Gli angeli di Daniel

di Dakota Blood
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Le mani di un bambino sono sempre candide, sento quelle del mio piccolo amico tra le mie. Mi prende l’istinto di volergli stringere il corpicino tenero, di abbracciarlo a me, ma allo stesso tempo esso è evanescente e puro -Papà- mi dice, - sono il tuo piccolo figlio- devi smetterla con il tuo lavoro, la mamma non sarebbe d’accordo- Mi vien voglia di piangere, sento le lacrime che fanno capolino dai miei occhi già umidi. -Va bene figliuolo, non accetterò quell’incarico. Parlerò con Hans- -Hans è morto, padre. È andato all’inferno assieme a Hitler, me l’ha detto la Madonnina. Te lo ricordi il tuo amico? Quella frase… Babbo è Gesù, la Madonna è mamma e il diavolo non c’è più?- -Si, me la ricordo bene- Mi prende le mani, è in una nuvola di vapore, sento le sue dita fredde di morte, e ne rimango quasi suggestionato. -Quella frase significa solo una cosa, devi seguire me e il tuo amico- Mi prende quasi un colpo. Mi dirigo verso la luce, quella che nessuno vede quando è in vita, riesco quasi a sentirne la fragranza. Sono i fiori del paradiso. La Madonna è davanti a me, candida in tutta la sua meravigliosa luce. Accanto a lei c’è il mio piccolo amico con il pigiama a righe, e un fuoco che sale, luminoso. -Quello è l’inferno, Daniel, dove è finito Hans. Tu sei libero perché sei un uomo sincero. Solo, non dovrai accettare l’incarico. Milioni di ebrei sono morti a causa dell’Olocausto, è un orrore, ed io la Madonna assieme a Gesù, mio figlio, siamo atterriti dal dolore. Ora verrai con noi, per sempre- Il cielo si fa’ sempre più scuro, vedo angeli ovunque. Mi prendono per le spalle e mi portano in un posto luminoso, accanto a mio figlio e al mio migliore amico. -Ciao Dan, ti ricordi quella volta a casa tua quando mi insegnasti a fare il bagnetto?- Ride e la sua risata ha un gusto quasi metallico. -Certo che me lo ricordo- gli dico, e mi sorprendo di me stesso nel sentire la mia voce che non trema affatto. Gli angeli mi fanno fare un salto, vedo Hans tra le fiamme dell’inferno, mentre grida e si dibatte tra i denti dei demoni che lo fanno a pezzi. Ogni ebreo che ha ucciso è ogni piccolo dolore al cuore. Deve pagare per ogni uccisione. Per l’eternità. -Ora noi godremo delle grazie divine per sempre, e la mamma quando sarà pronta ci seguirà. Non sei contento?- Mio figlio mi da’ un leggero bacio sulla guancia fresca di barba e io sorrido, contento e appagato. La Madonna ci sorride, e in mano tiene un rosario. Lo stesso che aggrappa anche il mio migliore amico. -Noi qua recitiamo sempre il rosario, perché voi che siete sulla terra non sapete quanto dolore ci sia nel cuore della nostra cara mamma- La Madonna gli porge un piccolo fiore, una rosa matura, e lui la odora, evidentemente deliziato. -Fate benissimo, posso aggiungermi a voi?- Recitiamo tutti il rosario, i misteri gaudiosi, e poi ce ne stiamo in silenzio, a contemplare l’aria del Paradiso. Non so se sia un sogno, o se sia la mia nuova realtà, ma mi piace. Vedo il mio migliore amico mentre gioca con mio figlio, la Madonna che ride allegra e Gesù che indica il suo sacro cuore mentre gli angeli trovano pace solo nel vederci felici. Tutto questo è Paradiso e alla fine non credo che Dio sia poi così tanto crudele. -Papà vieni a giocare con noi?- Lo guardo, assieme al mio migliore amico. Sono unici e inseparabili. Tiro un calcio al pallone, e i fiori mi sorridono.




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