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di tbhhczerwony
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Okay, sono in ritardo cronico - e anche nell'altra ff più seria sob - e scusatemi per questo. Ma finalmente ho trovato un briciolo di ispirazione nell'anticamera del mio cervello e ho scritto qualcosina! Spero vi piaccia e cose--

7 – Caffeina
 
Ryuunosuke era ancora abbastanza triste per essersi lasciato scappare Higuchi – anche se effettivamente non era del tutto colpa sua, dopotutto era fidanzata con Akiko già da un po’. Ma si sentiva comunque triste e abbattuto, e la scena delle due ragazze che si coccolavano sul divanetto nella sala ristoro non aiutava per niente.
Nello stesso momento, Doppo si sedette nella sedia davanti al corvino, con in mano un bicchierino di caffè, mescolando quello con la bacchettina di plastica – se si ascoltava bene, si poteva sentire anche il rumore dello zucchero che raschiava nella plastica del bicchiere.
Akutagawa continuava a guardare quel movimento circolare e quasi infinito di Kunikida che, dopo qualche secondo, si mise a sorseggiare il caffè.
«Non ne hai già bevuti tre stamattina? Lo sai che fa male, vero?» domandava lui.
L’occhialuto lo fulminò con lo sguardo, smettendo di bere e appoggiando delicatamente il bicchiere sul tavolino, «Dovevo studiare il copione e anche l’argomento che devo portare all’interrogazione domani… lo sai che faccio l’ultimo anno dell’università, se non mi impegno me lo gioco… e in più sto morendo di sonno…» e ricominciò a sorseggiare la bevanda.
Ryuunosuke annuì leggermente, alzandosi dalla sedia e facendo qualche passo avanti, «Tu studi troppo, per questo hai sonno» e se ne andò.
Subito dopo aver bevuto tutto il caffè, Doppo distrusse il bicchiere di plastica con le sue stesse mani e lo buttò all’indietro, facendolo finire direttamente e al primo colpo dentro il cestino dell’immondizia. Proprio lì stava passando Osamu che, stupito, andò verso il collega.
«Che tiro fantastico!» esclamò.
«Ma quale tiro? Dovrei fare una bella dormita…» e successivamente si alzò dalla sedia e se ne andò.
Dazai lo seguì con lo sguardo per un po’, poi mormorò qualcosa, «Però anche io voglio imparare a fare canestro da dietro…».
«Pensa ad allenarti per farlo in avanti» intervenne Atsushi, con una risatina.
«Sciocchezze, sono bravissimo».
Inutile dire che Osamu si mise di impegno per riuscire a tirare delle palline di carta dentro il cestino dell’immondizia, fallendo.




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