Tales of Sea: Mèlynas Monogatari

di Trismegisto
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Un giorno come tutti gli altri mentre Kai stava tornando dalla solita pescata mattutina, delle grandi nuvole nere iniziano ad raccogliersi sull’isola, è una strana saetta gialla scorcia le nuvole per colpire il tempio che si trova sulla montagna, un piccolo fuoco inizia a crescere, così Kai inizia a correre verso il tempio e cerca di spegnere l’incendio, ma interviene la pioggia che pian piano inizia a battere sulla grande scalinata che porta al tempio, la pioggia si fa sempre più pesante ed emana un odore nauseante, che fa evaporare qualcosa dal terreno e dalle strade attorno al tempio, l’aria si fa pesante e Kai inizia a stancarsi, come se una presenza si sia poggiata sulla schiena, ma strinse la scaglia di drago al petto e continuò a camminare, fino ad arrivare al portale del tempio, dove vide una grande nuvola nera circondata da tuoni e lampi, quando all’improvviso nel cielo scoppio un fulmine globulare, una grande sfera di luce si formò al centro e dalla luce ne uscì un Nue, un animale del tuono, la luce era accecante, ma Kai riuscì a distinguere la figura, si trattava di una scimmia antropomorfa, seduta come un monaco in meditazione, su una nuvola gialla, un lungo bastone rosso con incastonata una pietra luccicante, ma la strana figura non era sola, sulla testa, fra i ciuffi dei capelli vi era una donnola, fatto sta che la pioggia continuava interrottamente, ad un certo punto la scimmia si alza in piedi, la nuvola gialla sale in alto nel cielo, creando tuoni e fulmini che colpiscono il tempio e la grande montagna alle spalle del tempio, dalla mano sinistra lo scimmiotto generò un fulmine globulare, l’aria iniziò a tremare, il vento a soffiare, i mari si agitarono e nel frattempo lo scimmiotto abbasso il bastone, prese l’energia del fulmine e la passo alla pietra, agitò il bastone in alto nel cielo nero, recitò parole che non capì per il troppo rumore e la pioggia incessante, un striscia di luce parti dal bastone e divise il cielo in due parti, una grande bomba di luce investi tutta l’isola, alla luce si susseguì una pioggia nera, che al contatto fece diventare pietra qualsiasi cosa toccasse, Kai, alla vista si riparò sotto il tempio, mentre vedeva che la natura iniziava a pietrificarsi, ma anche il villaggio ha subito tale sciagura, e anche la popolazione, le persone rimasero pietrificate, immobili, solo Kai si salvò, uscì dal riparo e spiego allo scimmiotto perché lo avesse fatto, lui gli disse:

Per tre mila anni sono stato rinchiuso in una gabbia dove ho meditato per trovare la via, e grazie alla mia amica Donnola, che mi ha aiutato a fuggire dal Regno dei Cieli, dagli 11 Animali Sacri, ho rubato questa pietra custodita nel castello dell’Imperatore di Giada, con la quale ho la possibilità di creare un mondo a mio piacere e vendicarmi sui miei 11 fratelli che mi hanno voltato le spalle e non hanno creduto in me, e sul genere umano che non crede alla Scimmia. E poi sai che rottura essere immortale, nel Regno dei Cieli è sempre la solita vita monotona ho voluto fare questa scherzo perché mi annoiavo”.

Dopo questa rivelazione Kai rimase incredulo, lo scimmiotto riprese dicendogli: “Anche tu sei figlio di uno dei miei 11 fratelli, sei il figlio del Drago, perché non ti unisci a me, e vendichiamoci su chi non ha creduto in noi e ci ha abbandonati?





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