“Questo quadro rappresenta due innamorati, è la fotografia di un momento: si guardano negli occhi e tutto basta, non hanno bisogno di sapere altro.”
La spiegazione uscì quasi sussurrata dall’insegnante, che contemplava il dipinto come la prima volta. I suoi allievi erano attorno a lei, matite e penne alla mano, pronti ad annotare ogni cosa dicesse.
Quanti di loro erano davvero interessati? Non le importava molto in quel momento, era davanti a quell’opera e tanto bastava; ogni volta risvegliava in lei ricordi e sentimenti che la facevano sorridere nostalgica.
“Chi erano?” la domanda arrivò da un ragazzo, che la fissava pronto ad apprendere.
“I loro nomi sono sconosciuti. Non è importante chi sono, quanto cosa o chi rappresentano: l’amore taciuto. Si guardano e pensiamo che la loro vita sia stata piena del loro amore, ma se non avessero mai avuto il coraggio di confessarselo? Si amano reciprocamente, in maniera segreta. Rappresentano gli uomini, la loro paura dell’amore e la forza di questo che non riesce a nascondersi.”
Le parole le uscirono scandite, con delle pause, ma senza interruzioni.
“E’ triste. Perché non se lo sono detto? Perché non hanno confessato i loro sentimenti?” molti annuirono attorno alla ragazza che aveva appena parlato.
Con un sospiro e un accenno di sorriso l’insegnante le rispose “Tu confesseresti i tuoi sentimenti senza però sapere se l’altro ricambia? Ti esporresti a tanto, gli daresti così tanto potere?” La ragazza scosse il capo e sembrò capire.
“Prendete esempio da questo dipinto: potete continuare ad osservarvi e vivere l’amore nella vostra testa, oppure farvi coraggio e guardarvi sapendo quello che condividete.”
“Lei cos’ha scelto?”
“Di essere sincera, ho trovato la persona giusta e mi son fatta coraggio. Adesso posso guardare questo quadro e vederlo in maniera diversa, è questa la sua forza: tutto dipende da noi.” |