Zero Cronicles: Start Hero

di Demon dark
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Tutto è cominciato circa 5,5 miliardi di anni fa.

Quando nello spazio una gigantesca astronave stava viaggiando nella Via Lattea, precisamente verso il nostro sistema solare.

All'interno della nave al centro di comando seduto nella sedia di capitano, è seduto un essere umanoide dalla pelle blu, che indossa una specie d'uniforme militare e un cappotto bianco di laboratorio. 


" Diario di viaggio nr.962-ZF centesimo giorno di viaggio nell'iperspazio, le coordinate sono sconosciute. Il qui presente Dottor Iru-Iru, e oramai unico membro rimasto in vita dell'equipaggio Grand Stea.

I ultimi membri dell'equipaggio sono morti nell'attacco di gruppi dei Javer.

L'Attacco ha provocato danni seri allo scafo e al sistema di navigazione. Per fortuna sono riuscito ad attivare i motori ed entrare nell'iperspazio prima che i sistemi di navigazione siano distrutti.

Per colpa dei sistemi guasti mi è impossibile disattivare l'iperspazio, ogni volta che ci provo il sistema mi risulta fuori controllo o fuori uso. Adesso aspetto che l'energia della nave finisca perché così ho 2 possibilità. 

 La prima è di morire dentro la nave nello spazio profondo. Invece l'altra è di schiantarmi su un pianeta e morire all'impatto.

Prima che accedesse una di queste possibilità desidero scrivere ciò che mi accade in un diario. 


Sono l'ultimo sopravvisuto del mio popolo. Il mio nome è Iru-iru nato in un pianeta che si chiama Kafka-Filis.

Sono il più grande scienziato e Inventore che la galassia abbia mai conosciuto. Io come molti altri della mia specie abbiamo speso intere generazioni a esplorare l'universo.

Cercavamo conoscenze di ogni genere. Dai cui creavamo tecnologie che ai occhi dei altri eguagliavano i poteri di una divinità.

Per secoli interi, la mia razza e la sua gloria, ha continuato a crescere ed espandersi ma si sa nulla dura in eterno.

Una minaccia era apparsa all'improvviso portando distruzione e rovina sul mio pianeta. 

Quelli che hanno portato distruzione e rovina sul mio pianeta è il grandissimo impero dei Javer. Una razza barbarica, per quanto sono brutali e assetati di sangue sono pure intelligentissimi e abilissimi in guerra.

La cosa più spaventosa è la loro abilità d'dattarsi e evolversi in un lampo. 


Il mio popolo ha respinto con coraggio il primo attacco di questi esseri potentissimi, il problema però è che siamo un pianeta pacifico non guerriero, che è abile nella scienza e nuove invenzioni per questo da quell'attacco abbiamo subbito perdite immense. 

Il grande consiglio, ha votato di usare le nostre menti per creare armi di distruzione, mai viste prima. Per colmare la differenza fisica e numerica della mia gente.

Abbiamo potenziato i nostri corpi con la tecnologia, in seguito rinunciamo ai nostri corpi di carne a favore di corpi di metallo.

Siamo diventati noi stessi mostri per sconfiggere mostri peggiori.

Così una guerra difficile era incominciata, tra i Javer e il mio popolo.

Nella battaglia decisiva, il mio pianeta, insieme al impero Javer, furono ridotti a semplici asteroidi.

Io, insieme ai pochi sopravvissuti, abbiamo creato questa nave e recuperato le mostruose armi create da noi.
Per ricominciare da capo, su un pianeta nuovo, in pace senza spargimenti di sangue.

I sopravvissuti del impero, non erano più un esercito potente, per sopravvivere hanno mutato, diventano poco più di bestie.

Pochi Javer sono riusciti a mantenere la ragione, tra di questi c'era il Generale Supremo Vex. Lui aveva riuscito a trovare, un modo di controllate i suoi simili mutati.

Ricostruirono una piccola flotta, composta da una decina di navi.

Alla fine prima di attivare il iperspazio e scappare, sono riuscito ad attaccare la nave ammiraglia. Con l'arma sperimentale Vortex Void.

Facendogli scomparire chi sa dov'è. Da quel momento, ben 100 giorni sono passati, nei quali o visto morire impotente. I Miei fratelli e sorelle, uno per uno.

Adesso tocca a me, chi troverà i resti della mia nave e la mia tecnologia. Lo pregò di usarla per il bene comune, non per fini egoistici.

Qui, il Dottore Iru-Iru, sono appena uscito dal iperspazio. L'ultime cose che vedo e un piccolo pianeta blu. Sembra che morirò in un impatto con un nuovo pianeta. "

Il dottore Iru-Iru, chiuse i occhi, nel frattempo la nave Grand Stea stava precipitando nella atmosfera, del pianeta terra.

Almeno adesso, sappiamo come i dinosauri sono morti, una nave spaziale, ha colpito il pianeta.

XXX

Memoria 0: Prologo

Galassia: Via Lattea
Pianeta: Terra
Anno: 2051
Continente: Nord America
Paese: S.U.A.
Città: Los Diablo.

Una notte tempestosa, colpiva la città, il cielo pieno di nubi e lampi, copriva le magnifiche stelle.

Nella città Los Diablo, sorella gemella di Los Angeles, si trova del altro lato della America.

Una delle più grandi metropoli del S.U.A. Conosciuta per 3 cose:

Per i grandi artisti e le nuove star del cinema, che debuttano in questa metropolitana.

I laboratori di ultima generazione, della compagnia multinazionali Megas Corps.

Il grandissimo portò, una fonte altissima di denaro e guai.

Verso Est di Los Diablo, nella foresta esiste una vecchia villa. Costruita nel tempo della guerra fredda. 

Su questa villa, ci sono moltissime storie.

Tutte parlano del vecchio William Galaxy. Un vecchio pazzo, che ha vissuto da solo in questa villa, spedendo la sua vita e la ricchezza della famiglia ha una caccia infinità sui Alieni.

Diventando, lo zimbello della intera città e soprattutto della comunità scientifica, perdendo il lavoro e la moglie.

Morendo di vecchiaia, in casa sua da solo, alla età di 111 anni.

Alla sua morte la villa, e cosa rimaneva della sua ricchezza fu ereditata, dai suoi unici parenti.

I ultimi Galaxy, i suoi nipoti, mai conosciuti, per colpa della sua ossessione.

Il nipote più grande, Jason Galaxy, 24 anni vive a New York, lavorando come avvocato in una immensa agenzia.

La più piccola, giovane e promettente della famiglia, Eleonora Galaxy, 14 anni, fra poco quindicenne. Genio con IQ superiore a 200, già andando a un liceo privato di grande fama di New York.

Dalla morte del nonno pazzo, Jason ed Eleonora hanno traslocato nella villa.

Pochi mesi dopo dal trasloco Jason e ritornato a Manhattan per continuare la sua carriera.

Lasciando Eleonora a vivere nella villa del nonno, insieme ai segreti della Villa Galaxy.

Eleonora un genio con grande potenziale, però ha diversi problemi di autostima.

Una formica geniale fra giganti in una città per sciacalli. Era la situazione di Eleonora.

Una nuova città, in una nuova casa, una nuova scuola.
Eleonora non era felice in nessun modo.

Dal trasloco era passato quasi un intero anno, Eleonora aveva finito il suo primo anno al liceo Lightning Arts. 

Oggi, il ultimo giorno di scuola era finito, le vacanze estive erano ufficialmente iniziate.

In programma per il giovane genio, era una maratona di film, ma per colpa del temporale la TV aveva smesso di funzionare.

Per fortuna Eleonora, aveva il suo piano B, passare il tempo, leggendo un libro.

Il Genio andò nella biblioteca, cercando qualcosa da leggere, ma invece di trovare un libro, troverà una caverna, una strana macchina, un nuovo scop,o che cambierà la sua vita e magari distruggerà ... La città e il ... Pianeta.

Memoria 0: The End




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