PROFEZIA 19 - amore diabolico

di Robin Stylinson
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Le nuvole coprirono il cielo.
Iniziò a piovere.
Una pioggia tanto fine quanto quasi impercettibile. Ormai la notte era scesa sulla città e una grande luna piena regnava su di essa.
Mi affacciai alla finestra di camera mia e mi sedetti sul piccolo divanetto sottostante. Tutti dormivano, non si sentiva più nessun rumore e tutte le luci della casa erano spente.
Mi piaceva stare a guardare la pioggia, sentire il suo rumore e rilassarmi con qualcosa da bere. Presi la tazza di cioccolata calda dal comodino. Non era molto distante da dove ero seduta, ci potevo arrivare solo allungando un braccio.
La strada era deserta.
Casa mia si affacciava su un immenso stradone nero che di notte diventava inquietante.
Il fruscio delle foglie mi fece spostare lo sguardo su un albero che s’innalzava accanto a un lampione dalla luce fioca. Strizzai gli occhi per cercare di vedere meglio ma, nonostante la mia pupilla continuasse a dilatarsi, la visione era pessima.
Odiavo il buio.
La chioma della pianta si mosse e con un balzo agile ne scese un ragazzo non molto alto. Portava dei jeans lunghi e una felpa scura con cappuccio in testa. Era fradicio da capo a piedi.
Spalancai la finestra e un vento gelido entrò nella stanza. Quell’autunno era il più freddo che ci fosse mai stato.
«Cosa ci fai qui?» Non alzai molto la voce ma ero sicura che mi avesse sentito.
«Sono qui per te!» disse lui allargando le braccia. Era nel bel mezzo del giardino con la pioggia che gli bagnava il viso. «Tu sei mia.»
«Lasciami in pace» dissi di tutta risposta.
«Sei destinata.»
Dopo la sua affermazione scossi la testa e chiusi i vetri.
Chiusi anche le tende, ma non del tutto. Riuscivo ancora a sbirciarci fuori. Vidi lui mettersi le mani nelle tasche della felpa. Abbassò il viso verso il terreno impregnato d’acqua per poi rialzare la testa verso la mia finestra.
Era stato in quel momento che vidi i suoi occhi. Era lontano da me ma li potei vedere benissimo. Erano cambiati. Brillavano nella notte, come se in tutto quel buio profondo si potessero vedere solo quelli.
Erano diventati color ghiaccio.
Qualcosa stava cambiando.
Chiusi del tutto le tende e presi un sorso di cioccolata stando attenta a non far cadere fuori dalla tazza i marshmallow.
Per ogni fine c’è un inizio e quella notte non era finito nulla, era semplicemente l’inizio del caos.



[ Questa è la mia seconda FanFiction. Tratta temi differenti rispetto alla prima che ho scritto, dove ha contato più di 400 recensioni e quasi 13 000 visualizzazioni solo del prologo! Vi aspetto numerosi anche qui, con tante visualizzazioni e tanti commenti! La stessa storia, con lo stesso titolo l'ho caricata anche su Wattpad, leggetela dove volete! Aspetto vostri riscontri per quanto riguarda la storia! Buona lettura a tutti ]

 




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