True friends are just like a second family

di Jade Tisdale
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8. Pianto 

Laurel

Adolescenza

 

 

 

«…Ma ora passiamo alla notizia che sta facendo il giro del mondo. Come sapete il Queen’s Gambit è affondato a causa di una violenta tempesta, e di Robert Queen e di suo figlio Oliver non ci sono tracce. Tuttavia, una fonte certa ha dichiarato che una ragazza di nome Sara Lance si trovava con loro, e‒»
Laurel spense il televisore con un gesto deciso, per poi scaraventare il telecomando contro al muro, sprigionando gran parte della rabbia e dell’angoscia che stava trattenendo in quei giorni.
Moira aveva detto loro della sorte di Sara solamente il giorno prima, e a meno di ventiquattro ore tutto il mondo era già al corrente del fatto che Laurel era rimasta senza fidanzato e senza sorella.
Sarebbe dovuta essere arrabbiata. Avrebbe dovuto sentirsi tradita. Ma in realtà, l’unica cosa a cui riusciva a pensare era al modo in cui Sara e Oliver erano morti.
Erano stati risucchiati dalle acque del mare, o erano morti prima che la nave affondasse, magari battendo la testa da qualche parte o scivolando a causa del maremoto? Avevano sofferto? Erano insieme quando si era scatenato l’inferno?
L’idea che fossero ancora vivi non la sfiorava nemmeno lontanamente. Sapeva che erano morti entrambi ‒ non era ingenua come sua madre, sapeva benissimo che non li avrebbe rivisti mai più ‒, quello che non sapeva era che il dolore, col passare degli anni, sarebbe solo peggiorato.
E così, in preda a un altro scatto d’ira, Laurel prese a sferrare pugni contro al muro della propria camera per un tempo indefinito, fino a quando, sfinita, si accasciò a terra e scoppiò a piangere come non mai. Non c’era niente che potesse fare per riportarli indietro. E le lacrime che le accarezzavano il viso glielo avrebbero ricordato per il resto della vita.





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