Brevi racconti

di domenicosktl
(/viewuser.php?uid=874415)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


α

"Verrà il giorno in cui il mio giorno verrà".
Mi sento tremendamente male a pensare che il mio mare è tenuto prigioniero in un'anfora dai confini sottili. Sottili... sottili.
L'acqua si infrange impetuosa contro le pareti, incrinandole, e anche se per poco, 
fuoriuscendo ma ricatturata dalla stessa ogni volta che si rigenera... perché alla gabbia non si sfugge, sapete? 
Mi sento tremendamente male a pensare che la mia sabbia si allontana sempre più dal mio mare tenuto prigioniero in un'anfora dai confini sottili. Non riesco ad afferrarla, la sabbia intendo, così favolosamente calda come un raggio di sole nel mese di novembre. Mi sfugge dalle mani proprio come le mosche volano via da un pugno, fugaci.
Mi sento tremendamente male a pensare che le ombre tengano nascosta la mia anfora dai confini sottili dove risiede il mio mare. Chi la troverà allora? Chi distruggerà quel fardello? Chi accenderà la luce?
Mi sento tremendamente male a non sapere quando verrà il mio giorno ma mi sento maledettamente bene a sapere che il mio giorno verrà.
Questa è la mia α:


Buona lettura dei miei "Brevi Racconti".





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3674457