"Ha
perso di nuovo qualcosa?"
Jean Le Bric è sicuro
di aver perso qualcosa.
Per tutta la giornata ha la
sensazione che ci sia qualcosa che gli sfugga.
Eppure ha dato da mangiare
alle galline, ha strigliato a dovere Pommier, il suo cavallo,
cambiato lo strame nella stalla, ha controllato due volte il suo
carretto per essere scuro che tutto fosse a posto prima del giro di
consegne della mattina... e allora cosa può essere?
Le consegne sono state
effettuate tutte in perfetto orario grazie al passo lento, costante e
paziente di Pommier, e nonostante tutto ancora qualcosa non gli
torna; come se avesse dovuto fare una consegna particolarmente
importante che però ha completamente dimenticato.
Il rimprovero nella sua
mente ha la voce di una donna.
È irritata e forse
gli chiede di tornare più presto possibile per rimediare alla
dimenticanza, e lui è sicuro che borbotterebbe delle scuse e
farebbe esattamente come ha detto lei.
Perché sì.
Perché lui è solo un umile carrettiere ma il suo lavoro
ci tiene a farlo bene!
Jean Le Bric controlla di
nuovo la sua lista ma tutto risulta in ordine, e d'altra parte
nessuno si è mai lamentato di lui.
Con un'alzata di spalle
rientra in casa, pronto per un pranzo a base di minestra di verdure e
di pane raffermo, quando lo sente: è il suono della campanella
della scuola che sega la fine delle lezioni.
Pochi minuti dopo gli
scolari si riversano in strada e riempiono l'aria di giugno delle
loro voci di bambini.
Improvvisamente per Jean Le
Bric l'impressione di aver dimenticato qualcosa si trasforma in
nostalgia, ma non riesce in nessum modo a ricordare di cosa.
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Nel Cerchio della
Strega
Per me il momento più
angst di tutto il film è stato quando mi sono resa conto che
il vecchietto svampito che faceva sorridere all'inizio, in realtà
aveva perso sua moglie e suo figlio e cercava di ricordarli.
Qualcosa mi dice che il
fatto che lui avesse una vaga impressione di aver "perso
qualcosa" fosse legato al fatto che li amava molto, per cui
nemmeno la magia poteva farglieli dimenticare completamente; che è
una cosa bella ma anche molto triste.
Ho completamente inventato
il nome ed il cognome, e questo perché tutti quei nomi inglesi
mi davano troppo fastidio in un contesto francese che più
francese non si può.
Tom, Dick, Stanley, Henry,
Potts... no. O c'è stata una migrazione di massa
dall'Inghilterra alla Francia oppure c'è qualcosa fuori
contesto.
Ho anche inventato il
mestiere di Mr Brick. Per me è un carrettiere, probabilmente
incaricato di consegnare le provviste al castello dato che sua
moglie lavora lì.
Spero di non avervi fatto
deprimere troppo.
Lady Shamain
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