La sapiente ignoranza di un tuttologo: Distruzioni per l'uso
La mia era una ricerca
una supposizione del supposto
tratto da un momento assai preposto:
Contento e assai composto
scandivo le giornate a suon di Wikipedia
e quasi come un avamposto
cercavo, cercavo
bevevo e imparavo
Ero diletto, si fa per dire,
nelle cose assai complesse
quelle strane, quelle che non sai come son messe.
Ed ero lì, seduto digitavo:
click, click
La tastiera rimbalzava e io
altrettanto a mo' di tick
Imparavo, imparavo,
si, si imparavo.
Tick, tac, tick, tac:
Il tempo passa e io che faccio
Cerco il nuovo e bisticcio
quasi come fosse un vezzo
Tick, tac, tick, tack
impazzire non ha prezzo.
Quasi come fosse droga
E pure a buon prezzo
digitavo, digitavo
imparavo e mi nutrivo..
E tutto ad un tratto in me... un'ondata di ribrezzo:
Come posso far tanto
Se alla fine mi disprezzo?
E niente.. alla fine mi arresi
non potendo farci nulla
decisi che la mia mente non poteva
assai ospitare
tutto quello immenso
e a me scomodo... sapere.
Tratto da un momento di ignoranza.
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