Raziel's Rivals (spin-off di Pokémon Ghost)

di ZarxielZerg
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“Vai, ora!” Esclamò Baldo. Giuls non se lo fece ripetere. L’Hitmonchan e l’Hitmonlee di Kai erano occupati a combattere contro Walrein e Dusclops, Shedinja stava tenendo impegnato Hitmontop, Machamp era intento a combattere con Banette, Primeape e Poliwrath si stavano scontrando con Girafarig e Quagsire.
La ragazza si slanciò in avanti. Primeape riuscì a evitare il colpo di Girafarig e lanciarsi contro di lei, ma il suo Typhlosion si mise in mezzo incassando la Breccia. Giuls sorrise e afferrò saldamente i comandi, mentre i suoi Pokémon le si disponevano intorno per proteggerla.
La ragazza guardò la telecamera che mostrava cos’avevano davanti e sentì le mani tremare osservando il cielo tutto intorno e il mare chilometri sotto di loro. Poi, girò. Il cambiamento improvviso di direzione fece cadere molti dei presenti, inclusi diversi dei suoi Pokémon.
La ragazza invece riuscì a tenersi in piedi, e mentre girava vide in lontananza l’isola dove avrebbe dovuto trovarsi il Parco Lotta. Puntò subito in quella direzione.
“Giuls, abbassati!” Gridò all’improvviso una voce femminile alle sue spalle. La ragazza si gettò di lato di riflesso. Un secondo dopo il Fuocopugno di Hitmonchan le passò appena sopra la testa. La ragazza si girò e vide il Walrein con cui il Pokémon stava combattendo caricare l’avversario, e colpirlo con Palla Gelo. Sfondando nel mentre anche la plancia di comando. Il Pokémon si rialzò scuotendo la testa, e osservò i comandi distrutti.
“Ma cosa… Chi mi ha avvertito?” Si chiese la ragazza, guardandosi intorno. C’erano solo suo padre e Baldo, ma di certo nessuno dei due aveva una voce femminile.
Poi vide Gardevoir, che le sorrideva. Possibile…
Qualunque fosse il suo pensiero non riuscì a completarlo, perché Celestia si piegò di lato. Mentre umani e Pokémon cadevano a terra, Giuls lanciò uno sguardo allo schermo. Che mostrava il mare sinistramente in avvicinamento.
 
Draconix si aggrappò a Charizard un secondo prima che un’ondata di Pokémon e persone cadessero a terra e cominciassero a rotolare. Diversi Pokémon furono richiamati, per non rischiare di schiacciare qualcuno, o perché erano caduti. In ogni caso, per lui e Darken voleva dire un attimo di respiro.
“Draconix, credo sia mio dovere informarti che state precipitando.”
“Fate qualcosa!”
“Con piacere. Cosa?”
Il ragazzo si mise a riflettere, poi annuì “Questa cosa sta ancora volando?”
“Sì, ma i motori del lato destro sono andati. Non riesce a tenersi in equilibrio.”
“Pensi di farcela a tenerla su?”
“Se mi potessi megaevolvere…”
“Non posso.”
“Allora sarà difficile, anche con l’aiuto di Latios.” Disse il drago.
Draconix rifletté, poi riferì tutto a Darken, che intanto si stava rialzando faticosamente. Il ragazzo annuì mentre Peat lo sollevava.
“Ok, allora… Spingerci fino al punto in cui dovremmo atterrare? A quel punto anche se precipitassimo finiremmo più o meno lì. E se ci si aggiungesse Groudon, forse riusciremmo addirittura a entrare correttamente.”
“Ok, capito Rayquaza?”
Il drago annuì “Farò del mio meglio. Ci tengo a far notare però che da quel lato c’è il cannone, e per spingere me lo ritroverei puntato addosso. Spero siate riusciti a metterlo fuori gioco.”
“Beh, la plancia è andata distrutta, non credo possano sparare.” Commentò Latios.
Rayquaza annuì “Immagino abbiate ragione.” E così dicendo si precipitò verso l’isola.
“Troviamo Frak.” Disse Darken.
 
“Allora, spadaccino, come va?”
“Sono incastrato sotto diverse altre persone, ho male al fianco, e un Aegislash potrebbe trapassarmi da un momento all’altro. Bene direi.” Rispose il ragazzo, guardandosi intorno. Aveva diverse reclute del Team Rocket addosso. Si scansò, e improvvisamente sentì una fitta al fianco destro.
Lo guardò e vide un grosso taglio. Si chiese come se lo fosse fatto, poi realizzò che la spada gli era caduta. La vide incastrata in un tubo lì accanto, sporca di rosso. Evidentemente ci era caduto addosso.
‘Ok, non va bene.’ Pensò vedendo la macchia crescere di misura.
“Wow, sei proprio in una brutta situazione.” Commentò Groudon, ridacchiando.
“Ehi, guarda che potrei morire!” Esclamò il ragazzo.
“Lo so.” Rispose il Leggendario “Ma stringi i denti, rialzati e vedi di non piangere come una femminuccia.”
“Bel modo per tirarmi su di morale.”
“Ascoltami bene, i tuoi compagni hanno bisogno di te. Da quel che riesco a capire dal mio legame con Rayquaza, avranno bisogno del mio aiuto per far atterrare quell’isola anziché farla schiantare. Ma se tu muori, io non posso.”
“Perché?”
“Regole dei Leggendari. Non interferire nelle faccende umane. Per nessun motivo, a meno che non sia coinvolto il nostro Prescelto.”
Frak sorrise “Quindi se io muoio te ne andrai mollando tutto, giusto?”
“Già.”
“Sono sorpreso che tu mi voglia vivo allora.” Commentò il ragazzo. Poi si rialzò, tenendosi il fianco, e si guardò intorno. Un attimo dopo Sandslash emerse dalla calca di reclute che si rialzavano e… si lanciò all’attacco.
Frak si scansò di lato, ma Sandslash non mirava a lui. Invece colpì l’Aegislash con Terremoto, sbattendolo a terra. Il Pokémon Acciaio crollò, sconfitto.
Frak sorrise “Sono già due volte che mi salvi la vita.”
Il Pokémon scosse la testa e mostrò tre unghie, abbassando l’altra.
“Ok, tre, showoff.” Borbottò il ragazzo, poi si guardò intorno e scorse Draconix e Darken che gli facevano segno di avvicinarsi “Ok, vediamo di sparire da qui.”
 
Lailah si guardò intorno, poi si allontanò, raggiungendo gli altri che stavano cercando di rompere l’alimentatore del cannone. Ovunque fosse finito il suo avversario quando Celestia si era inclinata, lei non ci teneva a scoprirlo.
‘Fuggi pure, ragazza.’ Pensò quello, a terra, cercando di tirarsi in piedi senza successo ‘Mi vendicherò su Raziel, fosse l’ultima cosa che faccio.’
 
“Perché non si rompe?!” Esclamò Brendon. Swampert, Blaziken e Sceptile stavano colpendo il contenitore di energia draconica con tutte le loro forze, ma il macchinario non accennava neanche ad incrinarsi.
“Non lo so ma fa in fretta.” Disse Alberta, mentre lei, Valentina e Tolomeo combattevano contro il grosso degli avversari. Sfortunatamente, non molti di quelli che avevano intorno erano caduti, anche se almeno Brendon era riuscito a raggiungere il contenitore. Il ragazzo fissò Metagross, Salamence e Milotic che bombardavano di colpi il cannone senza neanche scalfirlo e si portò le mani tra i capelli.
“Forse però, con la plancia distrutta…”
“Forse non può più sparare, stai pensando questo, vero?” Chiese la ragazza sull’Altaria. Poi guardò verso gli schermi. Alcuni erano caduti, ma diversi mostravano Rayquaza e un puntino più piccolo, forse Latios, intenti a spingere la nave “Mi spiace deluderti.” E così dicendo estrasse un telecomando “Abbiamo provveduto a fare in modo che possa sparare anche a distanza.”
E premette il bottone. La luce aumentò mentre il cannone si illuminava di viola. E Rayquaza era esattamente davanti alla bocca di fuoco.
Alberta ebbe un’idea. Senza rifletterci, si lanciò nel passaggio in cui entravano i draghi per caricare la sfera insieme ai suoi Pokémon. Lanciarono un colpo verso l’alto. “Alberta, no!” Gridò Brendon. Poi ci furono due esplosioni.
 
Draconix gridò per avvertire il Leggendario. Ad onor del vero, Rayquaza riuscì anche a spostarsi un po’. Non abbastanza da evitare tutto il colpo però, pur più debole dato che il cannone aveva interrotto la propria carica a metà grazie ad Alberta. Il Drago fu sfiorato al fianco, lanciò un ruggito e cominciò a precipitare nel mare sottostante.
 
“Ahahahah.” Rise Kai, rialzandosi “Ottimo lavoro, Sumyo. Questo ci farà guadagnare punti con…” Iniziò, ma subito dopo gli arrivò un pugno in faccia. Darken, che gli stava passando di fianco, lo aveva centrato in pieno volto.
“Maledetti…” Disse. Dietro di lui, Draconix era paralizzato a fissare il Drago che si contorceva nell’acqua, ripreso dalle telecamere Ariados.
Poi videro qualcos’altro.
Prima di tutto, un MegaSalamence atterrare vicino al Drago e lanciare ruggiti. Seguendone le indicazioni, il Drago si aggrappò allo scoglio. Era ancora vivo, anche se la parte destra del suo corpo era coperta di ferite. Sembrava si fosse gettato in un mucchio di vetro. Draconix fu sicuro di vedere una ragazza col mantello accanto a lui. Poi, più in lontananza, altre sei figure che si avvicinavano.
Senza pensare, Draconix si precipitò fuori, passando oltre Dragozard.
Questi fissò Kyoku e indicò lo schermo “Era questo che volevi, Kyoku?”
“Je… Je… Je ne sais p…”
“LO SAI INVECE!” Esclamò il ragazzo.
“Ritirata!” Gridò in quel momento Kai, appena ebbe messo abbastanza spazio tra lui e Darken “Ritirata! Arrivano i Superquattro, Rocco ed Adriano sono qui!”
Quel grido generò un fuggi fuggi. Le reclute si diedero alla fuga scomposta, e Kyoku per non farsi investire dovette mettersi a correre a propria volta. Dragozard invece balzò su Charizard e si sollevò.
“CI RIVEDREMO, DRAGOZARD!” Gridò la ragazza. Poi scomparve, mentre le reclute e i vari comandanti si davano alla fuga nel tunnel.
 
Nell’ora seguente, i Superquattro e i due ex-Campioni presero il posto di Rayquaza. Con l’aiuto di Latios, di un Megasalamence e di diversi Pokémon a nolo mandati da Savino riuscirono a spingere l’isola sopra alla sua vecchia posizione e la incastrarono al suo posto, aiutati da Groudon.
Il bilancio fu di quarantotto membri del Team Rocket catturati e un centinaio di Pokémon liberati. Nessuno degli alti ranghi era stato catturato, nessuno dei loro Pokémon liberati. L’intero incidente lasciò il Parco Lotta disastrato.
Le conseguenze dello scontro però furono molto più gravi.




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