melodie nascoste

di serafina A
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Mina girava fra le mani la sua maschera rosa contornata di perline bianche: << sono davvero belle. >> commentò Mina, osservando anche le maschere delle due compagne: << non vedo l’ora di indossarla. >> confidò Taey: << da questa mattina siamo ufficialmente in lista per la nostra prima esibizione settimana prossima, credete che ce la faremo a studiare per bene le nostre tre canzoni? >> domandò Layee, dubbiosa. Si trovavano in studio di registrazione e avevano terminato di registrare tutte e tre le canzoni, ora restava solo che memorizzare il testo: << ce la faremo. >> fu positiva Taey. Le tre ragazze indossarono le maschere e si misero a cantare le canzoni appena concluse, improvvisando dei balli. Mina si divertì, come succedeva sempre con le sue due colleghe. Fin quando la porta dello studio di registrazione si aprì, e accolte tutte tre nel panico, si tolsero le maschere, cercando di nasconderle: << hey hey. Sono io. >> la voce famigliare del Manager, le fecero sospirare di sollievo: << vi eravate dimenticate della mia visita? >> domandò l’alto uomo, mentre Layee e Taey corsero ad abbracciarlo: << ci stavamo divertendo, e ci siamo scordate che c’è eravamo dati l’appuntamento qui in studio. >> spiegò Taey: << sono felice anche io di vedervi. Mi mancate un sacco. Ma ora sono curioso di sentire queste nuove canzoni delle Queen Flower. >> il manager si tolse la giacca e si sede nel divano: << Nara, ti vedo sconvolta. >> il manager chiamò Mina con il vero nome: << mi sto ancora riprendendo dallo spavento. >> rise Mina: << preferiamo che ci chiami con i falsi nomi. >> le comunicò Layee, mentre indossava le cuffiette, per entrare in studio: << certo avete ragione. Su forza fatemi sentire. >> fu curioso e ansioso di sentire le nuove canzoni. Quando Mina cantò in studio, si era scordata di tutti i problemi e dello stress che l’avvolgeva ogni giorno. La sua voce era incantevole, si sentiva libera, ogni parola che usciva dalla sua bocca la liberava da un peso. << devo dire che con le maschere fa un bell’effetto, mettete allegria e speranza con i testi e il suono delle vostre voci. Dovrò abituarmi a questo cambiamento. >> commentò il manager dopo che le ragazze avevano concluso di farle ascoltare le canzoni cantate dal vivo. Prima che il Manager se ne andasse le ragazze erano andate a prendere qualcosa da bere e rimasero un'altra ora con il Manager mentre le ragazze le raccontarono le loro giornate passate alla JS. << avete visto, oggi nel cartellone delle iscrizioni si è aggiunto una nuova band femminile. >> Mina stava ascoltando Yuna seduta nel posto dietro di lei, parlare con le compagne: << si è hanno anche un nome figo. Queen Flower. >> continuò una compagna di Yuna: << sono curiosa di sentirle. >> aveva giunto Yuna. Mina sorrise sotto i baffi. Il nome che avevano scelto lei e le colleghe aveva già fatto colpo. Ed era quello che volevano che accadesse. Ora restava solo attendere che arrivasse il giorno per l’esibizione: << hai primi posti chi canteranno? >> sentì ancora Mina dietro alle sue spalle: << ovviamente la band del mio amore, e noi saremo seconde a esibirci. >> comunicò Yuna alle amiche. << allora tu e Jey avete fatto pace? >> chiese una delle ragazze. Per un istante Mina si sentì gli occhi puntati a dosso: << si come sempre, sono normali le incomprensioni in una coppia. >> le rassicurò Yuna. Mina non poteva fare a meno di domandarsi se Jey fosse violento anche con Yuna. E se il carattere scontroso di Yuna fosse un modo per nascondere la verità? Forse Jey costringeva Yuna a stare insieme come fidanzati, solo perché rimanendo in coppia piacevano a molti fan e facevano più spettacolo prendendo più lavoro. Chiunque inscritto presente in quel edificio, voleva diventare una celebrità, e forse era quello lo scopo di Jey, e utilizzava Yuna per raggiungerlo. Ma questi erano solo pensieri della testa di Mina. Gli iscritti del corso di Mack-up, fecero irruzione nella stanza. Gli inscritti del stesso corso di Mina, erano seduti su delle comode poltrone, davanti a dei grandi e lucidi specchi, dove gli inscritti dell’altro corso, dovevano truccarli. << ciao, sono Kim Son Jong. Tu come ti chiami? >> il ragazzo coreano appoggiò la grossa borsa sul ripiano davanti allo specchio: << Mina Rhee. >> rispose osservando il ragazzo estrarre i trucchi dal borsone: << piacere di conoscerti. Io sarò il tuo truccatore fin che saremo qui, quando avrai avuto il tuo contratto potrai scegliere un truccatore privato. >> il ragazzo afferrò un pettine e pettinò i capelli di Mina prima di legarli: << il mio segreto nel mio lavoro e rapidità e ordine. Sono i tuoi capelli naturali questi? >> le domandò una volta legati i capelli mentre la osservava attraverso lo specchio: << no. >> rispose preoccupata. Il ragazzo si avvicinò all’orecchio di Mina e le bisbigliò: << ho un ordine speciale dato da Eungj Engayjo. E un piacere conoscerla signorina Nara Rhee. >> Mina sgranò gli occhi udendo il nome della casa discografica con cui dovrebbe lavorare. Mina si sentì tranquilla, significava che con Kim poteva essere Nara e non Mina. Il ragazzo si raddrizzò: << ad ogni modo, manterremo questo tuo look sobrio, in fin dei conti non hai bisogno di molto trucco, sei perfetta così come sei. >> << grazie. >> gli sorrise Mina. Il suo sguardo nello specchio, cadde sulla postazione di Yuna, dove la ragazza che l’avrebbe truccata si stava lamentando dei suoi rossi capelli: << ti fai ancora la tinta hai capelli? Sono tutti rovinati, e significa che dobbiamo lavorare un sacco sui tuoi capelli Yuna. >> Yuna fece una smorfia alla ragazza che alzò gli occhi al cielo. Mentre Kim lavorava, Mina lo guardò affascinata dai suoi movimenti esperti e tranquilli, sentendosi coccolata, ogni tanto il ragazzo le sorrideva. Kim non l’avrebbe strangolata o picchiata per ogni sguardo. Mina lottò di non voltarsi, per controllare il truccatore di Jey, ma la stanza era piena di spechi ovunque, che sarebbe stato facile per Jey beccarla a guardarlo. Al termine del tempo tutti erano soddisfatti, tranne Yuna che era ancora imbronciata per i commenti della sua truccatrice.




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