Profumo di mirtilli

di A_Pure_Drop
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Sciolse la treccia e fece ondeggiare i capelli sulle spalle.
Il profumo di mirtilli lo colpì così tanto che non avrebbe smesso di pensare a lei, che non avrebbe mai e poi mai dimenticato quell'istante.
La guardava e se ne innamorava.
E rideva.
Rideva per ogni cosa.
La vedeva emozionarsi per tutto, come fanno i bambini.
I suoi occhi erano enormi e per un istante avevano incrociato i suoi.
Era bella e non riusciva a smettere di guardarla.
Vedeva le sue dita muoversi lentamente sulla borsa, come se sentisse il ritmo di qualche canzone che le risuonava nella testa.
Sfiorò il suo braccio.
Lei non si spostò, lo lasciò farsi accarezzare dolcemente.
Aveva voglia di abbracciarla, di baciare le sue labbra e sentire il suo respiro.
Non voleva il suo corpo, voleva quel profumo di mirtilli nei suoi polmoni.
La vide avvicinarsi lentamente, appoggiare la testa sulla spalla e chiudere gli occhi.
Ora era lui a sorridere, come non aveva mai fatto prima.
Non desiderava altro che lei si innamorasse di lui.
Lo desiderava ogni istante di più.
La guardava ed aveva voglia di restare lì, a stringerla a sé, perché sapeva che ne aveva bisogno.
Lei viveva di speranze, di sogni e di emozioni.
Lui si stava affacciando lentamente nel suo mondo, in punta di piedi o forse in punta di dita.
Le sue mani accarezzavano quella pelle candida e fredda.
Aveva paura di spezzare quel momento, aveva paura di svegliarla.
Non voleva farle del male.
Voleva solo proteggerla non dal mondo, ma dal gelo che era costantemente presente in lei.
“Non andartene” sussurrò tenendo gli occhi chiusi.
“Non ho nessun motivo per farlo” e le sfiorò le labbra.
L'inverno era finito.
La primavera ormai era giunta.
Ma lei ormai era la sua estate.
La sua estate perenne.





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