Da quale prospettiva?

di TremorChrist
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Da quale prospettiva?

La moralità esclusa dai nostri piani troppo alti; logica e razionalità affogate in aspirazioni utopistiche: sogni estivi di ragazzi innamorati.
Respiro ancora la stessa aria, adesso calura nostalgica di tangibili ricordi. Mi soffoca, mi uccide.
 Ho perso il senso della mia conquista. L’ebbrezza di avere in mano il mondo si è affievolita, e sempre più spesso guardo giù dalla mia vetta e ti scorgo, lontano ed irraggiungibile.
 Desidero allora equità; stringerti la mano mentre siedi accanto a me, senza differenze, parlando di un futuro condiviso ed infinito. 

Ti noto ti vedo ti guardo e non posso baciarti e divento pazzo

 Non ho la certezza che rosseggi con intensità il buio del rimpianto nei tuoi occhi limpidi, e che li oscuri come le nuvole coprono il Sole. La debolezza dietro al mio freddo comando: sono un costume, un personaggio inventato per il palcoscenico. 

 Nella mia intimità devo sapere che stai male che muori che mi vuoi mi brami mi detesti. 
 Non importa, davvero: mi basta sapere.

Perché non ho sicurezze e mi tormento: mi pensi anche tu, nel nostro presente che sarebbe potuto essere immortale? 



N.A: L'idea di questo contest mi ha davvero stimolata. Se anche a voi va di indovinare il personaggio (la voce narrante) siete i ben venuti :)





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