L'amore è come un biberon

di kamy
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Prompt: blu.
Scritta sentendo:
https://www.youtube.com/watch?v=I89JuVuhi1k.



Cap.23 Primi passi

“Certo che questo matrimonio sta durando parecchio. I miei parenti potrebbero quasi rimanere sorpresi a vedermelo sciogliere” disse Itachi. Era accomodato in poltrona e tendeva le mani vero Sasuke.

Sakura era in piedi accanto a Itachi, si abbassò e gli tolse una macchia di omogeneizzato dalla guancia con un fazzoletto.

< Sarà anche un bravo cuoco, ma tra pannolini e omogeneizzati non ci sa proprio fare > pensò.

“Vado a vedere se il biberon è pronto” disse la giovane.

“Diciamo che ormai è una cosa che va oltre il rapporto di lavoro” disse Itachi. S’indicò un paio di volte con entrambe le mani, Sasuke negò con il capo.

“Penso che ormai anche Sasuke si sia affezionato” disse Sakura. Si diresse verso la stanza accanto.

Itachi la seguì con lo sguardo, voltandosi nella sua direzione.

“E siamo diventati amici” disse. Le iridi verde smeraldo di Sakura brillarono.

“Sarà che non ne abbiamo altri di amici” rispose la giovane, tornando con il biberon.

“Vero” rispose Itachi. Socchiuse gli occhi e ridacchiò.

La giovane porse il biberon al giovane uomo, che lo prese. Accavallò le gambe e mosse il biberon avanti e indietro, socchiudendo gli occhi.

“Avanti, fratellino. Ora ti conviene venire da me” disse con voce atona.

Sasuke sporse il labbro inferiore e si diede la spinta, da seduto, si mise a gattoni.

“Su Sasuke, vieni qui. Vieni” disse gentilmente Sakura.

Il piccolo la guardò, piegò di lato il capo e passò lo sguardo sul fratello. Gattonò fino a lui e alzò le mani, cercando di togliergli dalla mano il biberon.

“Preferisce il cibo al contatto umano. C’è da dire, che sa cosa vuole e segue le sue priorità” disse Itachi. Si piegò in avanti e lo prese in braccio.

“Secondo me, semplicemente vuole stare con te e farsi imboccare. È un po’ pigro, ma sarà perché qualcuno lo sta viziando” disse Sakura, appoggiando le mani sui fianchi.

Itachi porse il biberon al piccolo che se lo mise in bocca, succhiando avidamente.

“Gli faccio avere quello che merita. Non si tratta di viziarlo” ribatté.

Sakura sospirò e negò con il capo.

“Sei più capriccioso di lui. Adesso che ha un pigiamino blu e non uno marrone sarai soddisfatto” disse.

“Il blu si addice ai suoi colori. Ed inoltre è della stoffa che avevi detto tu, perciò non gli irriterà la pelle. Ce l’ha delicata” ribatté Itachi con tono altero.

Sasuke scalciò un paio di volte e si sporse verso il pavimento, continuando a tenere il biberon con entrambe le mani.

“Vuole essere rimesso sul pavimento” fece notare Sakura.

Itachi annuì e appoggiò il fratellino per terra, il piccolo svuotò il biberon e lo mise a terra. Si diede la spinta e si alzò in piedi.

Itachi sgranò gli occhi, ispessendo i segni sul suo viso e impallidì.

“Cammina” esalò con voce bassa.

“È bellissimo! Hai una macchina fotografica? Dobbiamo immortalare in questo momento” disse Sakura, eccitata.

Itachi annuì e indicò la scrivania, Sakura corse in quella direzione.

Il bambino afferrò la gamba del maggiore con entrambe le mani.

“Cosa c’è, piccolo?” domandò Itachi. Sasuke lo morse con forza. Itachi ingoiò un gemito di sofferenza e a Sasuke iniziò a spuntare un dentino da latte.

Sakura li raggiunse e fece una foto ad entrambi.

< Ora anche la faccia di Itachi è blu > pensò.

 





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