Draco Malfoy 2.0

di Spensieratezza
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Qui potete trovare il punto di vista di Harry, di questo incontro:

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Potrei dire tante cose di me, ma vorrei incominciare dall’uragano Harry.

Sì, perché, so che sembra strano da dire, ma mi sembra di non aver vissuto davvero prima di averlo conosciuto.

Ero a Diagon Alley, nel negozio di Madama mc Clan a prendere le misure per l’uniforme, quando lo vedo arrivare.

Lo vedo arrivare e posizionarsi al mio fianco mentre si prova anche lui l’uniforme. Su uno sgabello.

Mi incuriosisce.

“Ciao. Anche tu a Hogwarts?”

“Sì.” Risponde. Non sembra molto loquace.

C’è una cosa che so sui timidi. Devi essere tu a prendere la prima parola. Una cosa che appaga il mio ego narcisista.

“Mio padre, nel negozio qui accanto, mi sta comperando i libri e mia madre sta guardando le bacchette magiche, più avanti. Dopo li trascinerò via per andare a vedere le scope da corsa e..”

“Ma sapevo che sono le bacchette magiche a scegliere il mago. Me l’ha accennato Hagrid.”

Rimango sbalordito. Nessuno aveva mai osato interrompermi prima d’ora. E poi chi cazzo è Hagrid?

“Lo so bene, mia madre è andata solo a vederle..” cerco di fuminarlo con le parole.

“Scusa. È solo che Hagrid mi ha detto di questa cosa e la trovo davvero una cosa..fica..no? Non vedo l’ora di provarla.” Dissi io.

Non so perché ma questo mi fa sorridere e mi calma. E poi il ragazzo non sembra male. mi piacciono le persone che sanno tenerti testa. D’un tratto mi viene un’idea.

“Se vuoi, possiamo andarci insieme.” Non so che mi prende, ma mi piace l’idea, mi piace l’idea di conquistarlo con una cosa così facile. Mio padre mi ha sempre detto che quando conquisti qualcuno, hai il potere di fargli fare tutto quello che vuole.

“Mi piacerebbe. È una bella idea.” Dice lui.

“E comunque chi cavolo è Hagrid?”.

“Un..un mio amico..”

“Capisco..comunque parlando di manici di scopa, io non capisco proprio perché mai non possiamo averne di PERSONALI, proprio come le bacchette..penso che costringerò mio padre a portarmene una di straforo.” Sento il bisogno di guidare a tutti i costi una conversazione.

“E tu ce l’hai un manico di scopa tuo?” 

“No.”

“Sai giocare a Quidditch?”

“No..”

“Io sì. Tu sai già in quale Casa andrai a stare?”

No..”

Il ragazzo è timido, ma io non mi faccio intimidire né scoraggiare in nessuna conversazione. MAI. Altra regola di papà: non mostrare mai al tuo avversario, che può intimidirti.

“Beh, nessuno lo sa davvero, finchè non si trova lì, no? Ma io so che sarò a Serpeverde. Tutta la mia famiglia è stata lì. I miei ci tengono molto.”

Ma che diavolo sto dicendo? Ok, fermati, fermati, Draco. Non andare avanti, altrimenti farai la figura di quello che sceglie le cose solo per far contento i suoi e così passerai da vittima e poverello. Per fortuna mi sono fermato. Devo trovare un modo per uscirne…

“Ehi, guarda quello! “ dico, indicando un enorme gigante. Dalle descrizioni credo di sapere chi sia. Comunque ottimo elemento di distrazione.

“Quello è Hagrid. Lavora a Hogwarts.” Dice il ragazzo, e d’un tratto il mio sollievo svanisce.

“Oh..non sapevo fosse lui il tuo amico. Lo conosco già allora. Dovrebbe essere una specie di inserviente.”

“è il guardiacaccia.”mi risponde, guardandomi torvo.

Non posso crederci..è…OFFESO per LUI? No, dai, non è possibile, so che se è un suo amico, devo trattenermi dal parlarne male, ma non ce la faccio.

“Mi dicono che è una specie di selvaggio. Vive in una capanna nel comprensorio della scuola, ogni tanto si ubriaca, cerca di fare delle magie e finisce con l’appiccare il fuoco al suo letto. Non stargli troppo vicino.”

“Secondo me è forte e geniale. È venuto lui a prendermi, a farmi ricevere la lettera per Hogwarts. Se non fosse per lui, non sarei qui ora, visto che i miei cosiddetti zii, non volevano consegnarmela.”

“Che cosa? Ma che razza di famiglia hai? E perché i tuoi genitori permettono ai tuoi zii di comandare su di te? Se era mio padre, li avrebbe già fatti vol..”

“Perché i miei genitori sono morti. Vivo con loro da quando avevo un anno.”

Bravo Draco. Perfetto. Una figura di merda dopo l’altra. Ora ti odierà già di sicuro, ma se mi mostro troppo dispiaciuto, mi allontanerà di sicuro, dando così più peso alla cosa. meglio fingere non sia importante, così non lo troverà importante neppure lui.

“Oh, scusa. Ma erano come noi?

“Erano una strega e un mago, se è questo che intendi, sì.”

“Io non penso che dovrebbero permettere agli altri di frequentare, non trovi? Non sono come noi..non sanno quello che sappiamo noi e..”

“Gli altri? Cosa intendi per ALTRI?”

FINALMENTE. Finalmente posso riscattarmi, parlandogli di qualcosa di serio e stupirlo.

“Beh, voglio dire..” dico avvicinandomi ma questa strega sceglie proprio il momento meno opportuno per finire il lavoro.

Ora che faccio? Vorrei finire la conversazione…ma così, senza la scusa del vestito, sembra come se voglio spontaneamente stare qui a parlare con questo tizio, e che cosa penserà di me? Che sono uno sfigato in cerca di attenzione da un estraneo, ecco.

“Bene, penso che ci rivedremo a Hogwarts. “ scelgo di dire infine.




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