Non fratelli, molto di più

di karter
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11.



Una ragazza dai lunghi capelli biondi sorseggiava tranquillamente la sua cola, osservando distrattamente l'orologio che portava al polso.
Erano le sedici e tredici minuti.
Suo fratello era decisamente in ritardo.
Prese un altro sorso dal suo drink iniziando a scrivere un sms a Ryo per incitarlo a muoversi.
Tutti coloro che la conoscevano sapevano quanto odiasse aspettare.
-Hey bambolina!- la chiamò un ragazzo dai corti capelli mori accostandosi al marciapiede vicino a lei -Cosa ci fa una così bella ragazza tutta sola?- aggiunse mostrando un ghigno malizioso sul volto.
Yuki, però, non gli diede corda continuando a bere la sua cola che iniziava a scaldarsi.
Non aveva nessuna intenzione di ritrovarsi un ennesimo idiota alle calcagna.
-Bambolina!- la chiamò ancora una volta il tipo scendendo dalla moto e avvicinandosi al tavolino dov'era seduta la ragazza -Sto parlando con te!- aggiunse strattonandole un braccio e facendole cadere il bicchiere a terra.
Yuki osservò sbalordita i resti del bicchiere. Come aveva osato quel troglodita versare la sua bibita?
-Come hai osato?- sibilò la ragazza puntando i suoi occhi di ghiaccio in quelli del ragazzo che rimase sorpreso.
Non aveva mai visto degli occhi come quelli che ora lo guardavano con disprezzo.
-Scusa il ritardo Yuki...- urlò Ryo correndo verso la sorella con un sorriso felicissimo sul volto rimanendo sorpreso di vedere la bionda fulminare con lo sguardo un ragazzo moro che la fissava sorpreso -Che succede?- chiese in tono duro guardando con astio l'interlocutore di sua sorella.
Se si era permesso di sfiorarla anche solo con un dito l'avrebbe pagata cara, era una promessa la sua.
-Andiamo via Ryo!- rispose la sorella dando le spalle al ragazzo -Tanto il conto lo paga il nostro "amico" qui- aggiunse inacamminandosi assieme al fratello che la guardava senza capire.
Quando ci si metteva Yuki era davvero incomprensibile e nemmeno lui riusciva a capirla.
-Allora...- iniziò la bionda sentendo lo sguardo del fratello sulla pelle -Come mai così in ritardo?-
Ryo la guardò qualche secondo prima di sorridere come mai aveva fatto in vita sua e tirare fuori il portafogli sotto lo sguardo curioso della gemella.
Che diavolo combinava?
-Guarda un po' qua- le disse porgendole ciò che lo rendeva tanto orgoglioso.
Yuki lo osservò per qualche secondo scettica prima di riconoscere quel tesserino che suo fratello le mostrava e lanciarglisi letteralmente addosso.
-Auguriiii- gli disse orgogliosa dandogli un bacio sulla guancia e imbarazzandolo.
Non era più abituato a quegli slanci d'affetto da parte della ragazza.
-Sono orgogliosa di te, finalmente sei riuscito a prendere la tua agognata patente!- aggiunse sorridendo di uno di quei sorrisi che dedicava solo al suo Ryo.
E il corvino non poté che essere più felice.
Finalmente entrambi erano sempre più vicini ai loro sogni e presto li avrebbero realizzati, assieme!

 





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