Freefall
Titolo: Freefall:
way to lose control
Autore: My Pride
Fandom:
Nightwing
Tipologia: One-shot
[ 863 parole fiumidiparole
]
Personaggi: Richard
John Grayson, Wallace Rudolph West
Rating: Giallo/Arancione
Genere: Generale,
Slice of life, Commedia
Avvertimenti: What
if?, Slash
The season challenge: Autunno
› Vento
Agnes Obel Challenge: Our
love is a ghost that the others can’t see, it’s a
danger.
Every shade of us you fade down to keep them in the dark on who we are
› Familiar, Citizen of Glass
BATMAN
© 1939Bob Kane/DC. All Rights Reserved.
Our love is a
ghost that the others can’t see, it’s a danger
Every shade of us you
fade down to keep them in the dark on who we are
(Agnes Obel - Familiar; Citizen of Glass)
Va' a trovare Dick,
gli aveva proposto Roy con nonchalance. È tornato
a casa,
gli aveva riferito invece un certo ragazzone che vestiva di blu
quand'era passato alla Torre per la riunione della Justice League. E
ammetteva di essere stato felice di sapere che aveva lasciato la gemella
malvagia di Gotham e aveva detto momentaneamente ciao a Bludheaven.
Un po' meno al fatto che aveva rinunciato alla divisa da poliziotto ma,
ehi, per certe cose c'erano anche le bat-manette e non gli sarebbe
dispiaciuto usarle.... ma non in quel preciso istante.
Quello non gli sembrava proprio il momento e, con Timothy in giro che
di tanto in tanto richiedeva assistenza per i compiti di matematica o
quelli di trigonometria,
certi giochetti era meglio evitarli. Soprattutto se si teneva conto che
Dick, lì, avrebbe dovuto fare da babysitter, a detta di
Bruce,
essendo lui rimasto al Satellite e non volendo il suo piccolo Robin in
giro da solo per Gotham senza aver svolto i suoi doveri di studente.
Anche se ci era cascato come una pera cotta quando, invitandolo nella
sua vecchia camera con la scusa di avere qualche fascicolo da
consegnargli, quell'ex acrobata bastardo gli aveva dato le spalle e
l'aveva bellamente invitato ad aiutarlo con la zip della sua tuta, quella tuta completamente aderente
che metteva in risalto non solo i suoi muscoli, ma anche quelle belle
natiche sode che stava stringendo fra le mani in quel momento mentre lo
teneva tranquillamente contro di sé.
Un po' ammetteva che il comodo materasso
di villa Wayne era mancato anche a lui. Era stato quello stesso
materasso ad aver visto la loro prima volta, tutto l'imbarazzo provato
per quel momento e anche per la sua orribile
gaffe causata dall'inesperienza del momento e dalla sua
supervelocità, ma ricordava anche come si era ripreso
piuttosto
in fretta e aveva messo a tacere le risatine isteriche di Dick,
facendogli vedere cosa significava avere fra le mani un tipo come lui.
A dire il vero avevano anche dovuto fare attenzione, per nulla
desiderosi di far sì che qualcuno, in quella casa, li
scoprisse:
non sapendo come avrebbe potuto reagire Bruce - e non sapendolo tuttora
-, avevano tenuto nascosta per anni e anni quella loro relazione,
consci che il mondo
dorato
in cui viveva ormai Dick avrebbe anche potuto non accettare il fatto
che frequentasse un altro uomo e che sarebbe stato pericoloso. Motivo
per cui non ne avevano nemmeno parlato con Bruce, per quanto, di tanto
in tanto, avessero almeno provato a cercare un'occasione per farlo.
Forse avevano perso troppo tempo, forse
provare a
nascondere quel loro amore agli occhi dell'uomo era stata la scelta
sbagliata, poiché da ragazzini, probabilmente, sarebbe stato
più facile ed era ciò che mancava loro: la
semplicità di quei tempi, quando ancora erano dei Giovani
Titani. Già, gli mancava proprio tutto. Tranne una
cosa: le lenzuola di seta che Alfred aveva cominciato ad
usare ultimamente. Che poi, sul serio, quale
persona sana di mente avrebbe usato delle lenzuola di seta. Si
scivolava di continuo e aveva rischiato di finire col sedere per terra
ben tre volte da quando avevano inziato a fare sesso, sentiva che gli
si appiccicavano addirittura addosso mentre si muoveva con un certo
ritmo, e non era esattamente concentrato al massimo su ciò
che stava facendo, nonostante tutto il corpo stesse reclamando
ardentemente che il suo piccolo flash
là sotto - dio, da quando Dick se n'era uscito con
quell'appellativo infelice proprio non riusciva a scrollarselo di dosso
- si prendesse la soddisfazione che merita. Forse Bruce, che idiota non
era di certo, con le sue doti di detective alla fine aveva scoperto
quella loro relazione ombrosa e, punto sul vivo dal fatto che non si
fossero fidati abbastanza per parlargliene, aveva deciso di punirli in
qualche modo piuttosto bizzarro con quella stupida roba di seta,
facendo sparire le lenzuola di cotone egiziano. Chi poteva dirlo. La
sola cosa che sapeva, in quel momento, era che Dick aveva stretto
così tanto le braccia intorno al suo collo che non era
esattamente certo del fatto che volesse solo evitare di scivolare
giù anche lui o forse strozzarlo.
Cercò quindi di fargli
allentare un po' la
presa, anche perché le sue braccia non erano più
snelle e
sottili come quand'erano ragazzini, e riprese a muoversi con ritmo
più serrato, godendosi ogni minimo secondo che passava tra
un
bacio e una carezza, un movimento consulto per un sussulto
d'eccitazione e un gemito voglioso, con il vento che sbatteva i vetri
delle finestre e copriva i loro ansiti per evitare che altri, in quella
csa, potessero sentirli; e tutto finì un po' troppo in
fretta
persino secondo i suoi gusti, essendo quello l'unico momento in cui la
sua velocità si rivelava un mezzo impedimento. Vide Dick
prendersi un attimo per respirare, traendo lunghi sospiri per
regolarizzare il proprio battito cardiaco, poi quel piccolo uccellino
dispettoso gli rivolse un sorrisetto che non prometteva nulla di buono,
prima di far scivolare una mano sotto al materasso e tirar fuori un
oggettino metallico che sarebbe stato davvero bene ai suoi polsi, a ben
vedere.
Uhm. Forse l'idea di quelle bat-manette non era per niente
male.
_Note inconcludenti dell'autrice
Beh,
dopo un bel po' di tempo, alla fine sono riuscita a tornare con questa
raccolta e ad aggiornare persino con una birdflash.
In questa determinata storia siamo ben prima di quando Dick eredita il
mantello per diventare Batman, precisamente quando fa il poliziotto a
Bludheaven, quindi il giochetto delle manette/bat-manette chiamava
così tanto che proprio non sono riuscita ad evitarmelo. E
ovviamente potevano mancare le mie citazioni alla sexy tuta di
Nightwing? Non credo proprio, visto quanto io impazzisca per quella
tuta :p
Ho anche accennato giusto un po' ad un tema molto delicato come il
coming out, ma non volevo rendere la storia troppo pesante - credo che
ne abbia già scritte molte in questa raccolta, magari
riprenderò a farlo un po' più avanti - e quindi
l'ho
trattata, seppur senza rendere la cosa superficiale, in modo che non
fosse il punto focale di una storiella che doveva far sorridere.
Spero comunque che, nella sua semplicità, vi sia piaciuta.
Commenti e critiche, ovviamente, son
sempre accetti
A presto! ♥
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