CAPITOLO
13
Crowley
sistema la mappa di Los Angeles sul pavimento.
-
Sei
sicuro che questa roba funzioni? - chiede
Dean osservando i preparativi poco convinto.
Il
demone lo guarda di traverso - Come
prego?
Lucifer
osserva il cagnolino e sorseggia il whisky.
-Tranquilli...è
magia di sangue di New Orleans. - rassicura
distratto al cacciatore. La vicenda al distretto lo sta ancora
perseguitando, l’aver manipolato la memoria di quelle persone
lo disturba.
Crowley,
soddisfatto, prende il coltello premendosi la lama contro il palmo fino
a inciderlo in profondità. Prima che il sangue inizi a
colare sulla mappa recupera la piuma che Dean gli tende e che
s’impregna del liquido caldo. Sulla carta si forma una
piccola pozza rossa che prende vita strisciando senza lasciare traccia
non appena finisce di mormorare qualcosa in una lingua sconosciuta.
Quando
si ferma il sangue è raggrumato alla periferia della
città, in una strada immersa nella zona industriale, sulla
Roadrunner Loop Trail. Crowley lascia che la mano guarisca e guarda con
disgusto quell’impiastricciamento rosso che stringe in mano.
-
Piantala di fare lo schizzinoso! - lo
punzecchia Dean divertito dall’espressione schifata del
demone che si gira guardandolo male.
-
Ti devo ricordare le scene che hai fatto questa notte per un
po’ di sangue?
Il
sorriso imbecille scompare dalla faccia di Dean che per non diventare
bordeaux si schiarisce la gola e cambia argomento. -
Quindi ora che si fa? Lo andiamo a prendere?
Sam
fissa il fratello con sguardo inquisitorio, ma preferisce non indagare
sulla frase di Crowley.
-Quello
che sappiamo è che lì, in Roadrunner
Loop Trail, da qualche parte ci sono le ali. Io dico di andare in
avanscoperta, scovarle e preparare delle trappole per catturare il
nephilim. - dice
pratico fissando Cass e Lucifer. - Non
lo uccideremo, ma non possiamo lasciarlo andare via così.
Voglio fargli delle domande, e se riusciamo renderlo inoffensivo.
Il
Diavolo guarda Sam apprezzando lo sforzo che sta facendo. Certo non
sono pronti per farsi una scopata insieme, ma è
già qualcosa il fatto che non lo guarda più con
odio.
-
Si,
anche io vorrei sapere chi sia quel nephilim e perché sia
venuto qui dal futuro. Diciamocelo, i viaggi temporali non sono poi
così frequenti al di fuori dell’ambiente angelico
e demoniaco, voglio sapere chi l’ha mandato qui e
perchè.
-0-
Quando
gli altri lo raggiungono, Crowley li sta aspettando sul bordo della
strada seduto su di un tronco tagliato di uno di quegli
alberelli rinsecchiti che crescono nel paesaggio brullo.
Il
primo a parlare è Castiel che osserva l’ambiente
intorno a loro.
-Le
hai trovate? Non sento la presenza del nephilim…
L’angelo
gli si avvicina con quel vestito da damerino e per un secondo gli passa
di nuovo per la mente quanto sarebbe facile spedirli a cercare nella
grotta sbagliata.
Annuisce.
-
Il Mezzosangue non è qui.
Lucifer
lo osserva avvicinandosi lentamente, una mano nella tasca dei pantaloni
e l’altra intento a reggere una sigaretta.
-Vuoi
dire che non ti è venuta voglia di scappare con le mie ali?
Davvero? - dice
con un sorrisino sardonico.
Crowley
per tutta risposta si alza e gli va incontro senza distogliere lo
sguardo dagli occhi del Diavolo. Gli prende la sigaretta dalle dita e
voltandosi tira una lunga boccata. -
Da questa parte. -
risponde incamminandosi.
Lucifer
lo segue ridendo deliziato, per nulla colpito dalla sfacciataggine del
piccolo burocrate. In fondo gli piace. Sam guarda il fratello e, nella
comodità dei loro abiti usuali, si sistema meglio il borsone
con le armi e le trappole mettendosi in coda. Dean scuote la testa
perplesso da quel siparietto e iniziando a dubitare che sia stata una
buona idea mandare Crowley in avanscoperta, quella storia potrebbe
anche essere una trappola in fondo. Il dubbio aumenta quando arrivano
all’imboccatura di una grotta scavata nella roccia carsica.
Nel buio che lo acceca potrebbe esserci nascosto di tutto, compreso un
plotone di demoni pronto a fargli la pelle.
-
Sammy,
le torce - dice
rivolto al fratello con un’occhiata che spera esprima tutta
la sua perplessità. Il fratello, con un cenno
d’assenso, prende due torce dalla borsa e ne porge una a
Dean. Nemmeno lui si sente al sicuro.
-Sono
vicine, le sento - li
informa il Diavolo con una punta di agitazione nella voce.
-
Andiamo
prima noi - si
fa avanti Dean con la torcia accesa in una mano e nell’altra
la pistola lanciando un’occhiata di traverso al demone
seguito dal fratello.
L’ingresso
della grotta è stretto ma si apre quasi subito su di una
sala piuttosto ampia e sul fondo la torcia di Dean incontra uno spesso
panno scuro che copre l’intera parete. Dean si avvicina fino
a tirare il panno che cade rivelando le ali appese alla meno peggio
agli spuntoni di roccia.
-Oh
andiamo! Ma tu guarda...povere ali mie, ma cosa vi hanno fatto? - Lucifer
si precipita verso le sue ali indignato toccandole con affetto. - Povere
piccole, papà è qui!
-
E tu saresti il Diavolo? -
chiede ironico Crowley guardandolo mentre abbraccia le sue piume.
-Vuoi
la prova, cagnolino? - gli
risponde Lucifer con una voce che non ha più nulla del
preoccupato proprietario di quelle appendici. I suoi occhi hanno una
luce pericolosa. -Sono
decisamente incazzato! Guarda! Le mie piume...sono tutte in disordine!
- finisce
per ruggire.
-Va
bene - interviene
infastidito Sam, -vediamo
di sbrigarci e prepariamo le trappole. Lucifer, allontanati dalle ali.
Dean, ricoprile. - pratico
come sempre, l’uomo comincia ad estrarre dal borsone le giare
di olio sacro e la polvere rituale per disegnare la trappola angelica.
Lucifer gli scocca uno sguardo offeso, ok questa nuova situazione di
sopportazione, ma addirittura dargli ordini…
-Dean!
- Castiel
si gira all’improvviso verso l’apertura della
grotta teso e allarmato mentre il cacciatore torna ad alzare la pistola
verso Crowley pronto ad affrontare l’intero Inferno. Il
demone non se n’è nemmeno accorto
perché gli volta la schiena fissando la luce con la lama
angelica in mano. Lucifer si tende pronto allo scontro pure lui, dritto
e saldo sulle gambe.
-
Che
cazzo hai fatto, Crowley? -
esclama Dean facendo voltare il demone - dammi
una buona ragione per non ammazzarti ora.
-
Ma… - il
demone è senza parole.
-Arriva!
E non è solo…- la
voce profonda e minacciosa di Castiel riporta la mente di Dean
all’apertura della grotta ma non si decide ad abbassare
l’arma.
-
Il nephilim, coglione! -
esclama Crowley riprendendosi e sentendo l’incazzatura salire
davanti all’ottusità del cacciatore.
-Merda!
- esclama
Sam. È troppo tardi per le trappole. Afferra la pistola e
con l’altra mano cerca nel borsone il loro asso nella manica.
Certo, usare il generatore di impulsi iperbolico non è
pratico tenendo conto di tutti gli altri alleati soprannaturali. Se per
sbaglio colpisse questo Lucifero con un corpo materiale, cosa
succederebbe? E se Cass si trovasse nella traiettoria del raggio? -Tenetevi
lontani dal nephilim, lasciatelo a me! - esclama
per sicurezza.
Tutto
ad un tratto l’entrata si oscura e una decina di umani fanno
irruzione nella grotta, tutti portano l’inconfondibile segno
della maledizione della ferocia, l’impetus
bestialis: occhi
iniettati di sangue ed emorragia dagli stessi. Come delle furie si
gettano contro i profanatori del rifugio del loro padrone.
Dean
sposta di appena un millimetro la canna della pistola e un proiettile
sibila accanto all’orecchio di Crowley prima di piantarsi nel
cranio del primo malcapitato. Il demone si gira di scatto, la lama
angelica nella mano mentre Lucifer, terrificante nella sua ferocia, si
è già gettato nella mischia certo nella sua
arroganza angelica. Con poche ma efficaci mosse due dei corpi maledetti
sono già a terra in evidente difficoltà. Castiel,
subito dietro al fratello, a colpo sicuro affonda la sua lama angelica
nei petti di coloro che sono a terra. Sam cerca con lo sguardo il
nephilim ma non lo trova.
-
Dov’è?
-urla
al fratello. Nella penombra e con la confusione non è sicuro
di non esserselo fatto scappare.
Dean
è alle prese con un corpo a corpo e anche potendo non
saprebbe cosa rispondere al fratello. Un uomo sulla quarantina, capelli
scuri brizzolati e vestito da impiegato lo ha atterrato e cerca di
strangolarlo. Le sue mani sono tenaglie sul collo dell’uomo
che si sforza nel tentativo disperato di recuperare la pistola a pochi
centimetri dalla mano. Vedendo il fratello in difficoltà,
Sam prende la mira con la pistola sparando un proiettile che si infila
nella spalla dell’assalitore, quel tanto che basta per
allentare la presa sul collo di Dean che riesce a sopraffarlo
recuperando l’arma e piantandogli un proiettile nel petto.
Approfittando
della mischia, lento e implacabile, il loro nephilim avanza
bisbigliando una qualche sorta di incantesimo. Un attimo dopo una
nuvola nera si avvolge intorno ai due angeli impedendo loro ogni
movimento. Crowley estrae la lama dall’ultimo cadavere con un
movimento secco appena in tempo prima che una forza lo schiacci contro
la roccia bloccandogli ogni movimento.
Dean
si lancia contro Samael sparando a vuoto proiettili che sembrano
perdersi nell’aria.
-
Sammy! - urla
un momento prima di venire sbattuto per terra e rotolare privo di
sensi.
Sam,
approfittando del fatto che il nephilim è occupato con gli
altri suoi compagni, è pronto in posizione e dopo pochi
secondi ha già attivato il generatore di impulsi iperbolico.
La concentrazione necessaria non è eccessiva quanto invece
l’impiego di energie fisiche. Un fascio di luce dorata si
dirige contro il nephilim che, incredibilmente, riesce a contrastarlo,
ma questo basta a distrarlo dal mantenere i precedenti incantesimi
liberando i due angeli e il demone dalle loro costrizioni. Per un
attimo Samael si blocca immobile, l’espressione tesa in una
smorfia di sorpresa e dolore mentre una lama angelica gli lacera la
schiena.
Improvvisamente,
la resistenza avvertita da Sam cessa di essere e può
liberare il fascio di energia.
-
Crowley,
spostati! - fa
appena in tempo a gridare prima che l’arma colpisca Samael.
L’avviso
di Sam però arriva tardi, dove prima c’era il
demone ora c’è il nulla: Castiel si è
già gettato sul suo compagno di indagini allontanandolo dal
pericolo.
Samael
si accascia a terra ferito e impotente mentre Sam si appoggia alla
roccia per non cadere a sua volta, sfinito dall’utilizzo del
generatore.
Per
fortuna non ha distrutto il nephilim, l’esito
dell’utilizzo di quell’aggeggio su di qualcosa che
non sia totalmente angelo o demoniaco non è
sicuro…
Dean
gli lancia uno sguardo preoccupato, ha fatto appena in tempo a vedere
Cass rotolare addosso a Crowley e nella confusione per un momento ha
creduto che stessero lottando. Si sarebbe lanciato in aiuto
dell’angelo ma una fitta di dolore alla gamba sinistra gli ha
dato il tempo di capire la situazione e il sollievo ha fatto passare in
secondo piano ogni altra considerazione. Ciò non di meno,
riesce a trovare la lucidità per trascinarsi fino al borsone
e recuperare le manette ricoperte di simboli magici.
Con
uno sguardo d’intesa a Lucifer gliele lancia prima di
lasciarsi cadere a terra. Deve aver preso una botta piuttosto forte
perché la schiena gli va in pezzi ogni volta che respira.
Il
Diavolo prende al volo le manette e, nell’avvicinarsi al
nephilim, non può fare a meno di sentire una piacevole
sensazione di complicità e di appartenenza, quella lotta
è stata davvero corroborante. Senza troppi complimenti
afferra le braccia di Samael portandogliele sulla schiena ferita e
ammanettandolo. Il nephilim emette appena un gemito di dolore e un
attimo dopo anche Castiel è vicino al fratello con ancora la
spada angelica in mano.
-Non
è niente rispetto a quello che ti meriteresti, stupida
creatura! Ringrazia che non ti strappi la spina dorsale e la usi per
picchiartici a morte! - ruggisce
compiaciuto.
Nel
frattempo Sam si è trascinato al fianco del fratello. -Dean...tutto
bene?
Dean
annuisce anche se il dolore lo obbliga a deglutire per ricacciare
indietro le lacrime. -
Cass! -
riesce a chiamare riempiendo i polmoni con uno sforzo.
-Cass!
- gli
fa eco il fratello con più voce allarmato per il pallore
dell’uomo, ma un attimo dopo ad arrivare è il
demone che si piega sull’umano tastandolo in cerca della
ferita.
Dean
urla quando il demone trova la frattura nella coscia ma è
molto peggio quando arriva alle costole.
-
Uhu…
- borbotta
il demone -
sei messo male, scoiattolo - poi
voltandosi verso i due fratelli - datti
una mossa, pettirosso! Prima che alla scimmietta collassino i
polmoni…
Castiel
ha ancora una mano sulla schiena del nephilim ormai guarito quando
sente i Winchester chiamarlo e la diagnosi del demone. -Dean!
- in
un attimo l’angelo è al fianco del suo amico e
comincia a occuparsi di lui con premura. -scusami
Dean, sono qui adesso.
Non
appena sente l’angelo accanto a sé il dolore si
allenta. Si sforza di riaprire gli occhi per incontrare lo sguardo
rassicurante dell’amico.
Anche
Lucifer si avvicina a loro trascinando Samael per i capelli.
-Come
sta? - chiede
a Crowley cercando di dissimulare la preoccupazione nella voce.
Il
demone è in piedi accanto al Diavolo e guarda il pennuto
accovacciato dove un momento prima c’era lui. Si stringe
nelle spalle - Tante
scene per una botta...
Lucifer
lo guarda di traverso con solo un velo di disapprovazione.
-Sei
un idiota, lo sai? Un vero, piccolo, triste idiota. - dice
abbassando la voce.
Crowley
lo guarda perplesso, poi borbotta tra i denti - Baciami
il culo, rammollito.
-Succhiamelo,
cagnolino. -
controbatte Lucifer facendo l’occhiolino al demone.
-
Magari più tardi.
Angolino delle autrici
Siamo finalemtne giunti allo scontro con il
nephilim, uno scontro che ha lasciato morti e feriti sul campo, ma
nessun problema se si ha a disposizione un angioletto come Castiel
:D
Come andrà a finire, adesso, con
Samael? Chi è in realtà?
Lo scopriremo presto!
Leggeteci e recensite, recensite e recensite!
Astral e OcaPenna
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