Mentre me ne sto seduto a leggere in giardino vedo arrivare Vincent, ha
una richiesta da farmi ed arriva subito al punto… il Vincent
che mi è stato descritto da quelli che non lo hanno
conosciuto solo superficialmente e da Eliot, anche se
quest’ultimo mi ha espresso un’opinione migliore di
lui rispetto agli altri, è decisamente molto diverso dal
fedele servitore dal tono gentile che mi trovo
davanti… -Ti piace ancora armeggiare con le forbici a quanto
vedo… Ti stanno bene, somigli un po’ a tuo
fratello, ma hai i capelli più lisci.-
l’uomo si tocca i capelli un po’ sorpreso, poi
arrossisce leggermente.
-Non era questo il mio intento… ma grazie comunque.- sorride
soddisfatto -E grazie anche per avermi dato il permesso di
andare…-
-Eh? Ma no, è solo una formalità…
sapevi che non te lo avrei impedito. Ansi, sei stato molto gentile a
passare per salutarmi prima di andare via.- gli rispondo allegro, lui
sembra piuttosto pensieroso… -Sai, tu e tuo fratello vi
somigliate veramente in un certo senso… tenete alle persone
al punto da risultare ossessivi…- spiego sospirando, Vincent
ridacchia un po’.
-È proprio questa ossessione che mi fa sperare che in un
modo o nell’altro riusciremo a ritrovare le persone che
amiamo anche in una prossima vita!- abbassa un po’ lo sguardo
e riprende con un tono meno entusiasta. -Del resto se non fossi sicuro
che la mia volontà di stargli vicino mi porterà a
ritrovarlo facilmente, non sarei così sereno al pensiero di
passare gran parte del prezioso tempo che mi rimane lontano da
lui… ansi…-
-Capisco… beh, sono sicuro che non avrai
difficoltà a ritrovarlo, qualcosa ti ricondurrà
certamente da lui!- gli dico il più spensierato possibile
per cercare di infondergli fiducia… che schifo…
il tono che ho usato mi ha ricordato Revis… quel mentecatto
sembra anche piuttosto divertito dalla cosa! Perlomeno sembra
funzionare… -Non so se mi ritroverai al tuo ritorno a breve
passerò anche l’ultima catena… ma sappi
che sarebbe davvero un piacere per me riaverti come servitore, la
prossima volta.-
-Oh… Se Gilbert dovesse riunirsi a voi io lo
seguirò senz’altro, ma il mio padrone è
Leo… non certo Glen Baskerville…- e
già… non sarò più
io…
-Già, hai ragione. Spero almeno che la coscienza di Revis
sia affievolita nel prossimo ciclo.- dico infastidito toccandomi il
capo. “Guarda che Oswald se n’è andato
quindi ho tutto lo spazio che mi serve! Non ti sbarazzerai di me
così facilmente!” “Non me lo
ricordare!” Vincent mi rivolge uno sguardo preoccupato.
-Mi dispiace che tu sia escluso dal ciclo delle
reincarnazioni… così non avrai nemmeno la
possibilità di rincontrare…-
-Va tutto bene, Vince.- lo fermo io. -Sono sempre stato piuttosto
passivo, per me rimanere una semplice coscienza spettatrice non
rappresenta alcun problema…- lo rassicuro pur non riuscendo
a sembrare particolarmente allegro… Non voglio svanire come
Oswald! E nemmeno diventare una flebile coscienza indistinguibile come
quella dei Glen precedenti a Revis… ma purtroppo non
c’è nulla che io possa fare a riguardo. Mi
rassegno con molta facilità, eh? Vincent aveva
un’espressione strana… sembrava che cercasse di
trattenersi dal ridere…
-Cosa c’è?- gli domandai sospirando.
-Ah niente, niente…- disse mettendo le mani avanti. -Sono
davvero terribile…- sorrise un po’ nervoso, poi
riprese fiato… -Sono contento di come siano andate le cose,
anche della tragedia! Perché non avrei voluto essere buttato
nell’abisso da Gil ed essere destinato a scomparire.- dice
tutto vivace… -In pratica sono felice di aver causato una
strage, forse sarebbe davvero meglio che qualcuno come me
scomparisse…- mi avvicino irritato e gli do una botta in
testa.
-Idiota! Eri solo un bambino idiota che si era fatto ingannare e per
cercare di salvare suo fratello!- gli dissi infastidito. -Certo che
però non sembravi particolarmente pentito, perlomeno a
giudicare dal modo in cui ti hanno descritto diverse
persone…- poi decisi di smorzare i toni e gli diedi una
pacca sulla spalla, senza particolare delicatezza
però… -Ma ti capisco! Sparire nel nulla
è davvero una cosa orrenda!- e mi metto a ridere…
però c’è poco da ridere dato che sono
destinato proprio a questa situazione! -Sei indelicato
però…- gli faccio notare e lui mi risponde
candidamente…
-Tranquillo, reincarnazioni o no, prima o poi questo mondo
finirà e saremo tutti destinati al nulla!-
-Non dirlo così allegramente!- sono nuovamente tentato di
colpirlo! Beh, facendolo potrei sentirmi molto meglio…
colpire una persona fastidiosa… che nostalgia! Q-quanto
vorrei colpire ancora pure te… -Evitiamo di essere tanto
pessimisti, dai! Mi piace pensare che la mia anima una volta svanita da
questo mondo andrà in un altro in cui non sono
Glen… e poi finito quel mondo in un altro
ancora…- Vincent sembra rasserenarsi sul serio…
“Che bambino ingenuo, non mi sorprende che abbia causato una
tragedia! Non ci credi fino in fondo neanche tu, non è
così Leo?”
-In ogni caso non credo che Gilbert ti avrebbe gettato
nell’abisso… Insomma, ha finito per togliersi un
braccio pur di ribellarsi a Oswald in favore di Oz…-
-Io non sono Oz.- nonostante la cosa gli pesi abbastanza mi risponde
apparentemente molto calmo.
-Guarda che non è una cosa così facile, dico sul
serio… Oswald non sarebbe mai riuscito ad uccidere Lancie
una seconda volta… eppure a causa sua era già
svanita, ucciderla da questo punto di vista non avrebbe cambiato molto.
Non puoi sapere come sarebbe andata, anche tuo fratello di vuole molto
bene.- affermo sicuro, Vincent sembra un po’ smarrito in
tutto questo… “Hai finito con la fiera delle
ovvietà? È inutile, è troppo
ottuso… suo fratello non mi è sembrato incline
come Oswald a seguire la strada che gli era destinata, infatti guarda
come è andata a finire! Se non ci fosse stato questo piccolo
inconveniente, è probabile che sapendo di dover uccidere il
suo amato e odiato fratellino sarebbe andato nel panico e avrebbe fatto
un disastro dei suoi… è piuttosto
debole… pensa che anche Oswald se avesse avuto
più tempo per riflettere avrebbe esitato, quindi figuriamoci
quello li. In ogni caso lo ripeto, non credo che Gilbert fosse in
qualche modo adatto a questo ruolo.”
“Eh… perché tu che hai quasi distrutto
questo mondo invece sì…” “Ho
approfittato del mio ruolo per sperimentare… del resto, in
un universo in cui anche le Giurie approfittano della loro posizione
per divertirsi!”
-Non invidio affatto il prossimo Glen! Oltre a tutti i problemi causati
semplicemente dall’essere Glen deve anche sopportarsi a te in
testa!- …a giudicare dl modo in cui Vince si è
messo a ridere credo proprio di aver parlato a voce alta…
-Andrò a fare visita a Gil, poi parto…- mi dice
chinandosi e afferrandomi la mano.
-Uhm… si… Fa buon viaggio e ti auguro di trovare
ciò che cerchi.- lo congedo con un sorriso. Mentre si
allontana lo sento mormorare con molta tristezza un
“Addio… padrone…”
Uhm… lui e Gilbert sembrano proprio sentire il bisogno di
essere ossessionati o comunque di servire qualcuno… sarei
piuttosto curioso di essere spettatore delle sue azioni anche la
prossima volta! “Si, anche io… e sicuramente un
tipo divertente!” Eliot, se Revis è una punizione
per averti coinvolto… Non ti pare leggermente eccessiva?!
Trovo Gil seduto su un muretto intento a fumare… non sembra
particolarmente sereno…
-Ehy Gil, in cento anni non hai ancora smesso di fumare?- gli chiedo
beffardo, appena si accorge di me ha un sussulto. È bello
riuscire a prenderlo di sorpresa… anche se è
facile!
-Vince? È da un mese che non ho più notizie! Dove
ti eri cacciato?- risponde mollando la sigaretta.
-Non devo informarti di ogni mio spostamento, o sbaglio? Ma sono
davvero contento quando ti preoccupi per me!- gli dico abbracciandolo,
poi mi seggo accanto a lui… Mi spiace, ma tra un
po’ dovrò di nuovo lasciarti… ma
farò del mio meglio per tornare in tempo fratello mio!
Sbadiglio e mi appoggio su di lui, Gil non si sposta, ma sospira.
-Scusa, ma sono piuttosto stanco… lasciami appoggiare!- lui
sembra rassegnarsi. Gli prendo la mano e me l’avvicino alla
testa… sorprendentemente a un certo punto lui comincia ad
accarezzarmi il capo spontaneamente… non sono più
abituato a quando mi respingeva, se dovesse succedermi ora non lo
sopporterei più di buon grado come facevo un tempo.
-Parlando di età… non sei troppo grande per le
smancerie?- mi domanda poco serio.
-Ah… se non ci fossi io a comportarmi in modo affettuoso con
te chi dovrebbe farlo fratellone?- gli rispondo scherzando, lui sbuffa.
-Perché non ti sei offerto di consolare la mia non-vedova,
dato che una relazione l’avevamo solo nella sua testa?
Credevo che lei ti piacesse…- Gil sembra
perplesso… è sempre poco sveglio! -Vessalius!
Ada!- gli chiarisco, lui ridacchia…
-Ah si… solo nella sua testa, eh?- cosa vorresti insinuare?
-Sarei risultato una specie di tuo sostituto… e poi non era
quello il mio rapporto con Ada!- dice arrossendo. -E se davvero lo
pensavi perché hai fatto in modo di avvicinarti a lei?-
sussurrò imbarazzato.
-Ah! Ti piaceva!- esclamo soddisfatto.
-No! Era solo per dire!- arrossisce come un dodicenne… mio
caro innocente Gil…
-Comunque se aveva dei pessimi gusti la colpa non era certo mia!- chi
mai rifiuterebbe Gil… per me poi! -Quindi lei per te era una
specie di sostituto del tuo amato padrone?- insinuo più o
meno scherzosamente, lui diventa anche più arrosato di
prima… davvero facile!
-Non era sostituta di niente!- cerca di riprendersi. -Io le volevo
molto bene… ci conoscevamo da tanto… ma il nostro
rapporto non era quello! D-dico sul serio…-
-E il fatto che fosse l’unica cosa che ti rimaneva del tuo
padrone e che fosse una sua versione femminile è solo un
caso, ovvio!-
-Ti dico che è così!- finito di ridere gli prendo
il viso fra le mani…
-È davvero difficile prendere sul serio qualunque cosa tu
dica mentre fai quella faccia…- gli dico rilassato
osservando attentamente i suoi occhi sgranati.
-Troppo vicino…- dopo averlo mormorato si volta, io non
posso evitare di essere un po’ deluso...
-Sai… a volte mi chiedo se il motivo per cui non hai voluto
che scomparissi in realtà non sia che cambiando il passato
non avresti potuto incontrare il tuo prezioso padrone…- non
lo dico con particolare pesantezza anche perché in
realtà se fosse così non lo biasimerei di
certo… si gira verso di me davvero preoccupato e in preda
all’agitazione cerca qualcosa da dire.
-M-ma che dici?! Va bene che non sono stato proprio un fratello
esemplare… m-ma così esageri!- mi dice
balbettando.
-Tranquillo, ti assicuro che sei stato il migliore fratello che potessi
mai desiderare!- anche se la prossima volta non sarai più il
fratellone che mi ha sempre protetto, anche se sarai un completo
estraneo, rimarrai comunque una persona che ho adorato e che
adorerò… anche se forse… non mi
dispiacerebbe non essere imparentato con te la prossima volta... magari
potresti essere… beh, qualcos’altro… Mi
sento accaldato per un attimo, devo essere completamente rosso.
È proprio una fortuna non poter essere letti nel pensiero!
-Ma per quanto possa adorarti… c’è da
dire che sei piuttosto disattento!- sbuffo rendendomi conto che non se
ne è proprio accorto…
-Cosa?- sussurra disorientato.
-Non noti nulla?- cominciò a toccarmi i capelli…
-Ah, giusto…- circa due terzi… in meno di
lunghezza… -Sono contento che tu abbia imparato ad usare la
tua passione per le forbici in modo costruttivo…-
-E… ti ricordo qualcuno?- mi osserva per un po’ ma
sembra in alto mare… -Inutile… I tuoi sono un
po’ più arricciati in effetti…- meglio
che mi alzi e mi metta in cammino… se rimango qui ad
assecondare la mia indole pigra finisce che non faccio più
in tempo… Per un attimo si sento afferrato per la manica.
-Torna da me per cena, d’accordo?- mi dice serio. Anche se
con qualche difficoltà mi volto per fargli pensare che non
ci sia alcun problema a riguardo.
-Ma certo.- lui abbozza un sorriso abbastanza insicuro, poi mi lascia
andare.
Alla fine il Glen successivo a me morì senza trovare il
nuovo guscio, ma lo recuperammo dopo aver vagato senza corpo per un
po’… quanto tempo in realtà non lo
sappiamo, potrebbero essere passati giorni o anni, senza corpo non
è una cosa facile da percepire. Comunque si tratta di un
bimbetto dai capelli lisci e biondo cenere…
Poveretto, confermo, non lo invidio affatto! Per il momento ho cercato
di manifestarmi il meno possibile per non causargli confusione. Prima o
poi avrebbe dovuto sapere di essere destinato a diventare Glen, ma per
il momento è solo un bambino, perché rovinargli
un giorno di festa? Peccato che gli altri Glen non sono esattamente
dello stesso parere, tenerli a bada è veramente una
seccatura!
Questo è il giorno di San Bridget, alla festività
si è aggiunta una bizzarra usanza col tempo. Tutti le
persone che scendono in piazza per festeggiare devono portare una tazza
e una teiera riempita con del tè, le persone che sfruttano
l’occasione per incontrarsi devono scambiarsi il
tè fra loro… che usanza assurda! Alla fine in una
piazza è facile che le persone si scontrino fra loro e si
versino il tè addosso o per terra… ogni volta il
terreno è umido o bagnato e si rischia di scivolare, inoltre
da festività in cui si indossano i vestiti buoni
è diventata un’occasione in cui si indossano
vestiti che non si ha paura di macchiare! Spero che questa usanza venga
modifica presto, magari non nel modo in cui si sta modificando ora
però… da qualche anno alcuni giovani
l’hanno trasformato direttamente in un giorno in cui ci si
versa di proposito il tè addosso!
Per un motivo o per un altro però è una festa a
cui continuano a partecipare molte persone, soprattutto
bambini…
-Aspettami! Fratelloneee!- alcuni di essi sono davvero rumorosissimi!
C’è un bambino che ne sta inseguendo uno
più grande, suo fratello a quanto ho capito io… e
tutta la gente attorno dato che urla come un forsennato! Il bambino
più grande che scappa, sembra davvero
terrorizzato…
-Fratellone! Aspetta! Il gatto ha smesso di inseguirti, non
c’è più bisogno di scappareee!- Uhm?
...Quei due bimbi mi causano una forte nostalgia…
chissà se sono loro? O è solo una coincidenza?
Quella dei gatti potrebbe essere una fobia più comune del
previsto…
Il bambino più grande si ferma improvvisamente e il
fratellino non fermandosi in tempo finisce per arrivargli addosso, ma
il fratello maggiore non ci fa caso… La sua attenzione
sembra essere stata attirata da qualcosa. Si è fermato in
prossimità di una panca dove sono seduti un bambino con una
bimba piccola dai capelli scuri in braccio, gli occhi verdi del bambino
sembrano essere ciò che ha attirato l’attenzione
dell’altro…
-Qualcosa non va?- domanda gentilmente il bambino sulla panca, mentre
la più piccola sembra annusare l’aria che ha
intorno…
-Eh? N-no… nulla!- balbetta arrossendo
l’altro… il fratello minore sembra molto
infastidito e si aggrappa con forza alle vesti del più
grande -P-pensavo solo che hai… davvero dei bei
oc… Aaaah?!- la bambina più piccola si sporge e
gli si attacca al polso mordendolo.
-Cosa pensi di fare al mio fratellone, brutto mostro?!- urla il piccolo
forsennato cercando disperatamente di staccarla, mentre il bambino
dagli occhi verdi invece di fare qualcosa di utile ride…
Alla fine una specie di tea party lo hai ottenuto, eh Oz? Magari in
giro da qualche parte ci sono anche gli altri, ma mi chiedo se siete
destinati a rincontrarvi…
Quando torno a guardarli i bambini sono seduti più o meno
pacificamente sulla panca con le loro tazzine, il fratellino minore
osserva la situazione irrequieto come se temesse che il fratello gli
venisse portato via da un momento all’altro mentre la bambina
continua ad annusare l’aria alla ricerca di cose appetibili
da mordere.
Un bambino infuriato, con un gatto in braccio si avvicina al gruppo, si
posiziona davanti a Gilbert e senza dire nulla gli rovescia del
tè sui capelli.
-Pensavi sul serio di poter pestare la coda al mio povero micio e
passarla liscia?- ridacchia malevolo davanti al piccolo
sconcertato… Ah… penso di poter riconoscere il
suo sguardo… durante la mia infanzia non mi sarei mai
aspettato di rimpiangere di non poter intervenire e rimanere un
semplice spettatore… sei un bambino davvero maleducato
Eliot, o qualunque sia il tuo nome ora… quanto vorrei
riprenderti! Mentre mi lascio prendere dalla frustrazione il piccolo
Vincent gli salta addosso.
-Finitela una volta per tutte di torturare il mio povero fratellone!-
improvvisamente il mio prossimo guscio finisce per avvicinarsi.
-S-sentite… che ne dite di tranquillizzarvi e… e
fare pace?- propone timidamente… il bambino toglie il tea a
Gilbert e lo rovescia sulla testa del mio povero contenitore, prima di
andarsene si gira minaccioso e dichiara:
-Spero che mi porterete rispetto la prossima volta, faccio parte
dell’antica e rispettata famiglia Vessalius!
…Perlomeno un tempo era rispettata…- sembra
rifletterci un po’- Lasciamo perdere!- e… se ne
va… V-Vessalius ha detto? P-proprio lui…? Non
posso fare a meno di ridere, qualunque sia il meccanismo dietro al
ciclo della reincarnazione, sembra avere il senso
dell’umorismo tutto suo…
Imprecisioni e dubbi vari presenti nell’oneshot:
-Il ciclo delle reincarnazioni dei personaggi non dovrebbe essere
sincronizzato o perlomeno non nel ciclo immediatamente successivo.
-I Baskerville rinascono come Baskerville?
-Non sono affatto sicura di come funzionino le cose nella testa di
Glen, e nemmeno della durata media della loro vita, dovrebbero vivere
più a lungo come gli altri Baskerville? Perché la
trasmissione delle catene a Gil è stata iniziata quando lui
era piccolo… quindi Oswald avrebbe avuto vita breve o le
altre catene sarebbero state trasferite dopo molto tempo?
-Quindi non sono nemmeno certa del fatto che Leo fosse ancora vivo nel
finale del manga…
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