Darkness Well Alice

di Flaxx
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Capitolo 1: Welcome Back 'Dark' Alice
Alice Lindell era diventata un caso incredibile, una ragazzina 'fantasiosa' che parlava con un cambiamento interiore stranamente appariscente. Crebbe in quel suo modo di fare, in quel suo mondo, ricordandosi di alcune parole di persone inesistenti per la sua epoca, tipo il Cappellaio Matto, colui che sinceramente, e suademente, aveva detto ' prima o poi vorrai tornare mia cara piccola bionda Alice'. Si sentiva sempre diversa, più forte, per una donna dell'epoca era difficile camminare a testa alta in quel mondo in cui ti ammazzavano per poco. Cammianva vestita elegante, tenendo una borsa leggermente pesante, non si sapeva mai cosa portava. La polizia guardava le strade per le prostitute, oltre al fatto che dei killer e dei posti segreti dove la gente fumava oppio. Un giorno mentre andava a comprare della verdura al porto vide un ladro che le puntò un coltello, pensando che fosse una semplice lady impaurita. La donna, oramai all'età di 16 anni era facile definire una figura una donna, si mise a ridere sonoramente, dando fastidio a quella persona, scura anche in volto, che le puntava un coltello sporco di tutto. Alice, senza aver paura di nulla prese un bastone tenendolo come una mazza da golf dei fenicotteri, nella sua testa, facendo ruotare essa in testa di quella persona, facendolo atterrare, svenire, morire per emorragia.
-Ops...-  mise l'arma sul petto di quell'uomo, la gente spaventata, ella aveva un ghigno in volto, oscuro. -Dovresti essere contento ti ho dato attenzione... e un colpo che ti ha steso.-
Il caso divenne pesante per molti, non sapevano cosa aspettarsi, aveva ucciso un malfattore, che chissà quanti ne aveva colpito di vittime, però era colpevole, eppure, nella sua veste leggermente più nera guardava nel suo giardino di casa quel mondo, con la polizia, con manganello e pronta ad arrestarla, che stava per arrivare, sapeva che quella gente non voleva capire, eppure era così, diversa, stranamente forte nel suo modo di fare. Voleva andarsene da questi bigotti, voleva essere ancora in quel suo mondo. Era come esprimere un desiderio, il passaggio si apriva, sfortunatamente era una versione di quello che si pensava di essere, con quell'oscurità dentro non avrebbe mai pensato che la sua piccola Terra delle Meraviglie si sarebbe trasformata in un posto più spettrale, pericolo e violento, insomma lei. Cosa si diceva? Ah sì la porta... l'albero di ciliegio divenne il passaggio, divenne quella sorta di via. Vide il buco dove di solito gli scoiattoli mettevano la loro tana, come una voragine. Salutò con un inchino e un sorriso le due guardie e come se fosse stato uno scivolo ad acqua  si buttò dentro, sentendo qualcosa come una sorta di aria nera che si sentiva. Qualcosa in lei era diverso ma sarebbe diventato quello uno degli aghi della bilancia di quell'equilibrio, spezzato.  

Note dell'autore: (Mi piace inserire qualcosa di me  dentro). Quest'opera è venuta in mente dopo varie fonti e varie riletture di versioni particolari del capolavoro di Lewis Carroll, una delle tante, ma recenti 'Once Upon a Zombie'. Spero vi piaccia, spero di aver scritto bene, che non ci siano errori di forma, incomprensioni, insomma voglio  e vorrei scrivere questo mini racconto a pezzi, cui farò più avanti con una sorta di fortuna un'immagine a tema, però seguitemi e ditemi cosa ne pensate.... Flaxx




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