Libertà
Libertà.
Di Palma ama la voce. Gentile, mai troppo alta. Impegnata a pronunciare
parole d'affetto che Ottavia sogna possano essere riservate soltanto a
lei.
Di Palma ama le mani. Grandi e forti, le immagina strette intorno al
suo polso, posate sul suo viso.
Di Palma ama gli occhi. Sereni, spesso allegri, ma segnati sa tutto lo
sporco che ha visto nel suo lavoro.
"Mamma, mamma, mamma."
Ottavia solleva di scatto la testa quando la voce di suo figlio la
costringe a tornare alla realtà. Quella parola, l'unica che
Riccardo sia mai riuscito ad emettere, la fa sentire una stupida.
Perché solo una stupida si prenderebbe una cotta da
adolescente per il proprio capo. Lei è una moglie e una
madre, qualcosa che non le è concesso dimenticare.
Abbraccia il figlio e lo accompagna in camera. Per un po'
può distrarsi con disegni e matite colorate.
Di Palma ama la libertà. Il poter sognare senza sentirsi in
colpa, il poter vivere senza dover chiedere scusa.
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