Me and you (NearXMello)

di Valetiamo12
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Qualche giorno dopo il caso venne concluso ufficialmente e Near poté iniziarne uno nuovo. Questo era molto particolare e aveva un numero di morti abbastanza alto. Sembrava che un paio di mesi prima fosse iniziato uno spirale di numerosi omicidi, nella zona di Tokyo e dintorni, di uomini legati in qualche modo alla mafia giapponese. Visto che molti corpi non erano stati ritrovati si supponeva che fossero ancora vivi. Near si soffermò ancora un'po a controllare i monitor cercando informazioni sulle vittime, sulle notizie ecc... Quel caso gli metteva una strana ansia addosso, dopo aver letto "mafia" non poteva che pensare a Mello e restare tranquillo era impossibile infatti sentiva che i sintomi stavano tornando. Nei mesi precedenti aveva sofferto di ansia, attacchi di panico, insonnia, mal di testa, vomito, alcune volte si svegliava urlando nel sonno e sinceramente non ce la faceva più, si sentiva male ogni volta che succedeva qualcosa del genere. Dopo alcune settimane passate a riposo e con l'utilizzo di medicinali si era ripreso ma era rimasto indietro con i casi quindi cercava di lavorare il più possibile. Scosse la testa per non perdersi nei ricordi e tornò a lavoro. Dopo un paio di ore circa si alzò sentendo il telefono squillare. «Si?» ‹Near?Sei tu?› domando titubante Halle «Certo che sono io...che domande...» ‹Scusa hai una voce più profonda del solito,stai prendendo le medicine?› «Non continuare con sta storia dimmi perché hai chiamato, sono occupato e non posso perdere minuti importanti» rispose secco alzando di poco la voce. ‹Scusa comunque oggi io, Gevanni e forse Anthony verremo da te per lavorare› «A che ora?» rispose diretto Near ‹Per le sei va b- › venne interrotta «Troppo tardi, venite dopo pranzo» ‹Va bene, a dopo› Chiuse la telefonata subito dopo, senza salutare la sua compagna e decise di andare ad organizzare tutte le informazioni che aveva raccolto fino a quel momento poi avrebbe pranzato e avrebbe iniziato a lavorare da solo e cercare di formulare altre ipotesi, oltre le quattro che aveva già. Alle tre meno dieci suonò il campanello e Near aprì ai suoi colleghi. ‹Eccoci› disse Anthony entrando ‹Buon pomeriggio› salutò Gevanni. ‹Ciao› pronunciò Halle «Entrate e seguitemi» disse Near. Quel pomeriggio era particolarmente irritato dalla presenza di più persone in casa sua anche se era abituato a lavorare con loro si sentiva più a suo agio in ufficio. Entrati nella sala monitor Halle aprì subito la finestra facendo cadere il castello di carte che Near aveva costruito prima del loro arrivo. Stessa cosa successe per il castello di dadi vicino alla sedia. ‹Oh scusa› disse Halle riferita sia alle carte per terra che ai dadi «Non sei qui per scusarti, siediti e iniziamo» Dopo 8 ore di lavoro e due piccole pause, il gruppo decise di interrompere il lavoro e ognuno tornò a casa ‹Prendi le medicine› fu l'ultima frase che Halle rivolse a Near che subito dopo chiuse la porta. Tornò nella sala e raccolse le carte e i dadi riponendoli nelle loro scatole. Si avvicinò alla finestra e la chiuse violententemente, frustrato. Decise di prendere un puzzle e giocare fino all'ora successiva e fu proprio grazie a questo che riuscì a capire qual'era il pezzo mancante nel caso. Angolo autrice❤ Vi è piaciuto il capitolo? Tranquilli/e fra un po ne succederanno delle belle ma non vi spoilero nulla. Un ultima cosa {cercherò di spiegarla senza fare spoiler}: nei capitoli successivi se vedrete qualcosa che non è in linea con l'anime {intendo tra i rapporti di tutti i personaggi} non vi preoccupate l'ho modificato per adattarlo alla storia. Quando saranno presenti queste parti lo scriverò a fine capitolo per evitare fraintendimenti.




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