Kill Me, Kill Me

di Yu_Kanda
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Kill me, kill me

 

Decisamente, quello era il lavoro più difficile che gli avessero mai affidato. Però lui si considerava un professionista e l'aveva accettato ugualmente.

Tuttavia, erano giorni che ci provava e aveva collezionato un fallimento dopo l'altro. Lavi era dannatamente scaltro, non c'era verso di coglierlo di sorpresa. Adesso, poi, che s'era reso conto che qualcuno l'aveva preso di mira, avrebbe dovuto triplicare gli sforzi se voleva farlo fuori.

Si calò dal tetto sul balcone del suo appartamento ed entrò di soppiatto dalla finestra, forzandone la maniglia. Scivolò dietro la pesante tenda, pistola alla mano, mantenendosi nell'ombra, in attesa.

La sua vittima entrò poco dopo, guardinga ma ignara; e poi si voltò di scatto, puntandogli addosso la sua, di pistola. Scattò di lato, facendo altrettanto, e si ritrovarono l'uno sotto il tiro dell'altro.

"Yuu?" Esclamò Lavi, sorpreso; ripose l'arma e gli andò incontro, abbracciandolo e baciandolo con passione. "Fatti riconoscere, la prossima volta, avrei potuto spararti."

"Annotato," rispose Kanda in tono insolente.

Lavi c'era abituato; lo baciò di nuovo, per poi portarlo verso il letto. Kanda si lasciò possedere e subito dopo rovesciò i ruoli, prendendolo in modo selvaggio, com'era nella sua indole d'amare. Era irruento in tutto ciò che faceva, il suo Yuu.

"Perché cercavi di uccidermi?" Gli chiese poi, una volta l'uno fra le braccia dell'altro, abbandonati fra le lenzuola stropicciate.

"Ci riproverò," rispose Kanda, calmo, "mi hanno assoldato per questo."

"Cosa?" Esclamò Lavi. "Chi, Mikk?"

L'amante sollevò un sopracciglio con aria eloquente.

"Non posso dirtelo, lo sai."

"Al diavolo, Yuu, t'hanno pagato per uccidere me! Perché sei così professionale che l'avresti fatto davvero!" Kanda annuì e Lavi sospirò. "Allora fallo."

"Cosa?" Fu la volta di Kanda d'esclamare.

"Fingiamo la mia morte e ritiriamoci entrambi coi soldi," propose Lavi, un sorriso malizioso sulle labbra, prima di baciarlo ancora.

"Affare fatto."





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