La runa dal cuore spezzato

di Tequila_Ev
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Questo aveva pensato il piccolo Jace quando si era Avvertiva una leggera aria contro il viso, mentre con le dita sfiorava il pianoforte antico del grande salone vuoto. Dall'oscurità che penetrava dalla finestra socchiusa, non potevano essere che le 4 del mattino. Jace si trovava lì, solo, ad osservare le sue dita che si muovevano come per magia sulla lunga tastiera bianca.

''Non riuscirò mai a suonare come mio padre vuole''

Questo aveva pensato il piccolo Jace quando si era trovato per la prima volta davanti ad un pianoforte simile a quello. Com'era stupida quell'ansia che il bambino aveva avuto nei confronti del padre. Non aveva mai avuto paura della punizione, che sarebbe avvenuta sicuramente dopo qualcosa di sbagliato, ma quella di deludere suo padre. Era questa la sua paura, il dolore fisico se ne sarebbe andato, guarito con qualche runa da niente, ma non poteva sopportare lo sguardo del padre davanti a lui.
Era ironico come Jace avesse passato tutta la sua giovinezza cercando di rendere suo padre fiero, anche quando l'aveva lasciato dai Lightwood, con qualche ricordo, una spada e una promessa di ritorno.

“Il bacio che li libererà sarà quello che più desideri”

Quelle erano state le esatte parole della Regina Seelie. In quel momento la stretta ferrea dei vitis veritas sembrava che neanche ci fosse. Gli occhi di Clary, sembravano capire quale fosse la verità. Sapeva di amarlo, come lui non aveva mai smesso di fare. Il bacio di Simon, non era quello che Clary desiderava fino in fondo, e la regina l’aveva aiutata a capire quello che lei negava a sé stessa da molto tempo. Ogni volta che Jace ripensava a quel bacio, in cui aveva messo tutto, tutto l’amore che aveva represso da mesi e mesi, l’odio che aveva provato quando lei stava con quel succhiasangue, il fastidio che aveva provato quando vedeva lo sguardo di Simon rivolto verso Clary, la SUA Clary. Non aveva intenzione di mettersi tra Simon e Clary, ma non poteva più reprimere i suoi sentimenti. Non ci pensò due volte, si alzò dallo sgabello per dirigersi nella camera di Clary.
Sapeva fin troppo bene dove fosse la sua camera, appena dopo la propria. Era lì, davanti la porta di legno, molto antica, completamente immobile. Bussò alla porta, bloccandosi subito dopo "Cosa ho fatto? Sono le 4 e mezza del mattino" La porta si aprì dopo pochi secondi, e lei era lì.
-Clary, dobbiamo parlare- disse il ragazzo notando le occhiaie scure sotto gli occhi della ragazza.
-Non mi va Jace, non sono pronta per adesso- disse Clary scuotendo la testa, la porta si stava per chiudere ma Jace non l'avrebbe permesso. Bloccò la porta con la mano con estrema facilità, entrando nella stanza.
-Non posso Clary, non riesco più a sopportare questa situazione. Non riesco a smettere di pensare a te- disse il ragazzo, forse fin troppo onesto. Iniziò a camminare su e giù per la stanza, non potendo stare fermo. -Non posso più proibirmi di provare ciò che provo-
-Jace..- disse la ragazza con un velo lucido negli occhi.
-Io ti amo, Clary. Come non ho mai amato nessuno. Sono cresciuto con l'idea che l'amore distrugge le persone, che le cambia e che non c'era via di scampo se non evitarlo.-
Iniziò il ragazzo cercando di rimanere immobile davanti a lei,
-e voglio che tu..- le parole di Jace si bloccarono a metà, Clary aveva poggiato il palmo della mano sulla bocca dello shadowhunter.
-Partirò questa mattina, al sorgere del sole- le parole di Clary spezzarono il fiato al ragazzo.
-Mi trasferirò all'istituto di Londra.-







 

 


Angolo Autrice! Come si vede, la FF sarà incentrata di Jace Herondale, ma non sarà l'unico protagonista. È la prima FF su Shadowhuter, spero vi piaccia. Fatemi sapere!





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