò con il
sacchetto di cibo giapponese che emanava un profumino delizioso – Hai portato
da mangiare, mi vuole far parlare, ma io non ne ho molta voglia! – disse sedendosi
allo sgabello in cucina.
Kara, sono preoccupata, Supergirl è
stata assalita da Kara, stasera. Me ne vuoi spiegare il motivo? J'onn è parecchio
incavolato. Che ti prende? –chiese, posando il sacchetto sul tavolo e sedendosi
di fronte a sua sorella.
Lo hai visto cosa stava per fare?
Non potevo certo lasciarlo fare! – disse ovvia, aprendo il sacchetto.
Kara, un conto è salvare una persona,
un altro è pestarne un altro! – disse riprendendo il sacchetto, e Kara restò a
guardarla in maniera confusa e spaesata – Non guardarmi così, parla!
Mi prometti che se io te lo dico,
tra noi non cambierà nulla?- chiese torturandosi le mani.
Kara, devo preoccuparmi? Per Rao
parla – Kara sorrise, già serviva proprio il dio venerato sul suo pianeta per
quella confessione.
Io sono innamorata di Lena Luthor! –
disse talmente veloce, che Alex scosse la testa confusa.
Che cosa hai detto? Ho capito solo
Thor! – disse guardandola inclinando la testa di lato.
Macché Thor – si spalmò una mano
sulla faccia – Dai lascia stare mangiamo si fredda – fece per allungare la mano
verso il sacchetto e Alex le picchiò il palmo.
Kara Zor-El, ti disintegro quella
mano con la kryptonite se non ripeti all’istante – disse riprendendo il
sacchetto.
Ho detto che sono innamorata di
Lena! – disse lasciando andare la testa sul tavolo, con un leggero tonfo. Alex
sorrise.
Sono la prima cui lo dici? Wow,
cavolo, ecco perché lo stavi riempiendo di meraviglie – disse la sorella.
Alex, è un gran casino! – disse sollevando
il viso – Non posso dirglielo!
Cosa? E perché no? Insomma siamo di
famiglia, ci conosciamo da tanto! – disse.
Alex ma ti ascolti? Proprio per
questo, non posso mettere in cattiva luce mamma e papà, e perdere l’amicizia
che mi lega a Lexie – disse.
Kara ma Lena deve sapere quello che
provi! – continuò.
Anche se lo sapesse, potrebbe non
andarle bene, insomma non è come su Krypton o su Daxam. Non posso dirglielo! –
spiegò.
Chi ti dice che non provi lo stesso?
– la guardò.
Chi ti dice che non ti sbagli? –
rispose a tono.
Provaci, tra qualche giorno non è il
suo compleanno? – Kara annuì – Falle un regalo e vedi come reagisce, insomma! –
disse aprendo finalmente questo benedetto sacchetto di cibo giapponese.
Che cosa è quell’aria sognante Lena?
– chiese sua sorella, mentre la maggiore aveva le ginocchia al petto e guardava
un punto fisso.
Stasera Supergirl mi ha tolto di
dosso quel viscido del mio ex, e nulla! – disse lei continuando a fissare un
punto fisso.
E hai gli occhi a cuoricino per
questo? Ti sei guardata Lena, a momenti ti esce la bavetta dall’angolo della
bocca – disse ridacchiando.
Cosa? Che dici, è solo che non
capita tutti i giorni di essere salvati dall’eroina della città non credi? – la
guardò.
Lena, sei persa di quella donna, ma
non potrai mai averla, insomma lei è Supergirl e ha una scia di pretendenti –
disse.
Stai farneticando, io non sono persa
di quella donna – sospirò – Ma davvero ha una scia di pretendenti? – chiese.
Sembrava non t’interessasse fino a
pochi secondi fa! – disse, senza volerlo Lena le aveva appena confessato che
era innamorata di una donna.
Hai ragione è Supergirl, ed io sono
una ragazza qualunque, umana per giunta! – disse per poi alzarsi e andare in
camera sua. Magari soffiando sulle sue candeline tra qualche giorno, avrebbe
potuto desiderare di avere Supergirl al suo fianco.
~
Giorno del compleanno di Lena Luthor ~
Mi dispiace Lena, ma non riesco
davvero a essere dei vostri stasera, perdonami! Buon compleanno! – questo fu il
messaggio vocale di Kara Danvers per lei, il giorno del suo compleanno.
Lena aveva fatto di tutto per non darlo
a vedere, di essere dispiaciuta per l’assenza di Kara, ma poi perché? Infondo era
solo una festa tra amici. Finché qualcuno non alzò il volume della televisione,
perché Supergirl stava sventando un nuovo disastro che incombeva sulla città di
National City. È fu in quel momento che Lena, guardando le immagini scorrere sullo
schermo che collegò tutto e per la prima volta quella sera sorrise.
Il desiderio poteva essere molto più
che esaudibile, così lo espresse con tutta la sua forza, per poi soffiare le
candele sulla sua torta di compleanno.
~ Alcuni giorni dopo ~
Lexie, sto arrivando! – disse in un
messaggio vocale Kara alla sua amica. Ovviamente ci avrebbe messo un attimo ad
arrivare a casa sua, ma preferì farsi una breve passeggiata.
Arrivò e suonò il campanello. Oltre
al consueto caffè con Lexie, Kara avrebbe approfittato per dare a Lena, il suo
regalo di compleanno, poiché non aveva potuto essere presente, per motivi di “lavoro”.
Ciao Kara! – disse Lena,
avvicinandosi a salutarla con due baci sulle guance.
Ciao a te, Lena – sorrise porgendole
il pacchettino, impacchettato personalmente con della carta regalo rossa.
Sai che non dovevi? – disse Lena,
guardandola per un lungo istante, mentre Kara si sedeva – Oddio, ma è
bellissima, grazie! – disse baciandola nuovamente sulle guance – Questa, me la invidieranno
molto in ufficio, è davvero bella. “Winter is coming” –lesse sulla tazza - E il lupo è stupendo – Lena guardò Kara, e
viceversa, entrambe avevano un sorriso a trentadue denti e nulla rimasero per
un po’ così.
Tu non devi andare a lavoro Luthor? –
la canzonò Lexie.
Sì, mi faccio consigliare da Kara,
su dove disporre la tazza nel mio ufficio, nella mia collezione personale. Ci
troviamo nel mio ufficio? – disse guardandola e ammiccando andò via.
Hai fatto presto! – disse Lena,
accomodandosi sulla sua poltrona e guardando Kara – Io sono rimasta
imbottigliata, venti minuti e tu che sei partita dopo di me sei già qui! –
disse voleva vedere fino a dove si spingesse Kara.
Beh, ho percorso una scorciatoia –
disse Kara torturandosi le mani. Era impossibile che Alex avesse detto qualcosa
al posto tuo. Insomma Lena non poteva sapere chi lei fosse davvero.
Kara? Ti crescerà il naso, so come
sei arrivata qua – disse alzandosi dalla sua sedia e camminando verso Kara. Si
avvicinò tantissimo e tracciò un’esse sulla camicia che la Danvers indossava –
Supergirl! – disse lievemente, sollevando gli occhi sui suoi.
Che dici, Lena, su non sono
Supergirl, hai sbagliato bottiglia stamattina? – disse ridendo con una certa
isteria.
Kara lo so. Il giorno del mio
compleanno, ho capito tutto. Mi hai detto che non saresti venuta e poi
Supergirl stava salvando la città! Coincidenze? – chiese dandole le spalle – o
cosa?
Io, beh ero a letto con la febbre! –
disse. Forse Alex aveva ragione, se Lena fosse innamorata di lei? Era inutile
negare ancora. Sospirò guardandola – Non sono coincidenze, mi hai scoperto! –
ammettere una cosa alla volta, forse, disse tre se e se.
Posso farti una confessione
Supergirl? – disse avvicinandosi nuovamente, e Kara riuscì solo ad annuire –
Sono pazza di te! – Kara restò di sasso e deglutì a fatica.
Di Supergirl o di Kara – disse senza
mezzi termini.
Al momento non saprei! – disse prendendole
il viso tra le mani e posando le sue labbra su quelle dell’eroina. Chiuse gli
occhi e continuò a muoverle sulle sue.
Lena, io – la guardò accarezzandole
le braccia – anch’io sono pazza di te – disse guardandola negli occhi suoi
belli.
Il mio desiderio si è avverato –
disse ricominciando a baciarla con dolcezza infinita. La dolcezza lasciò spazio
alla passione. Dalle loro labbra, le lingue si intrecciarono in una danza
sinuosa e appassionata, come un tango. Le mani di Lena scorrevano sugli
addominali di Kara, con grande interesse e molte volte erano finite sui suoi glutei
sodi, ancora coperti dal pantalone.
Non qui, Lena! – sussurrò dopo
essersi staccata contro voglia dalle sue labbra.
Portami, dove vuoi, Supergirl – lo sussurrò
così lentamente che Kara era già arrivata alla Fortezza della Solitudine quando
terminò.
Eccoci qui! Non ci ho portato mai
nessuno qui! – disse tenendola per mano.
Immagino sia speciale per te! –
disse tenendole le mani e seguendola ovunque la stesse portando.
Anche tu, lo sei Lena – disse attirandola
a se con dolcezza e affondando le mani tra i suoi capelli neri, riprendendo a
baciarla.
Lena sorrise sulle sue labbra e li
lasciò stringere dalla donna di cui era completamente persa.
Di lì a poco i loro indumenti
lasciarono i loro corpi depositandosi per terra, ma lo fecero lentamente,
nonostante il potere della supervelocità. Kara restò a guardare il corpo
pallido di Lena per quelli che sembrarono minuti interminabili. Lena a quello
sguardo si coprì con pudore le nudità, con un gesto che Kara trovò molto dolce
e la costrinse a sorridere.
È così imbarazzante – disse Lena,
mentre Kara le portò le mani suoi fianchi attirandola a se per baciarle il
collo.
Io non ci trovo nulla d’imbarazzante,
hai un corpo bellissimo Lena – disse scendendo a baciarle la clavicola e poi
con le mani, aprì le braccia dell’umana e carezzò il suo seno sodo. La schiena
di Lena fu percorsa da un brivido di piacere, che la portò a sedersi sul letto
poco distante. Kara, la fece così stendere sul letto, mettendosi su di lei e
iniziò a percorrere con le labbra tutto il corpo di Lena. Dal seno, di cui
prese i capezzoli tra le labbra più molte, sentendo la schiena di Lena
incurvarsi per il piacere. Poi con la bocca scese sul suo addome e poi sempre
più giù fino a raggiungere il piacere di Lena.
Aspetta! – disse portando una mano
tra i suoi capelli e facendole sollevare il viso – Vieni qui! – disse guardandola
e Kara tornò con il viso alla sua altezza – Insieme! – disse portando la mano
di Kara sul suo centro e la propria su quella della ragazza bionda su di lei.
Certo – disse Kara porgendosi a
baciarla e inserendo lentamente le dita tra le sue pieghe calde. Chiuse gli
occhi e si dedicò a Lena, la sua cotta da anni, che era a sua volta persa della
sua supereroina.
~ Qualche ora dopo ~
Non cambierà nulla tra noi vero? –
disse preoccupata Kara, tenendo tra le sue braccia forti il corpo di Lena.
Cosa mai potrebbe cambiare? Io sono
persa di te e voglio solo amarti come posso, come Kara, perché è della tua
parte umana che mi sono innamorata, Supergirl – disse accarezzandole il viso.
Kara prese la sua mano nella sua
baciandole il dorso e sorrise.
Sei bellissima! – disse avvicinandosi
a baciarla – Ti proteggerò sempre e amerò come posso come Lena!
Sembra tanto una promessa! – sorrise
Lena.
Lo è! – la baciò.
Questo è il più bel regalo! – le accarezzò
il viso.
Cadeau! – sorrise riprendendo a
baciarla.
Note d’autrice
Buon salve, eccomi qui a scrivere di nuovo. Se sono tornata è
merito/colpa della mia nuova alfa Nihal cassidy!
E nulla spero la storia vi piaccia! Se sono riuscita a scrivere è perché Melissa
e Katie insieme come Kara e Lena, farebbero scintille e quindi la mia fantasia
cavalca imbizzarrita.
Vostre opinioni o critiche sono sempre ben accette, xoxo
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