Uncanonised

di Meggy the Witch
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Doria sposò Fulvia. Aurora sposò Louis.

Doria e Fulvia erano eroi, ammirati da tutti. Aurora era una nullità, uno scarto della società, un’egoista che aveva cambiato partito all’ultimo momento per salvarsi.

-Non ti preoccupare Aurora.- le ripeteva sua madre –Appena questa storia sarà finita, tu e Doria potrete fare quello che vorrete. Dopo questo finale lo Scrittore non scriverà più niente su di noi.-

Già.

Doveva solo aspettare che la storia finisse.

Lo Scrittore convocò le due coppie nel suo ufficio, assieme a Lang e Clara.

Li fece entrare dalla porta d’uscita senza farli passare dall’ingresso.

Stava per concludere la storia e voleva incontrare i personaggi principali.

-John non viene?-  chiese Doria quando notò la sua assenza.

-In effetti forse dovrei…- rispose lo Scrittore pensieroso.

Aurora cercò di non guardare nella direzione di Doria o Fulvia. Era sicura che sarebbe scoppiata a piangere. Sperava che lo scrittore li avesse convocati per dirgli che aveva finito di scrivere la loro storia, così avrebbe almeno avuto una possibilità di riprendersi la vita che avrebbe dovuto avere.

Anche Doria lo sperava. Voleva davvero tanto poter passare il resto dei suoi anni con Aurora. Sarebbe stata una storia decisamente meno bella di quella originale, ma almeno sarebbe stato felice. Inoltre i lettori non l’avrebbero mai saputa e, quindi, non si sarebbero mai potuti lamentare del loro amore.

-Dobbiamo discutere dei vostri figli.- iniziò lo Scrittore.

-Originariamente Aurora e Doria avrebbero avuto un figlio di nome Kat, in onore del nonno, mentre Fulvia e Lang una figlia di nome Marta. Oh, bene, adesso Kat si chiamerà Benjamin e sarà figlio di Aurora e Louis, mentre Marta sarà di Doria e Fulvia.- spiegò come se stesse distribuendo degli oggetti qualunque.

-E io?- chiese Lang.

-Oh, tu…non verrai più menzionato nel testo.- rispose come se fosse una cosa ovvia.

Lang abbassò lo sguardo triste. Fulvia si alzò e fece per andarsene.

-Fulvia, per favore, non ho finito.- la bloccò lo scrittore.

Riprese quando Fulvia tornò al suo posto.

-Dunque… terminerò il libro facendo un piccolo riassunto di ciò che succede dopo la battaglia e descrivendo un piccolo episodio dove comparirete tutti voi, dopo circa una decina di anni, forse anche di più. Presenterò i vostri i figli e concluderò con una frase epica sulla quale sto ancora lavorando.-

Sorrise.

Clara lo avrebbe ucciso nonostante la sua vita non fosse stata cambiata. Stava facendo soffrire i suoi amici. E non poteva fare niente per impedirglielo.

-Così avrai concluso la nostra storia, vero? Non scriverai più di noi?- chiese ansioso Doria.

-Questo dipende da quanto vende il libro. Se tra qualche anno mi ritroverò in difficoltà economica dovrò scrivere di nuovo. E ho già in mente una bellissima avventura per i vostri figli!-

Aurora scoppiò a piangere. Quanto tempo avrebbe dovuto aspettare ancora per poter stare con la persona che amava?

-Oh, no, Aurora… non fare così! Per te ho in mente una bellissima nuova parte!-

-E cosa? Mi vendicherò? Ucciderò Clara? Verrò considerata come una pazza serial-killer? No, davvero! Dimmi che cosa hai mente ora per me?!- urlò tra le lacrime.

Era davvero disperata. Doria avrebbe tanto voluto abbracciarla, consolarla, dirle che non sarebbe successo niente, di non preoccuparsi…

-Immagino che farai morire mio figlio, dato che è l’unica cosa che non è cambiata dalla versione originale!-

-Oh, no! Pensavo di far morire Louis a dire la verità.- corresse lo Scrittore. –Tuo figlio avrà come migliori amici i figli di Clara e Fulvia. Sarà soggetto a prese in giro e brutti pettegolezzi a causa della tua posizione sociale, inoltre sarà pessimo in tutte le materie a scuola.- aggiunse entusiasta.

Louis sbiancò.

Doveva… morire?

-Quando inizierà la prossima avventura?- chiese Doria.

Pensava che avrebbe potuto trascorrere anni felici con Aurora, per poi fingere di stare con Fulvia solo per la durata di quella stupida nuova storia.

-Non saprei… e di sicuro questa volta non ve lo dirò! Voglio che sia tutto il più naturale possibile.-

Doria uscì dall’ufficio ed urlò imprecazioni.

-ALLORA LETTORE! HAI SENTITO? TI PIACE? VUOI CHE LO RIFACCIA?! È ABBASTANZA NATURALE?-

Lo Scrittore alzò gli occhi al cielo.

-Per fortuna l’attenzione dei lettori ora è rivolta da altre parti…-





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