High Society

di mononokehime
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Il tempo sembrava quasi faticare a farsi strada attraverso il grigiore di quel pomeriggio di tarda primavera, in cui ogni istante sembrava appiattito e dilatato all’infinito.
Sospirai per l’ennesima volta, lasciando vagare pigramente lo sguardo per lo splendido parco della tenuta di Rangemore Hall, che potevo ammirare dalla finestra della mia stanza.
La mia stanza.
Erano ormai due settimane che vivevo lì, eppure non potevo evitare di sentirmi ancora una scolaretta in gita con la propria classe mentre camminavo per le sfarzose sale ottocentesche, traboccanti di preziosi mobili d’antiquariato e magnifiche opere d’arte.
Che ci facevo io, una comunissima ragazza della periferia di Dover, in una tenuta regale dello Staffordshire?
Me lo chiedo tuttora, nonostante conosca già la risposta.

 
***
 
«Lizzie, tesoro, vieni a sederti qui con noi! Io e papà abbiamo una splendida notizia da darti»
Mi sistemai sul divano accanto a mamma, che mi prese le mani guardandomi sorridente.
«Sai, circa trent’anni fa un vecchio amico di papà ha fondato una società finanziaria che è diventata un colosso a Londra. Per puro caso ieri sono incontrati in centro e si sono fermati a chiacchierare, e hanno deciso di organizzare una cena per trascorrere una serata insieme finché l’amico di tuo padre è ancora a Dover. Ceneremo con la sua famiglia la prossima settimana»
Ero parecchio confusa, perciò la interruppi.
«Mamma, non capisco. Quale sarebbe la splendida notizia?»
«Ci stavo arrivando! Sai, pare che abbia un figlio poco più grande di te. Un ragazzo magnifico, intelligente e sveglio. Farebbe proprio al caso tuo. A ben pensarci, a chi non farebbe caso un uomo così accanto? Con tutti i soldi che hanno… Se papà riuscisse a farli investire nella nostra piccola impresa edile saremmo sistemati per bene! Pensaci, tesoro…»
«Quello che mamma intende dire» intervenne papà, notando la mia espressione sempre più confusa, «è che sarebbe bello se tu ed il ragazzo andaste d’accordo, come dire… Se le nostre famiglie si avvicinassero, sarebbe molto più facile per noi ottenere dei fondi stabili che ci aiutino a rimetterci in sesto. Sai che non ce la stiamo passando troppo bene ultimamente…»
Un momento.
Stanno sottilmente cercando di combinare un matrimonio tra me e il rampollo? Ma questo genere di cose non era passato di moda qualche secolo fa?
«…e poi dovrai pure iniziare a pensare al tuo futuro! Hai ventiquattro anni ormai, non sei più una bambina, Lizzie»
«Papà ha ragione, tesoro. Sono sicura che andrete subito d’accordo. Non è fantastico? Con una sola cena potremmo risolvere tutti i nostri problemi!»
Fantastico, peccato che ora i problemi li avrò io.
Come faccio a rifiutarmi di incontrarlo? Abbiamo davvero bisogno di quei soldi.
E poi ormai mamma e papà sono partiti per la tangente, chi li ferma più ora che hanno scoperto la magica vita degli arrampicatori sociali.
«Ehm... Va bene, sono proprio curiosa di conoscerlo. A quando la cena?»

 
***
 
Chiusi gli occhi, ripensando a quella conversazione avvenuta solo pochi mesi prima che aveva dato inizio alla spirale di eventi più surreale della mia vita.
La famosa cena era stata un successone – perlomeno per i miei genitori – e a quanto pare andavo fin troppo a genio al rampollo, tantoché aveva subito iniziato a corteggiarmi spudoratamente. Certo, era innegabilmente un bel ragazzo e la sua istruzione era delle più raffinate, da vero principino, ma era anche un vanesio e aveva una spiccata passione per quelle imbarazzanti frecciatine sessualmente esplicite che metterebbero a disagio chiunque.
In ogni caso mamma e papà ne erano estasiati, anche se sospettavo che avessero i sensi ottenebrati dall’aura di ricchezza e potere che emanava l’intera famiglia.
Quando ricevetti la proposta di trasferirmi a Rangemore Hall quasi svennero dall’emozione, e non vollero sentire ragioni. In un batter d’occhio mi ritrovai catapultata nell’equivalente inglese del castello delle fiabe, senza poter fare nulla per arrestare o perlomeno controllare il turbine di eventi che mi stava sconvolgendo la vita.
Piccola Elizabeth, mi sa che ormai il tuo Mr. Darcy non lo troverai più.



Spazio autrice
Ciao a tutti! Dopo mesi e mesi di indecisione ho deciso di iniziare a pubblicare questa storia a cui sono molto legata, nonostante non abbia ancora finito di scriverla. Avevo interrotto la stesura in parte per mancanza di ispirazione (anche se la trama era già completa nella mia testa) ed in parte per una serie di altre ragioni, ma pochi giorni fa mi sono "sbloccata" e ho ricominciato a scrivere a tutto spiano ahah
Pubblicherò una volta alla settimana, ogni mercoledì - purtroppo non posso darvi certezze aggiuntive sull'orario - in modo da avere il tempo di scrivere gli ultimi capitoli con calma.
Il prologo fa eccezione, infatti per aggiungere un po' di pepe appena lo caricherò aggiungerò anche il primo vero capitolo della storia.
Spero che la storia vi piaccia; naturalmente ogni recensione sarà molto apprezzata <3

Un abbraccio,
mononokehime




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