La
persona a cui appartiene Tenten
Rock
Lee rimase a fissare la porta con la mano a mezz'aria ma anche quel
giorno, con un sospiro, girò i tacchi.
Non
ci riusciva, era più forte di lui.
Eppure
sapeva che doveva fare qualcosa per lei, seppure piccola, lei
dopotutto aveva fatto così tanto per lui.
Prima
tra tutte, credeva in lui.
Ma
Tenten dopo la morte di Neji era diventata sempre più apatica,
prima con gli altri ed alla fine anche con lui e Gai, non uscendo
nemmeno più di casa.
Gli
si spezzava il cuore pensando a com'era davvero la sua migliore
amica.
Ad
un tratto, Lee si fermò.
Strinse
i pugni, “ io non ti permetterò di soffrire, Tenten!”
si girò verso la casa della kunoichi e con uno slancio saltò
nella porta a finestra al secondo piano.
Tenten
vide il suo compagno di squadra apparire dal nulla dalla porta a
finestra.
“
Lee...cosa ci fai qui?”
mormorò stanca, asciugandosi gli occhi e mettendosi a gambe
incrociate sul pavimento “ senti, non mi va di vedere nessuno”.
Lui
si avvicinò con i pugni chiusi, si lasciò cadere sulle
ginocchia davanti a lei.
“
Ti supplico, dimmi cosa
posso fare, io non ci riesco...a non vederti e a vederti così”
aveva gli occhi lucidi.
“
Non devi preoccuparti per
me, mi passerà”.
“
Io lo so...so cosa provavi
per Neji però...devi accettare che ora lui non ci sia più
e che la nostra vita vada avanti, lui non vorrebbe vederti così”.
“
Tu non capisci, Lee. Non
puoi capire” sbottò secca, piegando la testa in giù
lasciando cadere i capelli castani davanti.
Lo
shinobi le spostò i capelli tirandoglieli dietro le orecchie
con delicatezza, ma senza lasciarle il viso.
“
No, però. Nemmeno tu
certe volte non capisci nulla” avvicinò il viso a quella
della ragazza, posando le labbra sulle sue.
Inaspettatamente,
lei ricambiò il bacio con foga allacciando le braccia al suo
collo.
Quando
si staccarono, lui posò la fronte contro la sua, guardandola
negli occhi.
“
Non sono stato troppo
impulsivo, vero? Lo so che non sono Neji però...io ti amo. Ti
sei sempre chiesta dove e a chi appartieni. Sappi una cosa, Tenten,
il mio cuore se lo vorrai ti apparterrà per sempre”.
La
kunoichi rise tra le lacrime, “ non puoi piombare qui, baciarmi
e dire certe cose così”.
“
Oh, io...” si ritirò
intristito.
“
Ma certo, sciocco, certo che
ti amo e sì il mio cuore ti apparterrà sempre” lo
baciò di nuovo.
|