Foschia interna

di Angela Albano
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Lascio ciò che sono

all'abbandono.

Mi spoglio degli istinti,

e piango ripiegata con

la testa sulla vita.

È così dolce liberare

l'ignobile;

cessare di vivere

andando avanti in uno

stato di veglia,

senza definire nulla,

in compagnia della

mancanza,

nell'armonia di queste

lacrime che ancora

credono alle sembianze.

Mento, mi sento...

dubito che esisto.

Odio nell'ombra:

un luogo dove la volontà

scava, analizza.

E non v'è differenza

tra realtà e incoscienza.

Grazie al dolore

ho carta bianca...

giustifico così l'amara

assenza.






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