Breathe

di _Pobluchan_
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“Mi dispiace davvero tanto Yuuri. Non ho mai avuto l'intenzione di ferirti.”

Queste sono state le ultime parole di Vik prima di scomparire.


Yuuri mette piede giù dall'aereo e il profumo delle alpi lo colpisce subito.

“Ohi, ohi, Kotletka! Stai intralciando il traffico”

Con una spallata Yuri lo supera indifferente: almeno qualcuno ha reagito in qualche modo all'abbandono di Vik.

Yuuri striscia i piedi per terra anche quando entra nella sauna. Esausto si lascia cadere su una panca.

“Alla fine ha lasciato anche te, mon petit lapin?”

Chris sta aspettando il giapponese da giorni, vuole vederlo, vuole guardarlo soffrire come ha sofferto lui. Sa che è una cosa crudele, ma, nonostante lui sia sempre gentile e sorridente, Viktor l'ha lasciato con un vuoto incolmabile che si attenua solo attraverso l'odio per Yuuri, il giovane pattinatore che glielo ha portato via.

“Già...”

Yuuri sussurra questa parola con agonia e risentimento: Chris è uno dei tanti motivi per cui i due avevano chiuso definitivamente.

“Viktor è uno spirito libero, nessuno può tenerlo stretto in una gabbia.”

Si gira e lo guarda con odio: Chris non può capire che il suo Vik non si è mai sentito in gabbia, il suo problema è proprio l'eccesso di libertà che lo ha reso incapace di restare in un posto a lungo.

“Viktor non era in gabbia, volava ovunque volesse. Il fatto che non venisse da te non significa niente.”

È una pugnalata al cuore. Chris sa benissimo che è proprio quello il problema: Viktor non l'ha mai cercato dopo la loro “rottura” (che neanche si poteva chiamare così visto che non erano mai stati insieme ufficialmente).

“Mi manca...”

Chris sussurra queste parole piangendo come un bambino.

“Mi manca ad ogni singolo respiro. Ero convinto di essere diventato indispensabile per lui e invece era tutto il contrario. Mi ha scartato e mi ha lasciato a correre con un solo polmone funzionante.”

La rabbia di Yuuri sparisce subito per lasciare spazio alla comprensione. Si avvicina a lui e lo abbraccia cercando di consolarlo e di consolarsi con un po' di calore umano.

“Viktor è così: ti prende tutto l'ossigeno che riesce e quando sei prosciugato si sposta... Passerà Chris, sopravviveremo.”

Chris sa che quelle parole sono vere, ma in quel momento l'unica cosa a cui riesce a credere è il ricordo di quello sguardo azzurro come il cielo.





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