Still breathing, still fighting

di AThousandSuns
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Prompt: Non può più fare finta di non provare niente (Frank POV).

Frank aspettò che Karen entrasse in casa prima di dare un’ultima occhiata in giro e tornare al suo squallido appartamento.
Gli articoli della donna si erano fatti via via più audaci e le sue indagini più pericolose; in ballo c’era la sua sicurezza e lei sembrava non rendersene conto. No, Karen non era una sprovveduta, semplicemente non se ne curava.
Frank scosse la testa immerso nei suoi pensieri: aveva abbastanza criminali di cui occuparsi, eppure spendeva ogni momento libero ad assicurarsi che Karen non corresse rischi. La stessa donna che tante notti prima gli aveva detto – urlato – che per lei era morto.
E Frank non aveva esitato a sbatterle la porta in faccia: sapeva che se fosse rimasta l’avrebbe solo trascinata giù all’inferno con lui. E lei meritava di meglio.
Allora perché sentiva una stretta allo stomaco ogni volta che lo menzionava in un articolo? O quando lei si voltava a scrutare i tetti, quasi sentisse la presenza del Punitore a vegliare su di lei?
Frank credeva di essersi lasciato alle spalle ogni emozione, esclusi lutto e cieca rabbia. Evidentemente si sbagliava.
Frank Castle era tante cose, ma di certo non un codardo: non poteva più far finta di non provare niente.
Non sapeva ancora dare un nome a quella sensazione, quell’irrequietezza che lo teneva sveglio la notte, quel sollievo nel vederla andare avanti con la sua vita. Ma era qualcosa.
Forse, dopo tutto, era più vivo di quel che credeva.




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