To the bones

di MomoChan_Ireth
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Desiderio. Può sbocciare in un istante, senza rendersi conto, nell'immaginabile. Può nascere in un gesto, in un sorriso o in uno sguardo. Invade la mente e il corpo, corrode la carne fino alle ossa, sussurra parole dolci, suadenti, calde, folli. Il più delle volte non ha senso e tanto meno ragione, ma nonostante ciò, accade. Dalla dolcezza di quei pensieri, l'amarezza soccombe la bocca. Le labbra, se prima rosee e umide, si seccano, desiderose di passione. Il cuore batte forte di fronte a quelle immagini infauste, che scorrono veloci nella mente. Immagini bramate, ambigue e seducenti. Improvvisamente, la lucidità della ragione abbaglia. Grida che è tutto uno sbaglio, malsano, diabolico. Essere cresciuti in una società dove certi canoni di pensiero e certe azioni sono inaccettabili e incomprese, blocca. Ma la sensazione di quel calore provato poco prima, la percezione di completezza, dove la voragine nel petto aveva finalmente compreso come essere colmata, quel pensiero così avvolgente, non possono essere sbagliati. Ma la società ha vinto anche questa volta, e tutto questo è errato. La convenzione di ciò, allude di essere libero da certe riflessioni e sensazioni. Ma alla fine, il disperato bisogno di ritrovare quegli attimi di benessere, prende il sopravvento. Il semplice brio si è mutato in necessità. Una necessità incompresa e ingannatrice. Inaccettabile. Eppure, così seducente. Malvagia è l'idea che quei sogni di passione possono diventare realtà. Così le notti si fanno insonni e il desiderio cresce. E la carne si consuma, fino alle ossa. Perché adesso è solo un'utopia. Un'utopia che può diventare realtà.




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