Non Esattamente Romeo E Giulietta

di lolapunky01
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~Ore 06.00
-Recluta Wilson preparati per l'allenamento devi essere in palestra fa 15 minuti esatti.-
Fu quello che mi sentii urlare fin troppo vicino all'orecchio mentre ancora dormivo, normalmente se qualcuno mi avesse svegliato così non sarebbe vissuto abbastanza a lungo da poterlo raccontare, ma non ero venuta quì per mandare tutto all'aria subito, avevo bisogno di rimanere in questo posto perciò decisi di mantenere un profilo basso nonostante le troppe cose che mi facevano odiare quest'agenzia, come ad esempio il fatto che dovevo avere un compagno o una compagna cosa che non approvavo visto che avevo sempre lavorato da sola.
***
-Reclute, oggi farete delle prove di tiro a segno, corsa di resistenza, lotta ed un test sulle vostre abilità mentali, alle 12 in punto dopo che sarete andati alle doccie ci sarà il pranzo ed avrete 2 ore libere poi ci sarà altro addestramento ed infine la cena alle 20, inoltre in base ai vostri risultati vi divideremo in coppie che verranno annunciate a mezzanotte.-
Dopo quell'annuncio mi guardai intorno, c'era chi come me era rimasto impassibile e chi invece si lamentava per le troppe ore di allenamento, "che rammolliti" pensai tra me e me, che senso aveva venire quì se poi si lamentavano per un po' di sforzo fisico?
Venne il momento delle prove che mi lasciarono sgomenta per la loro semplicità.
Il tiro a segno fu facile, la corsa di resistenza letteralmente una passegiata e la lotta deludente, per non parlare poi del test e mentre io ero semplicemente delusa c'era chi sudava freddo per la "complessità" degli esercizi. Ci furono un paio di persone però che come me svolsero tutto con pochi problemi, tra queste Ryan e Scarlett che mi ripromisi di tener d'occhio.
***
Ore 12.54
Come si era ripromessa, nella mensa Gwendolyne iniziò ad osservare sia Ryan che Scarlett e appena quest'ultima si alzò iniziò a pedinarla, sentiva che c'era qualcosa di strano in lei lo aveva sentito anche il primo giorno che l'aveva vista.
Passarono 10 minuti buoni e Scarlett sembrava non accorgersi di essere seguita, i problemi però giunsero quando un gruppo di persone la nascose agli occhi di Gwendolyne che perdendola di vista tentò in tutti i modi di rirovarla fallendo nell'impresa.
Rassegnata decise di tornare nella sua stanza e rimanerci fino al prossimo allenamento sicura che lì avrebbe potuto scoprire qualcosa ma appena aprì la porta vide l'ultima persona che potesse aspettarsi:
-Il tuo letto è davvero molto comodo, il mio invece è pieno di nodi.- Era Scarlett a parlare con stampato sul volto un sorriso a 32 che aveva un qualcosa di isterico, era seduta sul letto a gambe incrociate con lo sguardo fisso su quello di Gwendolyne.
-Perchè sei quì?- Chiese quest'ultima alquanto irritata e confusa dalla situazione.
-Pensavo avessi bisogno di me dato che mi stavi seguendo.- Le rispose la ragazza dai capelli con tono mieloso.
"Quindi se n'è accorta" Pensò la mora.
-Io so chi sei e so perché sei quì, non devi fingere con me.- Aggiunse poi l'azzurra con un ghigno.
-Non so di cosa tu stia parlando ma dovresti uscire dalla mia stanza.- Sbuffò Gwendolyne rimanendo comunque impassibile al comportamento dell'intrusa.
Subito la stanza si riempi delle risate di Scarlett che sotto lo sguardo neutro dell'altra iniziò a girare per la stanza, le due poi si fulminarono con occhi per secondi che parvero anni fino a quando senza dire una parola l'azzurra si diresse fuori dalla camera e esattamente sulla soglia della porta pronunciò queste parole:
-Il tuo segreto è al sicuro... Ma vedi di non metterti sulla mia strada.-
Gwendolyne rimase in silenzio ad osservarla mentre si allontanava, se prima credeva che Scarlett fosse un tipo sospetto ora ne era sicura come era sicura che avrebbe preso provvedimenti.
Ore 21.02
-Reclute, sono le 21 e come vi è stato annunciato vi divideremo in coppie in base ai vostri risultati, ci tengo a dire che non è stato considerato nè il sesso ne l'età di ciascuno di voi-
Annunciò Connor con tono solenne a tutti i presenti.
-Le coppie sono: Trent Smith e Scarlett Anderson, Zach Morris e Brian Mitchell, Adam Jonson e Joe Blake, Tricia Gray e Helena Collins ed infine Ryan Evans e Gwendolyne Wilson.-
Nella stanza si levò un mormorio ed i vari compagni si presentarono tra loro, c'era chi non sembrava essere disturbato dalla scelta di Connor e chi invece ne era rimasto deluso.
Fu dato l'ordine di uscire dalla stanza e tutti quanti iniziarono a dirigersi nelle proprie camere.
-Evans, Wilson voi rimanete quì.- Ordinò duro Connor, i due si guardarono tra loro confusi dal fatto che fossero stati chiamati.
-Voi due dovreste essere più che semplici reclute, siete stati due dei migliori in tutte le prove e mi è stato detto che entrambi avete una disciplina impeccabile. Vorrei subito mandarvi in missione cosa ne pensate?- Disse l'uomo quasi tutto d'un fiato.
-Per me va bene.- Rispose subito Ryan non molto entusiasta, Gwendolyne invece rimase muta e impassibile come era solita fare.
-Wilson cosa hai da dire in merito?- Chiese quindi Connor
-No grazie.- Rispose lei secca
-Sicura della tua scelta? È una grande opportunità quella che ti sto offrendo e sicuramente saliresti di livello.- Tentò un ultima volta il capo di convincerla
La ragazza sembrò pensarci a fondo e dopo qualche istante rispose:
-Ok, lo farò.-
-Bene, d'ora in poi i vostri nomi in codice saranno Romeo e Giulietta.-
-Come mai proprio questi nomi?- Domandò Ryan perplesso.
-È tradizione che quando una coppia di reclute di sesso diverso diventano agenti a tutti gli effetti questi prendano il nome di una celebre coppia.- Rispose tranquillamente Connor.
-È una tradizione alquanto stupida.- Commentò Gwendolyne rimanendo comunque disinteressata, Connor in risposta fece spalucce.
-Bene, potete andare.- Sentenziò infine il capo.
I due si diressero verso il corridoio e Ryan iniziò a parlare:
-A quanto pare sarai la mia Giulietta.-
-Chiamami solo Gwen.-
"Certo. Tu puoi chiamarmi Ryan." Rispose il ragazzo leggermente imbarazzato dalla freddezza dell'altra.
Senza nemmeno degnarlo di uno sguardo Gwen si allontanò da lui lasciandolo lì da solo e confuso.
-Ci si vede in giro.- Disse quindi quest'ultimo sapendo bene che non poteva sentirlo, dopodiché si diresse anche lui nella sua camera.
***
In camera sua Scarlett stava riflettendo, era rimasta ad origliare quello che Connor aveva detto a Ryan e Gwen.
-Li dovrò eliminare tutti e Gwen sarà la prima.- Fu quello che disse al buio nel cuore della notte.




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